Con “convalescenza” (“convalescence” in lingua inglese) in medicina si intende per definizione un periodo temporale intermedio che intercorre tra il superamento dello stato acuto di una patologia, di un trauma o di un intervento chirurgico, e la completa normalizzazione dell’organismo del paziente, con il recupero completo delle forze e del benessere psicofisico che caratterizza la completa guarigione. Un periodo di convalescenza è previsto solo per patologie di una certa gravità, mentre nel caso delle malattie lievi, il passaggio tra fase acuta e stato di salute è pressoché immediato.
Etimologia e sinonimo
Il termine “convalescenza” deriva dal latino tardo convalescentia che significa “ristabilirsi in salute”. Sinonimo di “convalescenza” è “guarigione”.
Deficit tipici di una convalescenza
Nel soggetto convalescente le funzioni dell’organismo sono più o meno deficitarie a seconda della gravità/durata della patologia e sono influenzate da fattori soggettivi come età e stato di salute generale del paziente. Durante la convalescenza generalmente sono presenti una o più delle seguenti condizioni:
- ipotensione arteriosa;
- diminuita resistenza alle malattie infettive
- esaurimento funzionale corticosurrenale, con conseguente astenia (debolezza) e facile affaticabilità;
- ipotrofia muscolare;
- debilità dell’apparato cardiocircolatorio e respiratorio;
- ipotensione nel rapido passaggio alla stazione eretta (ipotensione arteriosa);
- tachicardia e/o tachipnea, oppure bradicardia e/o bradipnea;
- insufficienza dell’apparato emopoietico, con conseguente anemia;
- alterazione dello stato di coscienza;
- particolare labilità neuropsichica e neurovegetativa.
Funzioni ripristinate durante una convalescenza
La convalescenza è caratterizzata dalla maggior scomparsa possibile dei disordini provocati dalla malattia e dal progressivo e graduale ripristino:
- dell’equilibrio delle diverse funzioni organiche;
- delle forze fisiche;
- del benessere psicologico;
- del normale stato di coscienza;
- dei normali valori di: pressione arteriosa, frequenza cardiaca e respiratoria, sangue, temperatura corporea, ed altri.
Non sempre è possibile raggiungere tutti i risultati elencati, specie in caso di patologia grave.
Cosa può influenzare una convalescenza?
La convalescenza è influenzata (negativamente o positivamente) da svariati fattori:
- la gravità della patologia;
- le condizioni del malato (come: età, stato di salute generale, eventuale presenza di fattori di rischio o di altre patologie come ipertensione e diabete);
- le possibili complicazioni;
- eventuali residui irreversibili della patologia (ad esempio una emiparesi in caso di ictus cerebrale);
- le condizioni ambientali;
- lo stato psicologico del soggetto;
- la possibilità di sottoporsi a cure fisioterapiche adeguate.
A seconda di tali variabili, il periodo di una convalescenza può allungarsi o accorciarsi di parecchio.
Il necessario per una corretta convalescenza
La convalescenza richiede un adatto regime di una o più delle seguenti componenti:
- quiete e riposo psicofisico;
- dieta equilibrata;
- somministrazione di farmaci;
- ripresa graduale dell’attività psicofisica;
- riabilitazione neurologica e/o motoria con fisioterapia.
Dove si svolge una convalescenza?
La convalescenza può essere svolta ai domiciliari, nei casi meno gravi, o in apposite strutture adatte alla specifica riabilitazione del paziente, nei casi più gravi o quando, durante tale periodo, si possono verificare complicanze (ad esempio nei pazienti anziani con frattura di femore, dove è frequente la complicanza di fenomeni trombotici).
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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