Lo statunitense Loren Schauers all’età di 19 anni, nel 2019, è stato vittima di un incidente sul lavoro durante il quale gli è caduto addosso un carro elevatore. Un team di dottori americani propose un tentativo estremo per salvargli la vita: praticare un particolare intervento chirurgico, denominatoa emicorporectomia a cui si aggiunse anche l’amputazione dell’avambraccio destro.
Vedi anche: immagine non censurata di Loren Schauers
Emicorporectomia
L’emicorporectomia (il cui nome più corretto sarebbe “paracorporectomia“) è una procedura di chirurgia demolitiva e radicale in cui si amputa la parte di corpo al di sotto della vita, recidendo la colonna vertebrale all’altezza della zona lombare. Questa procedura rimuove numerose strutture anatomiche: gli arti inferiori, gli organi genitali, le ossa pelviche, l’ano, il retto e parte dell’apparato urinario. Data la grave menomazione da essa causata e le ovvie conseguenze psicologiche e pratiche per il il paziente, questa tecnica è considerata solo come ultima risorsa per quei pazienti affetti da gravi malattie potenzialmente fatali quali traumi estesi con emorragie importanti (come nel caso del giovane americano) osteomieliti e tumori. Ad oggi sono state eseguite solo poche dozzine di casi di emicorporectomia nel mondo. Dopo l’intervento il paziente emette l’urina tramite un catetere collegato alla sua vescica ed evacua tramite una colostomia.
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La nuova vita di Loren Schauers
Grazie a questa operazione estremamente demolitiva, Loren Schauers è sopravvissuto all’incidente, ed ancora oggi continua con la sua riabilitazione ed usa i social network per sensibilizzare le persone sulla disabilità e motivare le persone che hanno subito amputazioni o altri interventi altamente demolitivi. Si muove in una sedia a rotelle progettata appositamente per lui ed una una protesi per il braccio sinistro. Grazie a tali strumenti, ha riacquisito un certo grado di autonomia.
“Non è stata una decisione difficile quella di dire si all’amputazione di metà del mio corpo: era sostanzialmente una scelta tra il vivere e il non vivere.”
Questo intervento radicale viene eseguito con successo da relativamente poco tempo. La prima emicorporectomia fu tentata nel 1960 da Charles S. Kennedy ma il paziente morì undici giorni dopo la chirurgia. I chirurghi statunitensi J. Bradley Aust (1926-2010) e Karel B. Absolon (1926-2009) portarono invece a termine con successo la prima emicorporectomia non d’urgenza in Minnesota un anno dopo, nel 1961.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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