I trenta cibi che ringiovaniscono il tuo cervello

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO VERDURA FRUTTA DIETA VITAMINE DIMAGRIRE CALORIE POMODORI CETRIOLI ERBETTAParlo spesso dei cibi che servono per farci ringiovanire e farci apparire più belli “fuori”, oggi invece ecco per voi una interessante lista di tutti i cibi che fanno ringiovanire il nostro… cervello. Perché essere belli serve poco se quando apriamo bocca il nostro encefalo sta li solo per separare le orecchie!

Mirtillo
Varie ricerche sembrano confermare che seguire una dieta ricca di mirtilli, more, ribes, lamponi e fragole, può aumentare la capacità di apprendimento. Inoltre è certo che il mirtillo protegga il cervello da patologie cerebrali legate all’età.

Cavolo rosso
E’ ricco di polifenoli, potenti antiossidanti che riducono il numero di placche cerebrali che causano il morbo di Alzheimer. Ottimo con: insalata, mela grattugiata, carota, cipolla, olio d’oliva e aceto di vino bianco.

Sgombro
Mangiare lo sgombro un paio di volte alla settimana aumenta la capacità di apprendere, migliora l’umore, aumenta la memoria. I grassi omega-3, che esso contiene in gran quantità, offrono fluidità alle membrane cellulari e migliorano la comunicazione tra le cellule.

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Cavolo
Il rendimento della mente peggiora con l’età, uno studio pubblicato sulla rivista “Neurology” ha scoperto che tre porzioni di verdura il giorno possono ridurre tale calo di rendimento addirittura del 40%.

Pomodoro
In un recente studio francese è stata trovata una correlazione positiva tra alti livelli di licopene del pomodoro e la capacità cognitiva. Il licopene è assorbito più facilmente quando si riscalda (come quando si fa il sugo di pomodoro).

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Avocado
Avocado può contribuire a ridurre la pressione sanguigna che, secondo l’Università del Maine (USA), è associata a peggiorare la funzione cognitiva.

Fagioli rossi
I fagioli rossi sono una grande fonte di fibre e proteine che contribuiscono a mantenere ottimale la glicemia (il livello ematico del glucosio): ciò è vitale per il corretto funzionamento del cervello. Combattete i crolli di energia con un piatto di fagioli con le vongole.

Albicocche
La vitamina C contenuta in quattro o cinque albicocche, determina un picco di assunzione di ferro. Il Centro di Nutrizione Umana presso l’USDA (Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti) ha dimostrato che un elevato livello di ferro è maggiore nell’attività neurale dell’emisfero sinistro del cervello (responsabile del pensiero analitico).

Mandorle
La fenilalanina delle mandorle ha la capacità di attraversare la barriera emato-encefalica e stimolare il cervello a produrre dopamina, adrenalina e noradrenalina, neurotrasmettitori che stimolano positivamente lo stato d’animo. Le mandorle hanno anche una grande quantità di riboflavina (vitamina B2), che ha anche la proprietà di migliorare la memoria.

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Acciughe
Le alici sono ricche di DMAE, un composto che accelera la produzione di acetilcolina, un composto che riduce l’ansia e migliora la concentrazione. Uno studio tedesco ha dimostrato che l’assunzione di DMAE ricarica il cervello.

Barbabietola
La barbabietola rossa è ricca di betaina (nota anche come trimetilglicina o TMG). Questa sostanza fornisce benessere, aumenta l’energia, l’attenzione, la concentrazione, la vista.

Melanzana
La melanzana contiene un potente antiossidante che combatte i radicali liberi proteggendo le membrane cellulari del cervello.

Quinoa
Questo cereale peruviano (se non lo conoscete cercate nei negozi di prodotti biologici o naturali), originario del Sud America, appartiene alla stessa famiglia degli spinaci. E’ utilizzato fin dai tempi degli Incas e degli Aztechi, contiene tutti gli otto aminoacidi essenziali, indispensabili per i nostri neuroni e neurotrasmettitori. E’ una buona alternativa al riso e pasta, può essere mangiato calda o fredda.

Pollo
Ottimo per i muscoli e il cervello. Il pollo contiene grandi quantità di vitamina B6 che svolge un ruolo chiave nella conversione del triptofano in serotonina. La carenza della vitamina B6, evidenzia stomatiti, eczemi, dermatiti, irritabilità, tremori e crampi muscolari.

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Mollusco
La vitamina B12, contenuta in buone quantità nei molluschi, è importante per il cervello. In uno studio pubblicato su “Neurology” è stato evidenziato che le persone anziane con bassi livelli di B12, aumentano il rischio di atrofia cerebrale, associata alla malattia di Alzheimer e la perdita delle funzioni cognitive.

Uva
Un recente studio ha confermato che l’epicatechina contenuta nell’uva, facilita il flusso di sangue al cervello e potenzia la memoria.

Salvia
Nel 1597 l’erborista inglese John Gerard scrisse che la salvia era “ottima per i nervi e la memoria”. E aveva ragione. Uno studio della University of Newcastle (UK) conferma che può migliorare la memoria.

Yogurt
Lo yogurt contiene l’aminoacido tirosina, necessaria per la produzione di dopamina e noradrenalina. Alcuni studi condotti dalla U. S. Army mostrano che lo stress diminuisce la tirosina. Mangiare yogurt tutti i giorni migliora la memoria e la capacità di attenzione e combatte gli effetti dello stress psico-fisico.

Piselli
I piselli verdi ad alto contenuto di vitamina B1 (tiamina), contribuiscono alla salute del sistema nervoso. La carenza di vitamina B1 può causare confusione mentale e perdita di memoria.

Asparagi
Circa 125 grammi di asparagi contengono il 70% della dose giornaliera di acido folico, secondo gli scienziati olandesi, migliora la memoria negli adulti.

Gamberi
Sono una fonte di vitamina D, la cui carenza cronica è associata ad un cattivo umore, perdita di capacità mentali, schizofrenia e Alzheimer. Come se ciò non fosse abbastanza, i gamberi hanno un effetto positivo sulla funzione cognitiva e stimolano la sintesi del fattore di crescita nervosa.

Cacao
Uno studio della facoltà di medicina presso l’Università di Nottingham (Regno Unito), ha evidenziato che il cacao, ricco di flavanoli, durante l’esecuzione di compiti mentali complessi, migliora il flusso di sangue alle cellule cerebrali e migliora le funzioni cognitive.

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Patata dolce o americana
Questo tubero, una delle maggiori fonti naturali di beta carotene, secondo un recente studio di Harvard (USA), combatte l’ossidazione cellulare. Esso è in grado di proteggere il cervello e ritardare l’invecchiamento cognitivo, oltre che quello fisico.

Uovo
La colina, un nutriente contenuto nell’uovo, mantiene la flessibilità e l’integrità delle membrane cellulari del cervello. E’ anche un componente essenziale dell’acetilcolina -già prima citata – che è un neurotrasmettitore che “trasporta” i messaggi tra nervi e muscoli.

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Fegato di vitello
Secondo lo studio della EE.UU. di Baltimora (USA), i cibi ricchi di folati sono ottimi per il cervello e riducono il rischio di Alzheimer. Il fegato di vitello contiene una grande quantità di folati. A me non piace molto però dicono che sia ottimo con i fagioli.

Spinaci
Gli spinaci sono ricchi di un coenzima chiamato CoQ10 che, oltre alla proprietà d’impedire al cervello di degenerare velocemente, e di bruciare grasso, è anche in grado di “trasportare energia” tra le cellule e di modulare il metabolismo.

Kiwi
Un Kiwi contiene il fabbisogno giornaliero di vitamina C, una protezione per il cervello contro i danni da radicali liberi. Essi sono la causa di funzioni cerebrali inferiori, ridotta capacità di risolvere problemi e perdita di memoria.

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Bietola
Studi recenti suggeriscono che una maggiore assunzione di vitamina E contenuta nella bietola, nel corso degli anni aiuta a migliorare la funzione del cervello e protegge dalla degenerazione neuronale.

Salsa di soia
E’ molto ricca di vitamina B3. Tale vitamina, secondo uno studio pubblicato su “Psicofarmacologia”, gioca un ruolo chiave nel neutralizzare le tossine. Una ricerca statunitense ha confermato che una dose giornaliera di B3 migliora la memoria fino al 40%.

Merluzzo
Uno studio della U. S. Department of Agriculture ha dimostrato che una dieta ricca di selenio protegge le cellule dagli effetti dei radicali liberi. Inoltre protegge da alcuni degli effetti neurologici della carenza di iodio e contribuisce a prevenire patologie croniche quali tumori e malattie cardiache.

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