Malattia sintomatica
Una patologia si dice “sintomatica” quando dà sintomi della propria presenza. Il paziente si dice “sintomatico” quando ha una patologia ed egli presenta i sintomi di quella patologia. La maggior parte delle patologie esistenti causa sintomi al paziente, che possono essere più o meno specifici: ad esempio un “mal di testa” è un sintomo comune a moltissime patologie cerebrali e non cerebrali, mentre un dolore acuto descritto come “colpo di pugnale alla testa” è un sintomo specifico di emorragia cerebrale. Alcune patologie possono esordire sia in modo sintomatico, che senza alcun sintomo. I sintomi possono essere evidenti fin dall’instaurarsi della patologia, oppure presentarsi in un secondo tempo, dopo un periodo più o meno lungo in cui la patologia è asintomatica.
Malattia asintomatica
Una patologia si dice “asintomatica” quando, nonostante la sua esistenza, non dà sintomi della propria presenza. Il paziente si dice “asintomatico” quando, nonostante sia affetto da una patologia, esso non presenta alcun sintomo. Ad esempio quando un soggetto viene esposto ad un agente infettivo, come un virus, esiste un periodo chiamato “incubazione” in cui la malattia infettiva è già presente ma non fornisce alcun sintomo: l’incubazione è quindi “asintomatica” e termina quando il paziente avverte i primi sintomi, momento in cui da “asintomatica” la patologia diventa “sintomatica“. Quasi tutte le patologie esistenti sono potenzialmente asintomatiche, anche quelle più gravi, ad esempio perfino un infarto del miocardio o un tumore al pancreas possono essere asintomatiche. Una patologia può rimanere asintomatica per breve tempo prima di diventare sintomatica, oppure per periodi più lunghi, ad esempio il periodo di incubazione del virus HIV (quello responsabile dell’AIDS) può durare anche un mese. Alcune patologie possono perfino rimanere sintomatiche per tutta la vita ed essere trovate casualmente nell’autopsia.
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Lo Staff di Medicina OnLine
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