Con cisti sebacea (in inglese “sebaceous cyst” o “epidermoid cysts”) in medicina si indica una neoformazione sottocutanea benigna, di forma variabile, sopraelevata rispetto alla cute, generalmente rotondeggiante od ovalare. La cisti sebacea si sviluppa a causa dell’occlusione di una ghiandola sebacea: tale occlusione impedisce alla ghiandola sebacea di smaltire il proprio secreto, che si accumula localmente e progressivamente sviluppando una cisti che generalmente tende ad aumentare di dimensioni. Le cure prevedono il drenaggio e l’escissione chirurgica della cisti e della sua capsula, per prevenire le possibili recidive: una volta incisa, la cisti rivela il suo contenuto che ha aspetto caseoso ed odore fetido a causa della sua componente di detriti epiteliali, cellule morte, cheratina e materiale grassoso (sebo).
Caratteristiche
La cisti sebacea si presenta come una massa tonda od ovalare sottocutanea, a lento accrescimento, rilevata sul piano cutaneo, di consistenza semi-solida e mobile. La cisti sebacea contiene materiale cheratinico, follicolare o sebaceo. Le dimensioni di una cisti sono variabili da alcuni millimetri fino ad oltre i 6 cm di diametro: queste ultime, oltre a rappresentare un evidente problema estetico, possono andare ad interferire con il funzionamento di alcune strutture anatomiche, ad esempio quando sono vicine alla bocca, al naso o agli occhi. Cisti particolarmente “invalidanti” sono anche quelli che si manifestano in aree sottoposte a pressione (ad esempio, sulle natiche nei soggetti che svolgono lavoro di ufficio) e/o in aree che entrano spesso a contatto con gli abiti e/o sottoposte a sfregamento con questi ultimi, come avviene nel caso di cisti localizzati in corrispondenza dell’elastico degli slip o la cintura. Nei soggetti che lavorano con l’estetica del proprio corpo, ad esempio nei modelli o negli attori, cisti particolarmente grandi e posti ad esempio sul volto, possono impedire l’attività lavorativa anche per vari giorni. In alcuni casi le cisti possono localizzarsi anche sui genitali e rappresentare un impedimento al rapporto sessuale. La cisti è indolente, salvo in caso di infezione. La cute che ricopre la cisti è ovviamente rialzata e, se la cisti non è infiammata, appare di colorito normale e simile a quello della pelle circostante; se la cisti è invece infiammata, la cute che ricopre la cisti appare invece arrossata e compaiono anche gli altri tipici segni di infiammazione: dolore, calore ed il già citato gonfiore. Il dolore provocato dalla presenza di una cisti infiammata tende ad aumentare se essa viene palpata o schiacciata.
Le cisti spesso vengono confuse con lo steatocistoma multiplex, una patologia genetica a trasmissione autosomico dominante caratterizzata dalla formazione di cisti sebacee di dimensioni variabili su testa, tronco, braccia e scroto, che compaiono tipicamente durante l’adolescenza e l’inizio dell’età adulta.
In alcuni casi la cisti può apparire simile ad un brufolo sottopelle, o ad un lipoma. Per approfondire, leggi anche:
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Dove si localizzano frequentemente
Le cisti sebacee possono svilupparsi virtualmente in qualsiasi zona del corpo (tranne pianta del piede e palmo della mano), tuttavia si osservano più frequentemente su cuoio capelluto, orecchie, collo, schiena e parte superiore delle braccia. Negli uomini le cisti sebacee compaiono abbastanza di frequente sullo scroto e sul torace.
Cause e fattori di rischio
La cisti sebacea si forma in seguito a un’occlusione di una ghiandola sebacea o del suo condotto che consente il passaggio dei relativi prodotti. Se tali strutture si bloccano o vengono danneggiate, la ghiandola non riesce più a smaltire la secrezione di cheratina, sebo e cellule morte, che continua a prodursi. Come risultato, questo materiale confluisce, appunto, nella cisti e si solidifica. L’occlusione di una ghiandola sebacea si verifica solitamente a causa di un trauma nell’area interessata: graffi, ferite chirurgiche o patologie della pelle come l’acne, possono favorire lo sviluppo di una cisti. Nell’insorgenza di queste lesioni, sembrano avere un ruolo concausale anche lo stress, l’abuso di alcolici e tabacco e l’impiego di certi cosmetici. Altri fattori che possono favorire l’insorgenza di una cisti sebacea possono includere alcune patologie genetiche, come la sindrome di Gardner o la sindrome del nevo basocellulare.
Le cisti sebacee sono contagiose?
Le cisti sebacee non sono generalmente contagiose, tuttavia, in caso di sovrainfezione batterica con comparsa di pus, possono diventarlo. Il contagio può avvenire all’interno della stessa persona in zone diverse, o tra persone diverse tramite contatto diretto o uso di oggetti in comune, come un asciugamano.
Complicanze
Se la cisti sebacea va incontro a rottura, può verificarsi un’infezione batterica secondaria, con formazione di una raccolta ascessuale in rapida espansione. Questa complicanza è associata a dolore, arrossamento e suppurazione (formazione di materiale purulento). Talvolta, è possibile la fuoriuscita all’esterno del suo contenuto, materiale di colore biancastro o bianco-grigiastro, piuttosto denso e maleodorante.
Una grande cisti tende a recidivare frequentemente, a meno che la parete cistica non venga asportata completamente.
Diagnosi
La cisti sebacea viene diagnosticata generalmente con un semplice esame fisico, in quanto l’aspetto di tale lesione è facilmente riconoscibile con l’ispezione e la palpazione. Se sono presenti segni insoliti, tuttavia, il medico può indicare l’esecuzione di ulteriori esami per analizzare il contenuto all’interno della cisti e per escludere altre patologie più gravi. Queste indagini possono comprendere:
- Tomografia computerizzata;
- Esame ecografico;
- Biopsia.
Cure
La cisti sebacea può essere trattata con farmaci per via orale o soluzioni topiche, come creme cortisoniche o antibiotiche, utili nel momento in cui la cisti sia infiammata e/o infettata. Un farmaco spesso usato in questi casi è il Gentalyn beta (ed i farmaci equivalenti ad esso), una crema con due principi attivi, uno cortisonico (betametasone) e l’altro antibiotico (gentamicina). Il betametasone diminuisce l’infiammazione ed i suoi segni (rossore, dolore, gonfiore e calore) mentre il betametasone al contempo distrugge i batteri alla base dell’infezione.
Qualora la cisti sebacea cresca di volume o incide sull’aspetto estetico, è consigliabile rimuoverla chirurgicamente. L’intervento prevede il drenaggio e l’escissione della massa con rimozione completa della parete cistica.
Durante la procedura, in anestesia locale, viene praticata una piccola incisione per evacuare il contenuto, quindi si asportano le pareti della cisti con un bisturi o una pinza emostatica; in caso contrario, la lesione potrebbe recidivare.
In caso di rottura della cisti o suppurazione, è necessario procedere alla tempestiva incisione della lesione, quindi si introduce una garza da drenaggio che viene rimossa dopo 2-3 giorni. Dopo il trattamento, per prevenire ulteriori complicanze nella zona interessata, possono essere prescritti degli antibiotici per via orale, come cloxacillina ed eritromicina, mentre la ferita chirurgica suturata rimane coperta e sterile indicativamente per 7-10 giorni.
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Spremere una cisti
Toccare o spremere una cisti sebacea può causare la fuoriuscita all’esterno del suo contenuto e aumenta i rischi di infezione. In tal caso, l’area coinvolta può arrossarsi e risultare dolente.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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