Con “condiloma” in medicina si indica una diffusissima manifestazione dermatologica ad eziologia infettiva che interessa gli organi genitali sia maschili che femminili. A seconda delle cause che li hanno determinati, si distinguono:
- condilomi acuminati o verruche genitali (in inglese “genital warts” o “condyloma acuminatum“), causati da infezione da virus HPV;
- condilomi acuminati giganti o tumore di Buschke-Löwenstein, causati da infezione da HPV:
- condiloma latum, correlato a sifilide secondaria.
In questo articolo ci occuperemo della forma più diffusa di condiloma: i condilomi acuminati, escrescenze verrucose diffuse soprattutto nella regione vulvare femminile, sul pene, nella zona perianale (attorno all’ano) o nella zona del solco intergluteo (il solco tra gluteo destro e sinistro). Se i condilomi vengono diagnosticati in uno dei due partner, è importante che venga controllato anche l’altro partner dal momento che basta un solo rapporto sessuale per trasmettere l’infezione. Il medico che si occupa dei condilomi è il dermatologo, anche se spesso sono individuati per la prima volta nel corso di una visita ginecologica, andrologica, proctologica o urologica effettuata per altre cause. I condilomi devono essere distinti dai fibromi penduli (comunemente chiamati “porri”), dalle papule perlacee e dai nei, con cui a volte vengono confusi.
Frequenza
In Italia la condilomatosi genitale è la malattia sessualmente trasmessa più diffusa e le sue manifestazioni cliniche si verificano in circa l’1% della popolazione adulta sessualmente attiva totale italiana. Tra il 1975 e il 2006 si è rilevato un netto incremento della diffusione dei condilomi genitali.
Età di insorgenza
I condilomi genitali possono insorgere a qualsiasi eta, tuttavia si stima che circa l’80% delle persone infette sia di età compresa tra i 17 ed i 33 anni, con un picco nella fascia d’età compresa fra 19 e 25 anni.
Cause
I condilomi sono causati dal virus HPV. “HPV” è l’acronimo di Papilloma Virus Umano (in inglese “Human Papilloma Virus”). I tipi 6 e 11 di HPV sono responsabili del 90% dei casi di condilomi genitali. Il virus HPV è responsabile di infezioni molto diffuse trasmessa prevalentemente per via sessuale, ma il contagio può avvenire anche per altre vie (oggetti contaminati). Nella maggioranza dei casi tale infezione è transitoria, poco grave ed asintomatica (priva di sintomi evidenti), ma in altri casi l’infezione è più grave, si manifesta attraverso lesioni benigne della cute e delle mucose e può determinare l’insorgenza di forme tumorali come il tumore della cervice uterina. Per approfondire, leggi anche:
- Papilloma Virus: sintomi, test e vaccino per difendersi dal cancro del collo dell’utero
- Virus del papilloma (HPV): tipi più pericolosi ed a basso rischio
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Trasmissione
La modalità di contagio più diffusa è quella sessuale: la trasmissione del virus si sviluppa nella maggior parte dei casi attraverso il contatto diretto tra cute e cute dei due partner durante un rapporto sessuale vaginale o anale con un partner infetto, oppure tramite oggetti contaminati dal virus. Masturbare il proprio partner e successivamente con la stessa mano masturbare sé stessi od altri partner, è fonte di contagio. Eseguire sesso orale è fonte di contagio. Usare “giocattoli sessuali” è fonte di contagio. Per approfondire: leggi anche: Come si contrae il Virus del papilloma (HPV)?
Incubazione
Il periodo di incubazione dell’HPV è di circa 3 mesi. In questo periodo il virus è effettivamente presente ed anche se il soggetto non sa di essere stato infettato, può trasmettere ugualmente l’infezione ai partner, inconsapevolmente.
Sintomi e segni
A parte la presenza delle lesioni, di solito non ci sono altri sintomi, se non occasionalmente una lieve irritazione. In alcuni casi l’infezione è totalmente asintomatica, cioè non determina alcun sintomo: tra coloro che vengono infettati dall’HPV genitale si stima infatti che solo una piccola percentuale sviluppi le verruche genitali, mentre moltissime persone hanno l’infezione senza avere lesioni evidenti: ciò significa che un soggetto asintomatico tende ad infettare altre persone, inconsapevolmente, perché non sa di avere l’infezione. Nei casi più gravi i condilomi possono rendere difficoltoso o doloroso il rapporto sessuale, inoltre sono spesso fonte di forte imbarazzo ed ansia di fronte al proprio partner.
Caratteristiche delle lesione
I condilomi genitali appaiono come escrescenze cutanee esofitiche (cioè protuberanze della pelle) della grandezza variabile da meno di un millimetro fino a vari centimetri. I più piccoli possono essere piatti, mentre i più grandi assumono un aspetto a “cresta di gallo” o “a cavolfiore“. I condilomi sono distribuiti soprattutto in:
- regione vulvare femminile (grandi labbra, piccole labbra, clitoride, meato uretrale, ostio vaginale);
- regione scrotale maschile;
- pene (sia su asta che su glande);
- perineo (tra ano e scroto o tra ano e apertura vaginale);
- zona perianale (attorno all’ano);
- zona del solco intergluteo (il solco tra gluteo destro e sinistro),
ma possono virtualmente distribuirsi in tutto il corpo, ad esempio nella bocca e sulla lingua, in caso ad esempio di trasmissione tramite sesso orale. In alcuni casi la zona vulvare può essere interessata completamente da moltissime proliferazioni biancastre, mentre altre volte le lesioni possono localizzarsi isolatamente (condiloma isolato) intorno al clitoride, sulle piccole labbra, sul solco imenale o in sede vestibolare. Solitamente i condilomi non causano dolore né particolari fastidi, in altri casi possono manifestarsi con prurito, bruciore, rossore, lieve dolore o addirittura sanguinamento specie se sottoposti a traumi.
Condilomi: immagini
Ecco alcune immagini di condilomi:
IMMAGINE DI CONDILOMI 1
IMMAGINE DI CONDILOMI 2
IMMAGINE DI CONDILOMI 3
IMMAGINE DI CONDILOMI 4
IMMAGINE DI CONDILOMI 5
IMMAGINE DI CONDILOMI 6
IMMAGINE DI CONDILOMI 7
IMMAGINE DI CONDILOMI 8
IMMAGINE DI CONDILOMI 9
IMMAGINE DI CONDILOMI 10
IMMAGINE DI CONDILOMI 11
IMMAGINE DI CONDILOMI 12
Diagnosi e diagnosi differenziale
I condilomi più grandi sono di solito facilmente distinguibili sia alla vista che al tatto. Le dimensioni sono variabili, da pochi millimetri a lesioni anche molto estese. A volte i condilomi si estendono alla vagina e/ o al collo dell’utero, dove possono assumere aspetto differente, più appiattito. I condilomi più grandi sono facilmente visibili ad occhio nudo, ma a volte sia una lente di ingrandimento o la colposcopia (o vulvoscopia) possono essere utilizzati come metodi per aiutare ad identificare piccole verruche, che, a seguito dell’applicazione di acido acetico assumono un aspetto biancastro. I condilomi devono essere distinti dai fibromi penduli (comunemente chiamati “porri”), dalle papule perlacee e dai nei, con cui a volte vengono confusi. I test di tipizzazione dei virus sono estremamente utili; alcune volte possono insorgere dubbi diagnostici, in questo caso il medico può eseguire una biopsia del condiloma: quest’ultimo viene asportato chirurgicamente ed il suo tessuto viene analizzato da un patologo.
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Trattamento medico
La terapia più semplice, sufficiente nella maggior parte dei casi ad eliminare o ridurre le lesioni specie se non molto estese, è l’applicazione di una soluzione di podofillina, una sostanza di origine vegetale in grado di bloccare la replicazione cellulare nelle cellule a più rapida crescita infettate dal virus. Questa soluzione è efficace nel giro di 1 o 2 settimane di applicazione e può essere riapplicata se le lesioni persistono o ne appaiono altre. Si tratta di una terapia semplice, efficace, poco costosa e con scarsi o nulli effetti collaterali se la soluzione viene applicata correttamente. Si può utilizzare anche una crema a base di imiquimod, una sostanza di grado di rafforzare le difese immunitarie, che deve essere applicata per varie settimane.
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Trattamento chirurgico
Il trattamento chirurgico distruttivo comprende varie tecniche:
- Vaporizzazione con apparecchio a radiofrequenza (scegliendo l’opzione del taglio puro si ottiene un effetto vaporizzazione simile a quello del laser)
- Laservaporizzazione che permette una riepitelizzazione più rapida con esiti cicatriziali quasi sempre assenti. Rare le sequele come secchezza, ipoelasticità e dispareunia
- Escissione con ansa diatermica in caso di grosse masse floride
Per tutte questi tipi di trattamento l’intervento è ambulatoriale e con anestesia locale.
Complicanze del trattamento chirurgico
Le complicanze precoci dei trattamenti chirurgici, sono:
- dolore;
- lievi perdite ematiche.
Le complicanze tardive dei trattamenti chirurgici, sono:
- cicatrici con formazione di zona glabra (senza peli);
- piccoli ematomi a carico della zona trattata;
- infezioni vulvari;
- arrossamento;
- bruciore;
- prurito vulvare.
Follow up
I pazienti, dopo la terapia, devono sottoporsi a controlli periodici secondo il consiglio medico perché le recidive sono frequenti.
Recidive
I trattamenti medici sono in grado di rimuovere del tutto i condilomi, tuttavia lo stesso non accade sempre per il virus HPV, che riesce a persistere nell’organismo in modo silenzioso: questo spiega perché in mediamente il 60% dei casi nuove verruche genitali possono ripresentarsi dopo il trattamento che ha eliminato le vecchie verruche, anche a distanza di mesi.
Infezione da HPV in gravidanza
A tal proposito, leggi questo articolo: Infezione da Virus del papilloma, gravidanza e problemi al feto
Rischi
I condilomi di piccole dimensioni ed in numero esiguo tendono a guarire spontaneamente nel corso del tempo; i condilomi di dimensioni più grandi ed in numero maggiore tendono invece – se non trattati – ad aumentare ulteriormente di numero e dimensioni, rendendo la terapia più complessa di quanto sarebbe stata precedentemente ed aumentando il rischio di diffusione e di trasformazione neoplastica. Nei casi più gravi ed in individui con compromissione del sistema immunitario (ad esempio individui con AIDS), se i condilomi non vengono asportati possono diffondersi rapidamente interessando vaste aree di cute o di mucose delle zone limitrofe (zona inquinale o mucosa anale). La zona attorno al condiloma può subire una sovrainfezione batterica, peggiorando la situazione.
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Prognosi
La maggior parte dei pazienti guarisce spontaneamente con eliminazione del virus entro 8-12 mesi; nei casi più gravi, il trattamento medico tempestivo è generalmente efficace per guarire completamente dall’infezione.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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