Infezioni dei tessuti molli: celluliti, fasciti, miositi e gangrena gassosa

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO OSPEDALE ANAMNESI ESAME OBIETTIVO SEMEIOTICA FONENDOSCOPIO ESAME (2)Le infezioni dei tessuti molli che coinvolgono l’epidermide, il derma, l’ipoderma e, talvolta, anche le fasce e i muscoli possono avere diversi aspetti clinici di gravità variabile a seconda del tipo di lesione. Le dermoipodermiti batteriche non necrotizzanti riuniscono, in particolare, le erisipele e le celluliti superficiali, e lo streptococco è l’agente batterico principalmente implicato. Il trattamento consiste in una terapia antibiotica con una penicillina G e nell’istituzione di misure di prevenzione secondaria per limitare il rischio di recidiva: trattamento della porta d’ingresso e gestione dei fattori di rischio favorenti.

Le dermoipodermiti batteriche necrotizzanti comprendono le celluliti necrotizzanti, le fasciti necrotizzanti, le miositi e le gangrene gassose. Possono essere interessate varie localizzazioni: cervicofacciale, toracica, addominoperineale e agli arti.

La ripercussione locale e generale è spesso contrassegnata da un’evoluzione sistematicamente sfavorevole in assenza o in caso di ritardo di trattamento, che va dall’estensione in profondità della necrosi fino al quadro di sindrome da risposta infiammatoria sistemica, che può compromettere la prognosi vitale.

Il tasso di mortalità rimane alto, vicino al 30%. Si tratta di un’urgenza terapeutica tanto medica, attraverso un antibiotico ad ampio spettro a volte in associazione con un antitossinico, che chirurgica senza ritardi, il più precoce possibile. Il ricorso all’ossigenoterapia iperbarica in alcuni casi è usato come trattamento adiuvante, ma resta ancora discusso.

FOTO DI UN PAZIENTE CON GANGRENA

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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