Meccanismi di resistenza a chinoloni, rifampicina, linezolid e resistenza antibiotica multipla

DOTT. EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO MEDICINA ONLINE FARMACI FARMACIA FARMACISTA BUGIARDINO BLISTER COMPRESSE CAPSULE PILLOLE FARMACOLOGIA ANTIBIOTICI ANSIOLITICI DROGHE DRUGS TERAPIA CHIMICA EFFETTI COLLATERALICon l’espressione “resistenza ai farmaci” o “farmaco-resistenza” (in inglese “drug resistance“) in medicina e farmacologia si intende la riduzione dell’efficacia di un farmaco nel trattamento di una patologia o nella cura dei sintomi e/o segni del paziente. Con l’espressione “resistenza agli antibiotici” o “antibiotico-resistenza” si intende un tipo particolare di farmaco-resistenza in cui un batterio possiede o acquisisce la capacità di resistere all’azione di uno o più farmaci antibiotici e quindi di sopravvivere e moltiplicarsi anche in loro presenza. Quando la resistenza si verifica verso più antibiotici, si parla di “antibiotico-resistenza multipla” o “multiresistenza agli antibiotici” o “resistenza antibiotica multipla“. Alcuni batteri sono intrinsecamente resistenti a certe classi di agenti antibatterici (per esempio i batteri anaerobi obbligati sono resistenti agli aminoglicosidi ed i batteri Gram-negativi resistono all’azione della vancomicina). Oltre all’innata capacità di resistenza, tuttavia, anche batteri che sono normalmente suscettibili a certi agenti antibatterici possono acquisire resistenza a quegli agenti, in determinate situazioni (resistenza acquisita). I principali meccanismi utilizzati dai batteri per resistere all’azione degli antimicrobici sono:

  • inattivazione del composto;
  • alterazione o sovrapproduzione del bersaglio antibatterico attraverso la mutazione del gene della proteina bersaglio;
  • acquisizione di un nuovo gene che codifica per un bersaglio resistente all’azione dei farmaci;
  • ridotta permeabilità dell’envelope della cellula all’agente;
  • trasporto attivo del composto dallo spazio periplasmatico o dall’interno della cellula.

Specifici meccanismi della resistenza batterica a chinoloni, rifampicina, linezolid sono descritti qui di seguito, mentre al termine dell’articolo accennerò alla resistenza antibiotica multipla.

CHINOLONI

Il meccanismo più comune è lo sviluppo di una o più mutazioni nei geni che codificano la struttura bersaglio, cioè la DNA girasi e la topoisomerasi IV, in modo che l’agente antibatterico non interferisce più con l’attività di questo enzima, Alcuni batteri Gram-negativi acquisiscono inoltre mutazioni che alterano la permeabilità delle porine della membrana e favoriscono la fuoriuscita del farmaco dal citoplasma. Anche alcuni germi Gram-positivi sviluppano una mutazione che consente loro di pompare
attivamente l’agente antibatterico al di fuori della cellula.

RIFAMPICINA

I batteri diventano rapidamente resistenti alla rifampicina a causa dello sviluppo di mutazioni nella subunità B della RNA polimerasi che rende l’enzima incapace di legarsi all’antibiotico. La rapida selezione di mutanti resistenti costituisce la principale limitazione all’uso di questo antibiotico contro stafilococchi altrimenti sensibili e richiede che la rifampicina venga usata in combinazione con un altro agente antistafilococcico.

LINEZOLID

Gli enterococchi, streptococchi e stafiococchi acquisiscono resistenza in vitro a linezolid tramite una mutazione del sito di legame per l’rRNA sulla subunità 23S. Isolati clinici di E. faecium e E. faecalis acquisiscono prontamente la resistenza a linezolid, spesso in corso di terapia, grazie a questo meccanismo. Peraltro, ceppi di stafilococchi o streptococchi resistenti al linezolid sono di raro riscontro.

RESISTENZA ANTIBIOTICA MULTIPLA

La resistenza batterica a molteplici agenti antibatterici sta diventando sempre più comune. I due principali meccanismi responsabili sono l’acquisizione di molteplici geni di resistenza non correlati tra di loro e lo sviluppo di mutazioni in un singolo gene o complesso genico che media la resistenza a una serie di farmaci diversi. La comparsa di ceppi multiresistenti per acquisizione di geni multipli si verifica per tappe sequenziali di trasferimento genico e selezione ambientale in zone in cui l’impiego di antimicrobici è elevato. Le mutazioni di un singolo gene, invece, possono svilupparsi in una sola tappa. Tra i batteri multi resistenti in virtù dell’acquisizione di nuovi geni. vi sono batteri Gram-negativi nosocomiali, enterococchi, stafilococchi e ceppi di salmonelle, gonococchi e pneumococchi. Alcune mutazioni che conferiscono resistenza nei confronti di molteplici agenti antibatterici riguardano i geni che codificano le porine della membrana esterna e le proteine di efflusso dei Gram-negativi. Queste mutazioni riducono l’accumulo intracellulare e periplasmatico batterico di 13-lattamici, chinoloni, tetracicline, cloramfenicolo e aminoglicosidi. Gli isolati batterici multi resistenti pongono crescenti problemi negli ospedali di tutto il mondo: negli ultimi anni sono stati infatti identificati ceppi resistenti a tutti i chemioterapici antibatterici esistenti.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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