Alimenti gozzigeni (antitiroidei) vietati nelle alterazioni tiroidee

MEDICINA ONLINE CAROTE CAROTA CARROTS ALFA BETA CAROTENE VITAMINE ABBRONZATURA SOLE INTEGRATORE VEGETALI ORTAGGI SPINACI BROCCOLETTI RICETTA LIGHT CUCINA DIETA CALORIE DIMAGRIRECon gozzo in medicina ci si riferisce all’aumento di volume della ghiandola tiroide, spesso talmente ingrandita da risultare ben visibile anche ad occhio nudo andando ad occupare ampie porzioni del collo. È uno stato tipico degli stadi tardivi di molte patologie che interessano la tiroide e – essendo queste ultime molto più diffuse nelle donne oltre i 30 anni – è più diffuso in questa categoria di persone. Molte patologie che interessano la tiroide possono, cronicamente e se non trattate, determinare la comparsa di un gozzo, tra queste vi sono diverse forme di tiroidite, di ipotiroidismo, di ipertiroidismo e di tumore.

Sale iodato

Molto frequentemente la causa è da ricercare in fattori nutrizionali, più precisamente nella mancanza di iodio. Ricordiamo che lo iodio è necessario alla tiroide per sintetizzare i suoi ormoni tiroxina e triiodotironina. In mancanza di iodio, la tiroide produce meno ormoni e ciò induce l’ipofisi a rilasciare più TSH (tireotropina o ormone stimolante la tiroide) nel tentativo di compensare tale mancanza, stimolando la tiroide a funzionare maggiormente, col risultato che la tiroide cronicamente inizia a crescere in dimensione. In presenza di deficit alimentare di iodio, è utile inserire nella dieta un apposito sale iodato.

Cibi gozzigeni

Il paziente con gozzo dovrà fare particolare attenzione ad alcuni alimenti chiamati “gozzigeni” cioè quei cibi che apportano sostanze in grado di interferire direttamente o indirettamente con il metabolismo dello iodio e provocare/peggiorare un gozzo. Elementi potenzialmente gozzigeni sono:

  • spinaci;
  • cavoli;
  • colza;
  • rape;
  • crescione;
  • rucola;
  • ravanello;
  • rafano;
  • latte;
  • soia;
  • miglio;
  • tapioca;
  • lattuga;
  • additivi alimentari, come i nitrati presenti nel pesce e nelle carni conservate.

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Lo Staff di Medicina OnLine

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