Somatizzazione: significato e disturbi

MEDICINA ONLINE DONNA CORPO DOLORE TRISTE PANCIA MESTRUAZIONI CICLODolori alla schiena, nausea, disturbi gastrointestinali, colite, cefalea, dolori alle articolazioni sono disturbi molto comuni, ma sono soltanto disturbi fisici o nascondono qualcos’altro? Spesso disturbi come quelli sopraelencati possono rappresentare una somatizzazione di disagi psichici non ben diagnosticati o semplicemente ignorati. La comparsa di sintomi fisici ricorrenti nasconde spesso unasomatizzazione” ovvero quel fenomeno che trasferisce su un organo o su un apparato corporeo una sofferenza psichica repressa o di cui non si è pienamente consapevoli.

La somatizzazione di un disturbo psichico può interferire anche con il tono dell’umore, con disturbi di personalità, con la coordinazione dell’equilibrio e con disturbi derivanti da dismorfismo corporeo.

Cosa significa somatizzare?

Somatizzare vuol dire tradurre una sofferenza psichica in un sintomo fisico, trasformare un disagio psicologico in una qualche alterazione del benessere e della salute fisica. Così, un semplice mal di testa può essere espressione di uno stato d’ansia o di nervosismo o, ancora, sintomi come dolori addominali, diarrea e disturbi mestruali sono da associare ad una risposta negativa ad una particolare emozione che non si riesce a gestire correttamente. A dimostrazione di quanto la somatizzazione sia molto più comune di quanto si pensi ci sono anche le espressioni che di solito utilizziamo in associazione alle emozioni che proviamo: soffocare dalla paura, palpitare per un’emozione intensa, diventare rossi dalla rabbia. Tutte queste condizioni di stress possono incidere negativamente sulla nostra salute: per questo è importante affrontarle con l’aiuto di uno specialista psicoterapeuta, in quanto più tempo passa più una somatizzazione diventa difficile da trattare e da guarire.

Somatizzare le emozioni

Il nostro corpo è un articolato sistema in cui le cellule, gli organi e gli apparati sono collegati e comunicano tra loro in ogni momento. Sistema nervoso, sistema endocrino e sistema immunitario interagiscono continuamente tra loro per connettere mente e corpo e le emozioni che proviamo non sono altro che delle secrezioni di sostanze che impattano sul funzionamento del sistema nervoso, portandolo in disequilibro. Se questo meccanismo perdura nel tempo, il corpo reagisce cercando un equilibrio di emergenza che si traduce in somatizzazione. In sostanza, quando le emozioni che viviamo quotidianamente non riescono ad affiorare alla nostra consapevolezza perché in qualche modo risultano troppo forti o traumatiche, il nostro corpo ne diventa portavoce attraverso una sofferenza fisica di varia natura. Somatizzare le emozioni vuol dire trasferire su un sintomo fisico il nostro bisogno di dare espressione a bisogni e desideri che non riescono a venire fuori o di cui non abbiamo piena consapevolezza.

Come non somatizzare?

Riuscire a non somatizzare non è semplice e quasi sempre è necessario il supporto di uno psicoterapeuta che può aiutarci ad evitare di vivere in modo sbagliato un conflitto interiore a livello emotivo che si ripercuote sul nostro corpo sotto forma di disturbi fisici di varia natura.

Un malessere fisico per cui non si riesce ad individuare una causa fisica è quasi sempre collegato ad una somatizzazione, specialmente se la persona si trova ad affrontare delle esperienze forti come la perdita di una persona cara o un’insicurezza lavorativa o economica. Così, dolori alla testa, dolori addominali o alla schiena, variazioni della frequenza cardiaca, secchezza alla pelle, nausea e difficoltà digestive, mancanza di desiderio sessuale e, in casi più gravi, sordità, cecità, amnesia e afonia diventano un vero e proprio campanello d’allarme che necessita di un supporto terapeutico.

La psicoterapia può aiutare il paziente nella gestione delle difficoltà che si presentano nella propria vita e nella comprensione di cosa genera quel conflitto psicologico che causa la somatizzazione, per poterlo affrontare con gli strumenti giusti e superarlo. Esistono portali online dedicati alla psicoterapia online come Serenis che, attraverso dei semplici questionari preliminari, possono aiutare il paziente a trovare lo psicoterapeuta più adatto a gestire il proprio caso clinico e ad insegnargli come non somatizzare un disagio psicologico. Imparare a gestire i conflitti della quotidianità, a gestire l’ansia e a modificare il nostro atteggiamento di fronte ai conflitti emotivi è il primo passo per imparare a non somatizzare.

Ansia somatizzata allo stomaco

Uno degli apparati del nostro corpo più soggetto alla somatizzazione di un disagio emotivo è lo stomaco, anche perché è quello più legato al nostro sistema nervoso. Un eccessivo stato d’ansia causato da determinati vissuti e da particolari stati d’animo genera nel nostro cervello degli impulsi che raggiungono facilmente il nostro stomaco, ricoperto, peraltro, da tantissime cellule nervose. Ed è così che si verificano contrazioni, dolori addominali e disturbi alla digestione, ma può anche verificarsi la tendenza a mangiare meno, a mangiare di fretta o a mangiare male: tutte cose che vanno ad alterare i nostri processi digestivi e a generare disturbi di diverso genere.

L’ansia somatizzata allo stomaco si percepisce con uno stato di perenne debolezza, con una facilità ad ammalarsi e con una costante irregolarità intestinale. Per affrontare tutto ciò non basta un respiro profondo ma occorre intervenire in modo corretto e attraverso un esperto che possa curare il problema dalla radice, lavorando sulla nostra salute psicologica.

Malattie psicosomatiche

Le malattie psicosomatiche sono quelle malattie che interferiscono nella connessione tra la parte psicologica (la psiche) e quella fisiologica (il soma) del nostro corpo. Siamo inevitabilmente composti da entrambe queste due parti e, inevitabilmente, una viene influenzata dall’altra generando delle problematiche che possono manifestarsi sia come sintomo fisico che come disagio psicologico.

Le cause delle malattie psicosomatiche possono essere associate ad eventi particolari della nostra vita, alle relazioni scarse in termini qualitativi, allo stress che si crea nella quotidianità domestica o lavorativa: tutte condizioni in cui le emozioni giocano un ruolo fondamentale e che facilmente trasformano gli stati di ansia e di stress in un sintomo fisico.

Le malattie psicosomatiche possono essere legate all’apparato gastrointestinale, all’apparato respiratorio, al sistema endocrino e cutaneo, all’apparato cardiocircolatorio, all’apparato urogenitale, al sistema muscolo scheletrico ed anche all’alimentazione come per esempio nei casi di anoressia, bulimia o binge eating.

Disturbi psicosomatici

Stress e vita quotidiana sono alla base dei disturbi psicosomatici. Ogni giorno viene richiesto al nostro organismo di adattarsi ai continui mutamenti della realtà che ci circonda e a tutti quei cambiamenti che sollecitano il nostro stato d’animo generando pressioni, emozioni e impatti negativi nel legame tra la nostra mente e il nostro corpo.

Emozioni come ansia, paura, rabbia, insicurezza nascono all’interno del nostro sistema nervoso centrale e determinano importanti mutamenti a livello periferico e nei principali apparati del nostro organismo.
I disturbi psicosomatici non sono altro che una risposta a tutte queste molteplici sollecitazioni che vanno ad alterare in maniera sostanziale l’equilibrio psicofisico della persona con l’insorgere di malattie fisiche.

Affrontare i disturbi psicosomatici e superarli è possibile ma per farlo occorre fornirsi degli strumenti giusti per imparare a gestire la sottile connessione tra la nostra mente e il nostro corpo. Uno specialista può essere la via d’uscita.

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