Segno di Bing, di Cornell, di Gonda, di Moniz, di Strümpel e altri segni simili

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO OSPEDALE ANAMNESI ESAME OBIETTIVO SEMEIOTICA FONENDOSCOPIO ESAMEPer meglio comprendere i segni elencati nel titolo di questo articolo, è necessario prima comprendere il significato di fenomeno di Babinski. Il fenomeno di Babinski, anche detto “segno di Babinski” o “riflesso di Babinski”, in medicina identifica una risposta anomala al riflesso cutaneo plantare. Il riflesso cutaneo plantare (o semplicemente il “riflesso plantare) è un riflesso suscitato quando la pianta del piede viene stimolata con uno strumento contundente. Il riflesso può assumere due forme: negli adulti sani, il riflesso plantare provoca una risposta verso il basso dell’alluce (flessione). Una risposta verso l’alto (estensione) dell’alluce è nota come risposta di Babinski o segno di Babinski, dal nome del neurologo Joseph Babinski. La presenza del segno di Babinski può identificare una lesione a carico del tratto corticospinale del sistema nervoso.

Come si evoca il segno di Babinski?

Il segno di Babinski si evoca strisciando una punta smussata lungo il margine laterale della pianta del piede, partendo da sopra il tallone, e portandola verso la parte supero-interna fino al primo metatarso. Nell’adulto (e nei bambini al di sopra di 1/3 anni), in condizioni di normalità, col tale operazione si induce la flessione plantare (o estensione dorsale) delle dita del piede. Nell’adulto con lesioni a carico del sistema corticospinale, lo stesso stimolo evoca invece la flessione dorsale (o estensione plantare) dell’alluce. In alcuni casi solo l’alluce si estende, mentre le altre dita restano immobili, o si flettono plantarmente; in altri casi tutte le dita partecipano al movimento di estensione, mentre contemporaneamente si adducono: in quest’ultimo caso si parla di “segno del ventaglio” o di “fenomeno di Dupré“. Il segno di Babinski può indicare lesioni corticospinali (o piramidali); può comparire ad esempio nei pazienti con sclerosi laterale amiotrofica.

Segno di Bing, di Cornell, di Gonda, di Moniz, di Strümpel e altri segni simili

In semeiotica esistono altre manovre che evocano il riflesso plantare o risposte simili o con significato simile a quelli del segno di Babinski. Queste sono:

  • segno di Bing o riflesso di Bing: è un segno clinico in cui la puntura del dorso del piede o dell’alluce con uno spillo provoca l’estensione dell’alluce. Si osserva in pazienti con lesione del motoneurone superiore degli arti inferiori. Questo segno prende il nome dal neurologo svizzero Paul Robert Bing (5 maggio 1878 Strasburgo – 15 marzo 1956 Basilea);
  • segno di Cornell o riflesso di Cornell: è un segno clinico in cui grattare lungo il lato interno del tendine dell’estensore lungo dell’alluce provoca un riflesso estensore plantare. Si trova in pazienti con lesioni del tratto piramidale ed è una delle numerose risposte simili a quelle del segno di Babinski;
  • segno di Gonda o riflesso di Gonda: è un segno clinico in cui la flessione e poi il rilascio improvviso del quarto dito provoca un riflesso plantare estensore. Si trova in pazienti con lesioni del tratto piramidale ed è una delle numerose risposte simili a Babinski. Prende il nome dal neuropsichiatra ucraino Viktor Gonda (1889 – 1959), che lo scoprì a metà degli anni ’30 mentre stava praticando negli Stati Uniti;
  • segno di Moniz o riflesso di Moniz: è un segno clinico in cui una forzata flessione plantare passiva della caviglia provoca un riflesso plantare estensore. Si trova in pazienti con lesioni del tratto piramidale ed è una delle numerose risposte simili a quelle di Babinski. Prende il nome dal neurologo portoghese António Egas Moniz (29 November 1874 – 13 December 1955);
  • segno di Silva o riflesso di Silva: si ottiene mediante il pizzicamento del muscolo retto femorale;
  • segno di Stransky o riflesso di Stransky: è un segno clinico in cui una vigorosa abduzione seguita dal rilascio improvviso del mignolo provoca un riflesso plantare estensore. Si trova in pazienti con lesioni del tratto piramidale ed è una delle numerose risposte simili a quelle di Babinski. Il segno di Stransky prende il nome dal neurologo viennese Erwin Stransky (1877-1962);
  • segno di Strümpell o riflesso di Strümpell: è un segno clinico in cui il tentativo del paziente di flettere il ginocchio contro resistenza provoca un riflesso plantare estensore. Si trova in pazienti con lesioni del tratto piramidale ed è una delle numerose risposte simili a quelle di Babinski. Il segno prende il nome dal neurologo tedesco Adolf Strümpell (29 giugno 1853 – 10 gennaio 1925);
  • segno  di Throckmorton o riflesso di Throckmorton: è un segno clinico in cui la pressione sul lato dorsale dell’articolazione metatarso-falangea dell’alluce provoca un riflesso plantare. Si trova in pazienti con lesioni del tratto piramidale ed è una delle numerose risposte simili a quelle di Babinski. Il segno prende il nome dal neurologo statunitense Tom Bentley Throckmorton (20 gennaio 1885, Derby, Iowa – 1961);
  • riflesso di Bekhterev-Mendel o riflesso di Mendel o riflesso di Mendel-Bekhterev: è un segno clinico riscontrato in pazienti con lesioni del tratto piramidale. La percussione del dorso del piede provoca la flessione, o movimento verso il basso, dal secondo al quinto dito nei pazienti con lesioni del tratto piramidale, mentre la percussione del dorso del piede nei pazienti normali provoca l’estensione delle dita. È analogo al riflesso di Bekhterev-Jacobsohn nell’arto superiore. Il riflesso di Bekhterev-Mendel deve il suo nome al neurologo russo Vladimir Mikhailovich Bekhterev (20 gennaio 1857 – 24 dicembre 1927) ed al neurologo tedesco Kurt Mendel (27 gennaio 1874 – 1946);
  • segno di Rossolimo o riflesso di Rossolimo: è un segno clinico in cui la percussione delle punte delle dita dei piedi provoca un’esagerata flessione delle dita dei piedi. Si trova in pazienti con lesioni del tratto piramidale ed è una delle numerose risposte simili a quelle di Babinski. Il segno deve il suo nome al neurologo russo Grigory Ivanovich Rossolimo (17 dicembre 1860 – settembre 1928).

Nei casi dubbi, è possibile combinare in maniera sinergica la manovra di Babinski con le manovre elencate, inducendo un rinforzo della risposta.

Per approfondire:

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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