Esame delle funzioni cerebrali superiori (corticali) in neurologia

MEDICINA ONLINE MEDICO ESAME OBIETTIVO ANAMNESI PATOLOGICA FISIOLOGICA FAMIGLIARE VISITA MEDICA GENERALE AUSCULTAZIONE ISPEZIONE PERCUSSIONE PALPAZIONE DIFFERENZA FONENDOSCOPIO STETOSCOPIO TORACE ADDOME SUONI SEMEIOTICA In medicina la visita neurologica si occupa principalmente della diagnosi e delle terapie dei disturbi del sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale) e del sistema nervoso periferico. L’esame delle funzioni cerebrali superiori (corticali) è uno dei passi fondamentali dell’esame obiettivo neurologico che, insieme ad anamnesi, esami della sensibilità, esame dei riflessi ed altri test specifici (come radiografie, esami del sangue ed elettroencefalogramma), permettono al medico di raggiungere una diagnosi ed assegnare la terapia al paziente.

Esame delle funzioni cerebrali superiori

Nel raccogliere i dati anamnestici il medico tiene conto del comportamento, dello stato emozionale e del tipo di personalità del soggetto, oltre che del suo uso del linguaggio. Vanno osservate direttamente anche:

attenzione;
rapidità di risposta;
capacità di mantenere un pensiero coerente;
capacità di ricordare gli eventi.

IMPORTANTE Il medico esperto tiene sempre presente il livello intellettivo e di istruzione del paziente quando svolge l’anamnesi: un linguaggio “povero” potrebbe infatti essere del tutto normale in un anziano con la terza media ed essere invece un campanello di allarme in un giovane laureato.

Successivamente si procede a un’indagine sistematica sull’orientamento, l’affettività, la memoria e altre funzioni cognitive e conative del soggetto (impulso, volontà). Utili e semplici test da effettuare anche qualora il paziente sia costretto a stare a letto, sono:

il ricordarsi la città in cui ci si trova, l’anno ed il mese;
il ricordarsi il nome proprio e quello dei propri famigliari (genitori, fratelli, figli);
la ripetizione di una serie di cifre in modo diretto e in ordine inverso;
la sottrazione successiva di 7 o 3 unità alla volta partendo da 100;
la rievocazione di una breve storia personale;
il ricordarsi di tre nomi di oggetti dopo 5 minuti che sono stati elencati;
la citazione degli ultimi quattro presidenti della Repubblica;
la rievocazione di eventi storici scelti tenendo presente adeguatamente l’età del paziente.

Se vi è il sospetto di disturbi del linguaggio, si tiene conto della qualità dell’articolazione della parola, della scelta dei vocaboli durante la conversazione e della capacità di indicare vari oggetti e le parti di un oggetto (per es. il cinturino di un orologio da polso), di ripetere una frase pronunciata dall’esaminatore, di eseguire sequenze di due o tre comandi, di leggere e di scrivere.

La prassia è valutata chiedendo al paziente di eseguire azioni complesse apprese, come fare il saluto militare o accendere un’immaginaria sigaretta. Test utili per la valutazione delle funzioni visuo-spaziale e visuo-motoria consistono nel dividere una linea in due parti uguali, nel disegnare il quadrante di un orologio e nel copiare figure. Semplici prove di aritmetica possono dimostrare una compromissione della capacità di concentrazione e di calcolo.

Durante l’esecuzione di tali test l’esaminatore dovrebbe prendere nota della presenza o dell’assenza di apatia, depressione, disattenzione e/o tendenza alla facile distrazione. Anche esami brevi ma sistematici (per esempio il Mini-mental Status Examination di Folstein) sono strumenti utili per una rapida valutazione delle funzioni cognitive.

E’ importante infine ricordare al lettore che una visita neurologica inizia ben prima di quanto il paziente creda: inizia infatti fin dal momento in cui il paziente entra nello studio medico. Il modo in cui il paziente si muove, si toglie la giacca, saluta, stringe la mano, i tempi di risposta al saluto, come si siede e molti altri particolari, sono capaci di dare informazioni preziose al medico esperto, relativamente ad una eventuale patologia del paziente.