Con “mielite” in medicina ci si riferisce ad una malattia infiammatoria del midollo spinale, che può determinare distruzione selettiva dei neuroni, o della sostanza bianca, oppure di entrambi i tipi di tessuto. La mielite può essere “ascendente” o “trasversa”.
- mielite trasversa: il processo infiammatorio è limitato, in senso longitudinale, ad uno o pochi segmenti midollari, e si estende in senso orizzontale interessando l’intera sezione;
- mielite ascendente:il processo infiammatorio si propaga progressivamente in senso verticale, verso le parti alte del sistema nervoso centrale
In altri casi il processo può presentarsi in focolai irregolarmente disseminati. La classificazione può essere anche basata sulla zona dove si verifica la lesione, ad esempio mielite cervicale e mielite dorsale.
Si chiama mielite acuta trasversa la sindrome da compromissione acuta delle funzioni midollari al di sotto del livello di midollo ove è situata la lesione.
Cause di mielite
In base alla causa che l’ha determinata, si distinguono tre forme di mielite:
- mielite infettiva: causata da virus, batteri o altri microrganismi;
- mielite non infettiva: causata da tumori, malattie autoimmuni, farmaci (più rara);
- mielite idiopatica: quando la causa della mielite rimane ignota.
La mielite infettiva può essere:
- virale: spesso causata da Herpes simplex, Herpes zoster ed enterovirus;
- batterica: spesso causata da citomegalovirus, da toxoplasma e criptococco, soprattutto in pazienti immunodepressi (AIDS).
Inoltre la mielite è detta:
- primaria: quando l’infezione si verifica nel midollo;
- secondaria: quando l’infezione si verifica in un’altra parte del corpo e solo successivamente si propaga al midollo.
Le mieliti infettive (le più diffuse) sono dovute all’impianto nel midollo di vari agenti infettivi, come virus e batteri. Patogeni responsabili possono essere cocchi, bacilli, leptospire, virus che interessano primitivamente il midollo spinale, oppure che vi si diffondono tramite la corrente sanguigna solo dopo aver interessato altri organi (mielite secondaria). In alcune mieliti provocate da virus il processo interessa unicamente la sostanza grigia del midollo (poliomielite); in forme parainfettive e postvacciniche la mielite è caratterizzata invece da lesioni infiammatorie che interessano esclusivamente la sostanza bianca.
Mielite con interessamento di encefalo e/o midollo
Quando alla mielite si associa anche infiammazione dell’encefalo (cervello, cervelletto e tronco encefalico) allora si parla di encefalomielite. Nel caso in cui l’infiammazione coinvolga anche le meningi, la mielite prende il nome di “meningomielite“. Quando meningite, encefalite e mielite siano contemporaneamente presenti, si parla di “meningoencefalomielite“.
Sintomi di mielite
Il processo infiammatorio che si instaura nel midollo comporta un grave danno alle strutture nervose che si manifesta con
- difficoltà motore;
- paralisi muscolari;
- disturbi degli sfinteri con emissione incontrollata o ritenzione di feci e urine;
- perdita della sensibilità;
- alterazioni nel trofismo dei territori cutanei dipendenti.
Nella mielite trasversa la paralisi interessa gli arti inferiori (paraplegia), se la mielite si localizza al tratto toracico del midollo più raramente la lesione ha sede nel midollo cervicale e la paralisi interessa tutti e quattro gli arti (tetraplegia). Nella mielite ascendente la paralisi inizia agli arti inferiori, si estende rapidamente al tronco, agli arti superiori, ai muscoli del collo, e può portare a morte per interessamento dei centri respiratori. Le mieliti sono affezioni gravi, potenzialmente rapidamente letali, che comunque comportano nella maggioranza dei casi gravi deficit neurologici permanenti.
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Recupero dopo mielite: si guarisce?
Sia la prognosi che il recupero dopo una mielite sono fortemente soggettivi e dipendono da molti altri fattori, tra cui:
- tipo di mielite;
- gravità della mielite;
- condizioni generali del paziente;
- efficienza del suo sistema immunitario;
- tempestività della diagnosi;
- efficacia della terapia.
Il recupero in alcuni casi più gravi può essere assente ed i danni permanenti. In altri casi il recupero può essere completo o solo parziale e generalmente tende a verificarsi tra il 1° e il 3° mese dall’esordio dell’infiammazione. In un gruppo limitato di pazienti alcuni deficit motori potrebbero anche diminuire nel tempo, specie grazie ad adeguato intervento riabilitativo fisiatrico e fisioterapico.
Terapia della mielite
La terapia è essenzialmente sintomatica, e richiede un’assistenza assidua al malato allo scopo di evitare piaghe da decubito, infezioni secondarie, contratture muscolari, denutrizione.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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