Con empiema in medicina ci si riferisce ad una raccolta di pus in una qualunque cavità corporea già presente nell’organismo (ad esempio cavità pleurica, pericardio e peritoneo), fatto questo che differenzia l’empiema dall’ascesso, in quanto quest’ultimo è invece una raccolta di pus in una cavità neoformata (ad esempio ascesso cerebrale ed epatico). Con empiema subdurale ci si riferisce ad un tipo particolare di empiema che interessa le meningi. Le meningi sono un tipo particolare di membrana connettivale che riveste il sistema nervoso centrale ed ha la principale funzione di proteggere l’encefalo nel cranio ed il midollo spinale nel canale rachidiano. Le meningi sono costituite da tre lamine concentriche denominate, dall’esterno all’interno:
- dura madre (o dura meninge);
- aracnoide;
- pia madre (o pia meninge).
L’empiema subdurale è quindi una raccolta di pus che si accumula al di sotto della dura madre.
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Diffusione
L’empiema subdurale può verificarsi a qualsiasi età, anche se tende a colpire prevalentemente in età pediatrica.
Cause e fattori di rischio
L’empiema subdurale può svilupparsi in seguito ad una infezione, che può essere determinata da:
- sinusite;
- otite;
- traumi alla testa;
- intervento chirurgico.
I patogeni più frequenti responsabili della comparsa di un empiema subdurale sono gli streptococchi aerobici ed anaerobici, che si trovano in più della metà dei pazienti.
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Sintomi e segni
I segni e sintomi dipendono dalla gravità e dalla localizzazione dell’empiema, i più diffusi sono:
- malessere generale;
- vertigini;
- dolore alla testa;
- deficit motorio e/o sensoriale;
- crisi epilettiche;
- astenia (stanchezza);
- facile affaticabilità;
- dispnea;
- nausea;
- vomito;
- febbre;
- mal di testa;
- tosse;
- perdita di coscienza;
- coma.
Diagnosi
La diagnosi di empiema viene effettuata principalmente in base ai seguenti strumenti diagnostici:
- anamnesi (raccolta delle informazioni del paziente, dei suoi sintomi, di eventuali altre patologie…);
- esame obiettivo (raccolta dei segni del paziente tramite osservazione ed altre manovre semiologiche);
- diagnostica per immagini (RX, TC, risonanza magnetica…);
- esami di laboratorio (emocromo, biopsia, puntura lombare con prelievo di liquido cefalorachidiano…).
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Terapia
La terapia dell’empiema subdurale ha due obiettivi principali:
- combattere il patogeno che a monte l’ha determinato (ad esempio con farmaci antibiotici);
- evacuare chirurgicamente il materiale purulento.
Farmaci
Farmaci usati sono in genere nella gestione di un empiema subdurale, sono:
- farmaci antibiotici somministrati per via endovenosa (cefotaxima o ceftriaxone, metronidazolo o vancomicina);
- farmaci anticonvulsivanti per controllare le crisi convulsive;
- farmaci per ridurre la pressione intracranica, ad esempio uso di diuretici come il mannitolo;
- farmaci antinfiammatori corticosteroidi, che riducono infiammazione e gonfiore.
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Chirurgia
Gli empiemi subdurali, così come anche gli ascessi epidurali, devono essere drenati chirurgicamente, sia per impedire la propagazione dell’infezione, che per abbassare la pressione intracranica associata alla presenza anomala dell’empiema. Se l’infezione si è manifestata a causa di un trauma ai seni nasali o all’orecchio medio o in altra parte della testa, il chirurgo – se possibile – dovrebbe occuparsi anche di gestire tale trauma. Nei neonati si può a volte inserire un ago direttamente nell’empiema attraverso la fontanella per drenare il pus.
Complicanze
Per minimizzare il rischio di complicanze, la terapia antibiotica dovrebbe iniziare fin dai primissimi sintomi. Un ritardo terapico può favorire l’insorgere di complicazioni, tra cui:
- diffusione dell’infezione;
- danni nervosi irreversibili;
- fistole;
- sepsi;
- coma e decesso.
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Prognosi
Un ematoma subdurale lieve e trattato rapidamente generalmente si risolve senza alcun problema e senza sequele permanenti. L’ematoma subdurale, quando è grave e quando non viene trattato tempestivamente, è invece molto pericoloso e potenzialmente in grado di determinare danni nervosi permanenti e fatale.
Mortalità
Negli ultimi anni la mortalità legata ad ematoma subdurale è scesa, ma si attesta comunque intorno al 15-20%
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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