Laringite acuta e cronica: cause, sintomi e trattamenti

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma LARINGITE ACUTA CRONICA CAUSE SINTOMI Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgCon “laringite acuta e cronica” si fa riferimento ad un’entità clinico-patologica caratterizza da infiammazione a carico della mucosa della laringe nel suo complesso o specificatamente le sole corde vocali (cordite). Infezioni o l’inalazione di sostanze irritanti, come il fumo di sigarette, smog, sostanze chimiche possono essere responsabili di laringite. Non deve essere trascurato l’effetto irritante provocato dai gas acidi che risalgono dalla stomaco o dall’acido vero e proprio. In alcuni casi lo sforzo vocale (gridare allo stadio) può rappresentare un trauma per le corde vocali e determinarne un’irritazione. La laringe ha un impianto cartilagineo ricoperto da tessuti mucosi. L’irritazione determina la raccolta di essudato infiammatorio nella mucosa con il conseguente gonfiore e sensazione di soffocamento, oppure un’alterazione della motilità e della vibrazione delle corde vocali con conseguente alterazione del tono vocale (raucedine) o abbassamento della voce (disfonia).

La laringite può presentarsi con due diverse modalità, a seconda della durata dei sintomi:

  • acuta: i sintomi non durano per più di tre settimane
  • cronica: i sintomi durano oltre tale periodo

L’irritazione per cause virali, batteriche o per uno sforzo eccessivo nell’uso della voce, determina un processo flogistico, associato ad arrossamento e dolore, che rende difficile deglutire e parlare. La laringe, infatti, oltre che rappresentare l’organo della fonazione, partecipa in modo attivo alla deglutizione incanalando il cibo verso le vie digestive inferiori. L’infiammazione delle corde vocali altera il movimento e la vibrazione delle stesse, provocando raucedine e disfonia.

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Quali sono le cause della laringite?

Cause comuni di laringite includono infezioni virali, batteriche e inalazione di agenti irritanti. La malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE), caratterizzata da evaporazione di acidi dallo stomaco all’esofago e quindi a faringe e laringe, determina un’irritazione cronica della mucosa faringolaringea. Il sintomo più comune è il senso di corpo estraneo faringeo (vellichio), ovvero la sensazione di qualcosa che non va né su né giù, la tosse cronica, le alterazioni del tono vocale. In alcuni casi l’irritazione cronica della laringe può rappresentare la spinta verso la modificazione delle normali caratteristiche dell’epitelio di rivestimento di questo organo, che si traduce nella formazione di leucoplachie (sono lesioni precancerose delle vie aereo digestive superiori, che necessitano di un attento monitoraggio e in alcuni casi di accertamenti bioptici). Fra gli agenti irritanti il fumo di sigaretta rappresenta il più importante. Il fumo attraversa la laringe entrando in diretto contatto con le corde vocale prima di passare nei polmoni. Il soggetto fumatore è un soggetto a rischio per malattie oncologiche della laringe anche in considerazione del fatto che l’esposizione a fattori inquinanti tipici delle aeree altamente industrializzate potenzia questa rischio. I soggetti fumatori e consumatori di alcolici meritano ancora di più una stretta osservazione clinica volta alla prevenzione o diagnosi precoce delle malattie oncologiche del cavo orale, della faringe e della laringe.

Oggi l’ammodernamento tecnologico che ha fortemente interessato la medicina (e con essa l‘otorinolaringoiatria) offre la possibilità di diagnosi precoci a cui corrispondono trattamenti conservativi efficaci, che garantiscono al paziente il mantenimento di una funzione d’organo efficace; per quanto riguarda la laringe sia di fonazione di compartecipazione dell’alimentazione.

Anche il trauma vocale, come l’urlo al gol della nostra squadra preferita, può determinare un’infiammazione delle corde vocali, che in alcuni casi si traduce in un reiterato mal utilizzo delle corde vocali e nel corso del tempo la possibilità di formazioni polipoidi.

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Quali sono i sintomi della laringite?

I sintomi della laringite includono:

  • Alterazione del tono vocale (disfonia e raucedine)
  • Difficoltà a deglutire (disfagia)
  • Difficoltà a respirare (dispnea)
  • Febbre
  • Faringodinia (Mal di gola)
  • Otalgia riflessa
  • Tosse

Come prevenire la laringite?

È necessario eliminare il fumo. Può essere utile umidificare gli ambienti, evitando quelli troppo caldi e secchi. È buona norma introdurre molti liquidi, evitando gli alcolici e quelli che causano acidità di stomaco. Nel caso l’alterazione del tono vocale sia secondaria a un non idoneo utilizzo della voce, la rieducazione logopedia (fisioterapia della voce) può restituire performance vocali efficaci.

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Diagnosi

La diagnosi di laringite prevede un esame iniziale delle vie aeree. L’esame viene condotto con l’ausilio di fibre ottiche rigide o flessibili (la fibrolaringoscopia è un esame che si esegue introducendo un tubicino flessibile nel naso e che percorrendo le vie aeree raggiunge le corde vocali. Una microtelecamera e sistemi video di magnificazione dell’immagine oltre che sistemi di videoregistrazione rendono possibile anche alla condivisione collegiale dell’immagine per il migliore giudizio diagnostico). Più recentemente sono stati commercializzati fibrolaringoscopi con microchip in punta, ancora più efficaci nella restituzione di immagini qualitativamente eccellenti. E ancora a favore della diagnostica preventiva sono comparsi sul mercato sofisticati sistemi diagnostici come il Narrow Band Imaging (NBI). La NBI è un’avanzata tecnologia d’immagine ottica, che evidenzia la vascolarizzazione della superficie mucosa e si dimostra particolarmente utile nella diagnosi precoce di neoformazioni delle alte vie aereo-digestive (VADS), esaltandone l’aspetto neo-angiogenetico. In relazione all’esame clinico lo specialista otorinolaringoiatra può predisporre un esame bioptico in narcosi.

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Trattamenti

La laringite tende a guarire spontaneamente dopo un periodo di riposo, in cui è necessario evitare fumo e alcol. È utile, se la causa è il reflusso di acidi gastrici, usare farmaci che riducono la produzione in eccesso e proteggono le VADS. Il ricorso agli antibiotici deve essere limitato alle infezioni batteriche accertate, altrimenti è inutile e controindicato. I Corticosteroidi sono utili per ridurre l’edema (gonfiore) secondario all’infiammazione e principalmente responsabile della dispnea.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo

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