Screening tumore al seno: solo una italiana su due fa la mammografia, nord più virtuoso

SENOLOGIA MAMMOGRAFIA SENO MAMMELLAIl dato nazionale non è confortante: solo poco più della metà delle donne italiane (56%) effettua la mammografia di screening, un esame salvavita perché in moltissimi casi riduce la mortalità per il tumore al seno, come dimostrato da molti studi. La partita contro il cancro che più di ogni altro colpisce le donne e causa oltre 12 mila morti all’anno, si gioca quindi molto non solo sulle terapie, ma soprattutto sul piano della prevenzione e della diagnosi precoce, che, al contrario di quella “tardiva”, aumenta di molto le possibilità di cura. A fare il punto su questa neoplasia sono i massimi esperti italiani, riuniti a Cremona per il convegno nazionale Breast Journal Club.

Italia spaccata in due

Come purtroppo avviene molto spesso nelle indagini statistiche, l’Italia appare spaccata in due: nel Sud Italia l’adesione agli screening è mediamente inferiore rispetto al Settentrione, e ciò si riflette in una sopravvivenza più bassa delle donne meridionali: nelle regioni del sud si attesta all’85% mentre in quelle del nord all’88%. La Lombardia presenta uno dei tassi d’adesione tra i più alti della Penisola (67%). L’appello degli oncologi è che tutte le italiane, specie quelle a rischio e di età compresa tra i 50 e 69 anni, si sottopongano una volta ogni due anni al test organizzato dalle Aziende Sanitarie locali.

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