Cuore, adrenalina, noradrenalina, acetilcolina e baroriflessi

MEDICINA ONLINE CUORE INFARTO MIOCARDICO ACUTO SCOMPENSO FREQUENZA CARDIACA IPERTENSIONE ARTERIOSA ENZIMI CARDIACI ANGINA PECTORIS ISCHEMIA NECROSI SINDROME CORONARICA CORONARIE STENOSI VALVOLA PROLASSO SANGUEL’attività del sistema nervoso autonomo regola la frequenza cardiaca e la risposta contrattile del cuore alle esigenze dei Continua a leggere

Differenze tra adrenalina e noradrenalina

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Estetico Medicina Estetica Roma COSE ADRENALINA A COSA SERVE Epinefrina Radiofrequenza Cavitazione Cellulite Pulsata Peeling Pressoterapia Linfodrenante Tecarterapia Dietologo Dermatologo Mappatura Nei 01Prima di iniziare la lettura, per meglio comprendere l’argomento trattato, leggi anche: Cos’è l’adrenalina ed a cosa serve?

Sia adrenalina che noradrenalina (entrambe catecolamine prodotte dallo stato midollare del surrene) intervengono nella reazione adrenergica chiamata “FIGHT OR FLIGHT“, ovvero combatti o fuggi (a tale proposito leggi anche: Combatti o fuggi: ecco cosa accade nel nostro corpo quando siamo terrorizzati). Com’è intuibile dal suo nome, tale reazione ha  lo scopo di preparare l’organismo ad uno sforzo psicofisico importante in tempi brevissimi:

  • facilitando l’utilizzo dei substrati energetici muscolari
  • rimuovendo i cataboliti (aumenta il flusso renale)
  • aumentando l’apporto energetico agli organi vitali
  • facilitando la ricostruzione delle riserve energetiche

Entrambi sono neurotrasmettitori tipici del sistema nervoso simpatico, tuttavia mentre l’adrenalina agisce a livello sistemico, invece la noradrenalina ha un’attività più specifica a livello circolatorio. La noradrenalina infatti:

  • aumenta la gittata cardiaca;
  • aumenta le resistenze periferiche totali;
  • aumenta la pressione arteriosa;
  • aumenta il flusso coronarico.

Importante differenza è che gli stimoli necessari a produrre rialzi consistenti dei livelli di noradrenalina nel sangue, hanno un’intensità ed un potere stressogeno assai superiore rispetto a quelli che innalzano l’adrenalina: in parole povere un piccolo stress “alza” molto l’adrenalina, ma alza molto poco la noradrenalina:

  • l’adrenalina viene secreta in risposta a stimoli di intensità molto bassa e raggiunge il picco attorno al 60% del VO2 max;
  • la noradrenalina viene invece secreta in risposta a stimoli di intensità elevata e la sua secrezione è proporzionale all’intensità dell’esercizio. Intorno al 70-75% del VO2max si registra un picco nella secrezione di noradrenalina.

Il massimo consumo di ossigeno (VO2max) è un parametro biologico che esprime il volume massimo di ossigeno che un essere umano può consumare nell’unità di tempo per contrazione muscolare. Questo valore è espresso in ml/kg/min (millilitri per kg di peso corporeo al minuto).

Durante un esercizio muscolare statico la secrezione di adrenalina prevale sulla secrezione di noradrenalina.

La secrezione di adrenalina e noradrenalina viene influenzata da:

  • DURATA DELL’ESERCIZIO (aumenta con la durata dell’esercizio)
  • ALLENAMENTO (diminuisce con l’allenamento)
  • DIGIUNO (aumenta negli stati di digiuno in risposta all’ipoglicemia )
  • TEMPERATURA (aumenta con il diminuire della temperatura)

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Cos’è l’adrenalina ed a cosa serve?

MEDICINA ONLINE SURRENE RENE ANATOMIA FUNZIONI PATOLOGIE SINTESIQuante volte l’avete sentita nominare nei telefilm a tema ospedaliero o anche in film come Pulp Fiction o Mission Impossible? Tantissime, sto parlando dell’adrenalina (o epinefrina, se amate Grey’s Anatomy come il sottoscritto!). Ma sapete esattamente cosa sia l’adrenalina? E sapete quali sono le sue funzioni? Facciamo un po’ di chiarezza.

Etimologia

Il termine “adrenalina” deriva dal prefisso latino “ad”, che significa “nei pressi”, e “renalis” che significa rene. I due termini insieme significano “che sta presso il rene”.
Il termine “epinefrina” deriva dal prefisso greco ἐπί (pronuncia “epì”) che chignifica “sopra” e νεϕρός (pronuncia “nefròs”) che significa “rene”. I due termini insieme significano “che sta sopra il rene”.
In entrambi i casi si fa quindi riferimento al fatto che l’adrenalina viene prodotta nel surrene, posizionato anatomicamente sopra il rene. In inglese l’adrenalina viene chiamata adrenaline o epinephrine. In inglese i surreni vengono chiamati adrenal glands o suprarenal glands.

Che cos’è l’adrenalina?

L’adrenalina, anche chiamata epinefrina (i due termini sono sinonimi), è un ormone sintetizzato nella porzione midollare del surrene. Una volta rilasciata in circolo, l’adrenalina determina alcuni cambiamenti nel nostro corpo: accelera la frequenza cardiaca, restringe il calibro dei vasi sanguigni, dilata le vie aeree bronchiali ed esalta la prestazione fisica; in pratica l’adrenalina migliora la reattività dell’organismo in situazioni di stress, preparandolo in tempi brevissimi alla cosiddetta reazione di “combatti o fuggi” (per comprendere meglio questa particolare reazione, vi consiglio la lettura di “Combatti o fuggi: ecco cosa accade nel nostro corpo quando siamo terrorizzati“).
Insieme alla noradrenalina (o norepinefrina), con la quale condivide origine e diverse azioni, l’adrenalina è il “neurotrasmettitore” tipico del sistema nervoso simpatico, il quale costituisce (insieme al sistema nervoso parasimpatico ed enterico) il sistema nervoso autonomo (SNA), cioè quell’insieme di cellule e fibre che innervano gli organi interni e le ghiandole, controllando le funzioni vegetative (ovvero quelle che sono al di fuori del controllo volontario).

Leggi anche: Cos’è una ghiandola endocrina? A che servono gli ormoni ed il sistema endocrino?

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Il sistema nervoso autonomo, con le rispettive funzioni

Leggi anche: Sistema nervoso: com’è fatto, a che serve e come funziona

Situazioni di stress e risposta dell’organismo

Un rumore improvviso di notte, una pacca improvvisa di un amico che sta dietro di voi e vuole farvi uno scherzo, una situazione di pericolo improvvisa… Quante volte vi è capitato? Sono tutte situazioni stressogene che portano ad una massiccia attivazione del prima menzionato sistema simpatico. In pochi istanti il cuore aumenta la forza e la frequenza contrattile, i bronchi, la pupilla ed i vasi sanguigni dei muscoli appendicolari e del sistema coronarico si dilatano, mentre a livello epatico viene stimolata la glicogenolisi. Contemporaneamente, sempre allo scopo di preparare l’organismo all’imminente attività fisica, i processi digestivi vengono sensibilmente rallentati, mentre i vasi sanguigni cutanei e periferici si costringono e la pressione arteriosa aumenta. Molti degli effetti appena elencati sono mediati appunto dall’adrenalina.

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Come si crea l’adrenalina?

L’adrenalina viene sintetizzata a livello surrenale a partire dalla tirosina: la prima reazione è l’ossidazione dell’amminoacido in diidrossifenilalanina (L-DOPA), seguita dalla decarbossilazione nel neurotrasmettitore dopamina, dalla β-ossidazione in noradrenalina ed infine dalla metilazione in epinefrina. Ecco uno schema per capire rapidamente come si forma l’adrenalina:

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Cosa causa il rilascio dell’adrenalina?

Come avrete già potuto intuire, la liberazione di adrenalina è legata principalmente alla percezione di stimoli come minaccia fisica e paura, eccitazione, forti rumori, luce intensa ed elevata temperatura ambientale; tutti questi stimoli vengono elaborati a livello ipotalamico, dove evocano una risposta del sistema nervoso parasimpatico. Altri stimoli sono rappresentati da ipovolemia, ipossia, ipotensione, ipoglicemia, dolore e stress; non a caso l’adrenalina trova impiego in terapia d’emergenza contro shock anafilattico, violenti attacchi asmatici, bradiaritmie sintomatiche e nella rianimazione cardiopolmonare. Tra gli effetti collaterali rientrano dispnea, vomito, tachicardia, aritmia, ansietà, tremori, mal di testa ed edema polmonare acuto, mentre tra le controindicazioni all’uso terapeutico dell’adrenalina ricordiamo diabete, ipertensione, ipertiroidismo gravidanza e glaucoma.

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Quali sono nello specifico le funzioni dell’adrenalina?

L’adrenalina aumenta la glicogenolisi e la gluconeogenesi epatica e muscolare, stimolando anche la lipolisi. Facilita quindi il rilascio di glucosio ed acidi grassi, substrati energetici primari per soddisfare le richieste energetiche dell’organismo (aumento della glicemia e degli acidi grassi liberi); come tale sostiene l’attività metabolica dell’organismo. Tra le altre azioni dell’adrenalina ricordiamo: aumento della frequenza cardiaca e di quella respiratoria, dilatazione delle pupille (importante in situazioni in cui è necessario vedere con poca luce), rilasciamento dei muscoli lisci delle pareti dei bronchioli (migliore fornitura di aria agli alveoli polmonari), aumento della pressione arteriosa, vasocostrizione e vasodilatazione selettiva (riduce l’apporto sanguigno a certi tessuti, come quello cutaneo, per aumentarlo soprattutto a livello muscolare → rilasciamento della muscolatura liscia delle arteriole dei muscoli scheletrici ed effetti favorevoli sulla contrazione muscolare → affaticamento più tardivo). Allo stesso tempo si ha un’attività inibitoria di alcuni processi “non-essenziali”: ad esempio, inibizione della secrezione e dell’attività motoria gastrointestinale, e dell’eccitamento sessuale, un po’ come dire che in situazioni di pericolo il corpo si prepara a combattere o a scappare, mentre tralascia la digestione e il desiderio sessuale.

Quali sono le differenze tra adrenalina e noradrenalina?

A tale proposito leggi questo articolo: Differenze tra adrenalina e noradrenalina

Cenni sui recettori dell’adrenalina

L’adrenalina produce un effetto sistemico influenzando l’attività di quasi tutti i tessuti dell’organismo. Per espletare i suoi effetti biologici, l’adrenalina deve interagire con specifici recettori, i cosiddetti recettori adrenergici. Se ne riconoscono essenzialmente due tipi, alfa e beta, con vari sottotipi per ciascuna classe; la diversa espressione di questi recettori e delle relative isoforme influenza le varie attività adrenergiche a livello tissutale, in maniera assai varia: ad esempio a livello dei bronchioli l’adrenalina induce una dilatazione, mentre espleta un effetto costrittivo sulla muscolatura liscia arteriolare.

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La prossima volta che nei film citeranno l’adrenalina, sarete sicuramente preparati!

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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