Per quanto riguarda l’attività fisica nei soggetti con allergopatie respiratorie, è opportuno evitare alcune attività sportive, come la corsa libera (quindi anche il jogging), che possono produrre una broncocostrizione intensa alcuni minuti dopo la cessazione dello sforzo.
L’asma da esercizio fisico (EIA, acronimo dall’inglese “Exercise-Induced Asthma”), con comparsa di dispnea e di tosse, si osserva nell’80% circa dei bambini asmatici, meno frequentemente negli adulti, come documentato dai test di funzionalità respiratoria. Spesso si rileva soltanto una caduta superiore al 20% dei test funzionali, senza comparsa di una sintomatologia clinica. Quanto detto non significa affatto che il paziente asmatico non possa praticare attività sportive, che possono invece risultare notevolmente vantaggiose, migliorando la funzione respiratoria e rinforzando i muscoli coinvolti nella respirazione. Deve essere quindi smentito l’antico pregiudizio secondo cui gli asmatici non dovrebbero praticare sport, che è stato causa di notevoli disagi psicologici, in particolare nei fanciulli di alcuni decenni fa.
L’esercizio fisico provoca notevoli modificazioni della funzione respiratoria. È da rilevare come durante l’esercizio fisico si osservi spesso un miglioramento delle prove di
funzionalità respiratoria, mentre l’insorgenza delle manifestazioni sopravviene alcun minuti dopo la fine della corsa, con brusca caduta degli indici di funzionalità respiratoria. In genere, il ritorno ai valori normali di tali indici si verifica spontaneamente nei bambini entro 20-30 minuti, mentre negli adulti è più lento e richiede spesso la somministrazione di un broncodilatatore per via inalatoria.
I meccanismi dell’EIA non sono stati ancora del tutto chiariti: sembra, comunque, che
la crisi asmatica sia dovuta alla liberazione di istamina e di altri mediatori prodotta
dall’iperventilazione (cioè dall’aumento della frequenza e della profondità degli atti
respiratori) e dalla perdita di acqua dalla mucosa delle vie aeree (l’EIA, in uno stesso
soggetto asmatico, si manifesta più facilmente se l’esercizio fisico viene compiuto i climi freddi ed asciutti, dove l’aria deve essere riscaldata ed umidificata quando penetra nelle vie aeree). Questa ipotesi è avvalorata dal fatto che l’EIA può essere prevenuto dalla premedicazione con farmaci che inibiscono o riducono la liberazione di istamina e di altri mediatori, in misura minore da altri farmaci.
Gli esercizi fisici che danno luogo ad una sindrome asmatica sono quelli di tipo aerobico, di intensità continuativamente submassimale e della durata di 6-8 minuti. Un ruolo concausale può essere sostenuto, logicamente, da altri fattori (carica allergenica
ambientale, condizioni climatiche, inquinamento atmosferico, etc.). L’attività fisica che più spesso dà luogo a EIA è la corsa libera prolungata, mentre meglio tollerate sono le corse veloci (ad esempio, 100 e 200 metri piani, che richiedono sforzi intensi ma di breve durata, che si svolgono prevalentemente in apnea o con ridotto impegno ventilatorio). Vanno preferiti gli sport individuali, che consentono di regolare, limitare e, all’occorrenza, interrompere l’attività fisica e quelli di gruppo che permettono di “rallentare” all’occorrenza. Va ricordato che anche altri fattori fisici, come il riso ed il pianto, possono rappresentare, soprattutto nei bambini, fattori scatenanti di crisi asmatiche. I meccanismi, in questi casi, sono rappresentati dall’iperventilazione e da una stimolazione dei neurorecettori delle vie aeree.
Quale sport scegliere?
Per la scelta dell’attività sportiva va sempre consultato lo specialista, il quale dovrà indicare gli sport più idonei nel singolo caso, eventualmente dopo l’effettuazione di un test da sforzo fisico (ad esempio, sei minuti di corsa libera o su tappeto scorrevole). Tra i vari sport, quello più utile per gli asmatici è, in linea generale, il nuoto, in cui l’incremento della ventilazione polmonare è moderato e realizzato con una frequenza respiratoria non elevata, subordinata al gesto tecnico che impone all’atleta di controllare e cadenzare gli atti respiratori in rapporto al ritmo delle bracciate. Il nuoto è ben tollerato anche a livello agonistico: si ricorda, in proposito, che alcuni campioni olimpionici di nuoto erano asmatici ad indicare come l’asma non deve necessariamente rappresentare un ostacolo insormontabile nel raggiungimento di risultati sportivi prestigiosi. Nei pazienti asmatici il nuoto deve essere eseguito in ambienti umidi e adeguatamente riscaldati, con frequenti periodi di riposo. Una certa riserva deve essere avanzata per il nuoto svolto in piscine coperte, in cui possono essere presenti vapori di cloro, irritanti per gli asmatici. Lo sci di fondo e la marcia, che impongono movimenti ritmici, coordinati con il ciclo respiratorio, sono generalmente ben tollerati, così come alcuni giochi di squadra (calcio, pallacanestro, etc.), di tipo aerobico-anearobico, che richiedono corse non prolungate alternate a periodi di sosta.
Asma bronchiale: sport generalmente consigliati:
- nuoto;
- sci di fondo;
- marcia;
- sci alpino;
- golf;
- calcio;
- pallavolo;
- basket;
- ginnastica.
Asma bronchiale: sport generalmente sconsigliati:
- corsa libera;
- corsa in bicicletta (soprattutto agonistica);
- tennis;
- judo;
- karate.
Queste sono solo indicazioni generali: è importante che ogni caso venga analizzato singolarmente.
Asma e sport in caso di allergia a pollini e acari
Ovviamente, tutte le indicazioni fatte finora non valgono per tutti i casi, che devono essere singolarmente analizzati: ad esempio nei soggetti asmatici allergici ai dermatofagoidi (acari) dovrebbero essere sconsigliati gli sport da praticare in palestre o comunque al chiuso, soprattutto se si tratti di ambienti polverosi; al contrario negli asmatici pollinosici andrebbero sconsigliati gli sport da praticare all’aria aperta nel periodo della pollinazione.
Continua la lettura con: Consigli per la prevenzione delle sindromi asmatiche
Per approfondire:
- Asma bronchiale estrinseca, intrinseca, occupazionale, stabile: cause, sintomi, cure
- Visita allergologica: svolgimento, esami, preparazione, durata, costo
- Differenza tra allergia, pseudoallergia e intolleranza alimentare
- Consigli per la prevenzione delle allergie inalatorie da pollini
- Consigli per la prevenzione delle allergie da alimenti e additivi alimentari
- Consigli per la prevenzione delle allergie da acari e miceti (funghi)
- Consigli per la prevenzione delle dermatiti da contatto (lattice, nichel, cosmetici…)
- Consigli per la prevenzione delle allergie da derivati animali (cani, gatti, volatili…)
- Consigli per la prevenzione di allergie da imenotteri (api e vespe)
- Consigli per la prevenzione di allergie da farmaci e pseudoallergie
- Esami allergologici di primo, secondo e terzo livello per la diagnosi di allergia
- Prick test in bambini e adulti: esecuzione, allergeni, controindicazioni, rischi
- Patch test: preparazione, esecuzione, rischi, allergeni, costo
- Prist test in adulti e bambini, valori normali e patologici, interpretazione
- Rast test: preparazione, esecuzione, rischi, allergeni, costo
- Test di provocazione in medicina: cosa sono, a che servono, come si svolgono?
- Test di provocazione bronchiale con metacolina: esecuzione, preparazione, rischi
- Iper-reattività bronchiale: significato, sintomi, diagnosi e cure
- Test di eliminazione e diete oligoallergeniche in allergologia
- Reazioni indesiderate durante i test allergologici: frequenza, tipi, cosa fare, prevenzione
- Allergia al latte vaccino in neonati e bambini
- Allergeni ed epitopi: definizione, classificazione, elenco, tipi
- Differenza tra le reazioni di ipersensibilità di tipo I, II, III, IV e V
Leggi anche:
- Test per allergie e intolleranze alimentari
- Differenza tra reazione allergica, anafilassi e shock anafilattico
- Differenze tra allergia alimentare ed intolleranza alimentare
- Dermatite atopica: cause, sintomi e terapie di una patologia della pelle molto diffusa
- Dermatite atopica: giusta alimentazione e probiotici quando le cure tradizionali falliscono
- Dermatite seborroica: cause, immagini, cure, rimedi naturali, shampoo consigliato
- Pelle arrossata ed irritata a causa del sudore: come curare l’irritazione cutanea?
- Irritazione cutanea in neonati, bambini e gravidanza: i soggetti più a rischio
- Pelle arrossata ed irritata: cause patologiche e non patologiche
- Pelle arrossata ed irritata a causa del sudore: i rimedi naturali
- Pelle arrossata ed irritata: ecco quali farmaci usare
- Morire per una puntura di vespa: capire cos’è uno shock anafilattico può salvarti la vita
- Puntura di vespa: dopo quanto tempo si verifica lo shock anafilattico?
- Puntura di vespa e shock anafilattico: cosa fare e cosa NON fare?
- Puntura di vespa e shock anafilattico: cosa fare prima dell’arrivo dell’ambulanza?
- Cos’è l’adrenalina ed a cosa serve?
- Asma bronchiale estrinseca, intrinseca, occupazionale, stabile: cause, sintomi, cure
- Asma bronchiale in bambini e adulti: cause, sintomi e cura
- Asma bronchiale: spirometria e diagnosi differenziale
- Asma bronchiale: fattori di rischio ambientali e genetici
- Asma occupazionale: cause, sintomi, diagnosi e terapie
- Malattie respiratorie occupazionali o professionali: effetti, elenco, tipi
- Spirometria diretta ed indiretta: come si esegue ed a cosa serve
- Differenza tra latte, lattosio e rispettive intolleranze
- Celiachia, cos’è il glutine, in quali alimenti è contenuto ed in quali no?
- Deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi e favismo: cause, sintomi, terapie
- L’incredibile allergia di Ashleigh Morris
- La grave allergia alle arachidi di Oli Weatherall: perfino un bacio può ucciderlo
- Famosa marca di pennarelli provoca allergie: non usateli!
- Che significa malattia autoimmune? Spiegazione ed esempi
- Intolleranza al lattosio in adulti e bambini: sintomi e test
- Lattosio: cos’è, in quali alimenti si trova ed in quali no
- Lattuga ed altre verdure: contengono lattosio o no?
- Test del respiro (breath test) per intolleranze alimentari: cos’è e come si svolge
- Reazioni avverse ai farmaci: effetti collaterali, tossicità, allergie, idiosincrasie
- Intolleranza al sorbitolo: sintomi, diagnosi, dove si trova il sorbitolo?
- Superare le intolleranze alimentari con la dieta di eliminazione? Meglio lo schema di rotazione dei cibi
- Vaccini: servono davvero? Tutte le verità scientifiche
- Alopecia: qual è l’età di insorgenza nell’uomo e nella donna
- Alopecia e calvizie: rimedi naturali contro la perdita di capelli
- Finasteride per ipertrofia prostatica ed alopecia androgenetica
- Finasteride: effetti collaterali e controindicazioni
- Perché cadono i capelli? Quanti capelli al giorno è normale perdere? E’ vero che i calvi hanno più testosterone?
- I tuoi capelli rivelano la tua salute: ecco come leggere i segnali che ti inviano
- Come porti capelli rivela molto della tua personalità
- Perché i capelli diventano bianchi precocemente? Sono ancora giovane… Ecco i rimedi
- Acne cistica: cura definitiva, alimentazione, testosterone
- Fibroma pendulo (porro): cause, sintomi, diagnosi, trattamento
- Differenza tra fibroma pendulo (porro) e neo
- Differenza tra fibroma pendulo (porro) e condiloma (verruca genitale)
- Condiloma (verruca genitale): isolato, piatto, incubazione, cura definitiva, immagini
- Differenza tra condilomi (verruche genitali) e papule perlacee
- Differenza tra condilomi ed emorroidi
- Papule perlacee peniene: cause, sintomi, terapia, sono contagiose?
- Podofillina nelle creme contro i condilomi (verruche genitali)
Lo Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!