Per quanto riguarda l’attività fisica nei soggetti con allergopatie respiratorie, è opportuno evitare alcune attività sportive, come la Continua a leggere
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Masturbazione e sesso riducono o migliorano le prestazioni sportive?
Gli atleti hanno a lungo portato avanti la teoria che il sesso prima di una gara rappresenti uno spreco di energia. Muhammad Ali, per primo, ha dichiarato di non avere rapporti sessuali durante le sei settimane precedenti un incontro di boxe. Ma gli scienziati affermano che non ci sono evidenze fisiologiche che suggeriscano che la masturbazione o il rapporto sessuale prima di una competizione sia dannoso. Al contrario, alcuni studi suggeriscono che il sesso pre-gara può aiutare gli atleti alzando, per esempio, i loro livelli di testosterone.
Non sono chiari, tuttavia, quali siano gli effetti psicologici che il sesso può provocare riguardo alle prestazioni dell’atleta. Alcuni scienziati suggeriscono che l’astinenza potrebbe aiutare gli atleti a concentrarsi meglio. Lo specialista in medicina dello sport, Ian Shrier della McGill University di Montreal (Canada), ha affermato che il sesso può influenzare le prestazioni sportive in due modi: indebolendo fisicamente l’atleta oppure influenzandone psicologicamente lo stato d’animo. La prima ipotesi è stata successivamente smentita, la seconda non è stata ancora testata.
La tradizione all’astinenza è particolarmente seguita negli sport di potenza, come ad esempio la boxe o il calcio.
Livelli di testosterone
Sono in molti a pensare che l’atto della eiaculazione faccia diminuire nel corpo il livello di testosterone, ormone del desiderio sessuale e dell’aggressività. Il professore di endocrinologia Emmanuele A. Jannini, dell’Università degli Studi dell’Aquila ha affermato che questa idea è completamente sbagliata. Dice Jannini: “dopo tre mesi senza sesso, situazione molto comune tra alcuni atleti, il livello di testosterone si riduce drasticamente quasi al livello presente nei bambini. Si pensa dunque che questa situazione sia utile per un pugile?”
Possiamo quindi affermare che gli scienziati respingono l’idea della negatività del sesso prima di una gara.
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Sesso e psicologia
La psicologia può influenzare vari fattori nell’atleta:
- l’aspetto ormonale;
- la gestione della fatica;
- le motivazioni.
Occorre rilevare la differenza nello stato emotivo del soggetto fra prima e dopo l’attività sessuale. Se tale stato è uguale, il sesso non modifica la prestazione. Se invece è alterato, occorre verificare se la variazione è positiva o negativa. Dal punto di vista ormonale, un perdurante stato di eccitazione può portare a un depauperamento delle riserve ormonali e nervose del soggetto oppure caricarlo nel modo giusto. In genere la curva ha la classica forma a campana, in cui lo stato di carica raggiunge un massimo (che dovrebbe coincidere con la gara) e poi rapidamente scende anche al di sotto dei valori normali (stanchezza da sovreccitazione). Questo aspetto, tranne casi eccezionali, non è mai così eclatante da penalizzare la prestazione oltre misura. Sicuramente l’aspetto psicologico del dopo-rapporto influisce più sensibilmente sulla gestione della fatica. La variazione dello stato emotivo rielabora in modo diverso la fatica. L’eccitazione del dopo rapporto può anestetizzare la fatica oppure il rilassamento eccessivo (siamo già nella fase di scarico) può abbassare la nostra soglia di fatica perché siamo meno propensi a soffrire in una situazione in cui ci aspettiamo solo relax. Lo stesso discorso vale per le motivazioni che possono essere rese più granitiche oppure più fragili dalla visione e dalle aspettative che abbiamo in quel momento. Contrariamente a quanto si possa credere, questo punto può essere in controtendenza a quello precedente. Avere un rapporto con la persona desiderata da tantissimo tempo, se per l’eccitazione seguente al fatto, può innalzare la nostra soglia di fatica, certamente diminuirà le motivazioni perché l’attività sportiva sarà ridimensionata dal fatto nuovo che è intervenuto nella nostra vita.
Sesso e perdita di energia
L’attività sessuale “ruba” preziosa energia allo sport? L’energia è sicuramente il fattore più trascurabile, a meno che non si parli di una notte intera di amore conclusasi nell’immediata vicinanza di una gara. Le calorie consumate sono sicuramente inferiori a quelle di un buon riscaldamento con allunghi.
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Sesso e dolori muscolari
L’attività sessuale potrebbe aiutare le donne a combattere dolori muscolari o altre lesioni sportive, come afferma Barry Komisaruk, un professore di psicologia alla Rutgers University di Newark (New Jersey). E’ stato scoperto infatti, che la stimolazione sessuale ha nelle donne il potente effetto di bloccare il dolore. Questo effetto può durare anche un giorno intero nel caso di dolori muscolari cronici. Uno dei meccanismi attraverso i quali tutto ciò è possibile, è dovuto al fatto che l’attività sessuale blocca il rilascio della sostanza trasmettitrice del dolore. Komisaruk ha anche scoperto che la stimolazione vaginale ha un forte effetto sullo stress muscolare delle gambe, che aumenta in alcune donne e diminuisce in altre. Molto meno si sa sugli effetti psicologici del sesso sulle prestazioni atletiche.
Sesso e sonno
Alcuni esperti dicono che gli allenatori favoriscono l’astinenza semplicemente perché vogliono che gli atleti dormano abbastanza prima del grande evento arrivando quindi molto riposati. Quando il sesso disturba il normale ritmo sonno-veglia, sicuramente la prestazione viene penalizzata. La colpa però non è del sesso in sé quanto del fatto che è la causa della perdita o dell’alterazione del sonno.
Sesso ed ansia
Gli psicologi hanno dimostrato che esiste un livello di attenzione e di ansia necessario per produrre le migliori prestazioni possibili. Eccessiva ansia e aggressività possono invece causare una riduzione delle prestazioni.
“Se gli atleti sono troppo ansiosi il giorno prima di un evento, il sesso potrebbe rappresentare una rilassante distrazione,” ha scritto Shrier. “Se sono già rilassati o, come alcuni atleti, hanno poco interesse nel sesso la notte prima di una grande competizione, un buon riposo notturno è tutto ciò che occorre”. I risultati dipendono quindi dalla personalità dell’atleta e dalla routine: la coerenza è fondamentale. In generale un atleta dovrebbe evitare di provare qualcosa di nuovo, se non lo ha prima sperimentato in condizioni di minore importanza o non è sua abitudine.
Ampia variabilità soggettiva
Jannini dice che gli effetti del sesso nello sport variano da atleta in atleta. Alcune personalità hanno bisogno di una maggiore concentrazione e il sesso non fa quindi al caso loro. Altri atleti potrebbero invece avere bisogno di quel po’ di trasgressione che alla fine può fare la differenza. “In questo caso”, dice Jannini, “vorrei suggerire un rapporto sessuale completo e soddisfacente la sera prima della competizione”. Come abbiamo visto non c’è una vera risposta univoca alla domanda che valga per tutti: nel dubbio vi consiglio di provare su voi stessi gli effetti di una certa attività sessuale prima dello sport e di regolarvi di conseguenza.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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A che età iniziare scherma? Quali differenze tra spada, fioretto e sciabola?
La scherma in Italia non è sicuramente uno sport così popolare tra i più piccini come il calcio, il tennis, la pallavolo o il nuoto, tuttavia è uno sport che appassiona molti bambini e bambine e l’Italia ha una ottima tradizione nelle varie discipline della scherma: la Federazione Italiana Scherma è la federazione sportiva italiana mediamente più premiata nelle principali manifestazioni sportive mondiali come olimpiadi e campionati mondiali/europei.
Differenze tra spada, fioretto e sciabola
Con il termine scherma si fa riferimento a tre diverse discipline: spada, fioretto e sciabola; tutte e tre sono discipline olimpiche ma hanno caratteristiche diverse:
1) La spada è il fioretto sono armi di punta, mentre la sciabola è un’arma di punta, taglio e controtaglio.
2) Fioretto e sciabola sono armi “convenzionali”; infatti, il punteggio che regola queste due discipline si basa sulla convenzione che per avere il punto è necessario attaccare e toccare, mentre se si viene attaccati è necessario parare e rispondere; la spada è un’arma “non convenzionale”; di fatto ottiene il punto lo schermidore che tocca per primo l’altro.
3) Il bersaglio valido nella spada è tutto il corpo, nel fioretto è invece il tronco, mentre nella sciabola è il corpo dalla cintola in su (ivi comprese braccia e testa).
Bambini e scherma: quando iniziare?
La scherma è uno sport che un bambino può iniziare a praticare fin da quando è giovanissimo; alcuni bambini iniziano addirittura a 4 anni di età, ma si tratta di eccezioni che gli esperti non incentivano. La maggior parte degli addetti ai lavori indicano i 7 anni come età ideale per iniziare con la scherma; nei bambini di età inferiore, infatti, la coordinazione neuromotoria, aspetto fondamentale nella scherma, è ancora troppo poco sviluppata. L’attività “agonistica” inizia dai 10 anni in su, anche se la FIS organizza i primi tornei, i cosiddetti “prime lame” a partire dai 6 anni di età. Di norma, chi inizia a tirare di scherma lo fa utilizzando il fioretto che delle tre armi è quella più leggera (quando i bambini sono molto piccoli tirano di scherma con un fioretto in plastica); ai bambini che si avvicinano più tardi alla scherma molti consigliano di dedicarsi alla spada.
Scherma: quali sono i vantaggi per i bambini?
La scherma è uno sport per il quale sono fondamentali velocità e notevole coordinazione motoria; entrambe queste caratteristiche, peraltro, vengono decisamente migliorate dalla pratica continuativa di questa attività sportiva. Tutte e tre le diverse discipline, spada, fioretto e sciabola, richiedono autocontrollo, concentrazione, disciplina, senso della misura e una certa dose di sicurezza. È uno sport di destrezza ed essenzialmente anaerobico, le prestazioni sono intense e molto limitate nel tempo (un incontro di scherma ha una durata di nove minuti; è infatti suddiviso in tre frazioni da tre minuti ciascuna).
Scherma: quali gli svantaggi per i bambini?
Per quanto riguarda gli aspetti negativi di questo sport, viene fatto notare che si tratta di una disciplina sostanzialmente asimmetrica (la stessa critica che viene rivolta al tennis) e, in quanto tale, potrebbe essere causa di squilibri scheletro-muscolari. È quindi necessario che i bambini che si dedicano alla scherma pratichino anche un’attività fisica compensatoria che solleciti i distretti corporei che non sono chiamati in causa o lo sono molto marginalmente.
L’ultima considerazione è di tipo economico; rispetto a molte altre discipline sportive amate dai bambini e dai ragazzi, la scherma è uno sport piuttosto costoso, sia per quanto riguarda le iscrizioni ai corsi sia per quanto concerne l’attrezzatura necessaria; non è insomma un’attività sportiva alla portata di tutte le famiglie.
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Dimagrire guardando una partita di calcio in tv
Mentre si guarda in tv una gara sportiva i muscoli si mettono in allerta, aumentano il battito del cuore, il respiro, la sudorazione ed il flusso del sangue cutaneo. Le reazioni dell’organismo durante l’attività fisica altrui osservata attraverso un video sono state misurate dai ricercatori della University of Western di Sydney, Australia. Lo studio è stato pubblicato su Frontiers in autonomic neuroscience. “Con l’impiego di microelettrodi inseriti nel nervo personale comune abbiamo registrato le reazioni dell’attività nervosa simpatica dei muscoli – spiega Vaughan Macefield, autore dello studio, in una nota stampa dei giorni scorsi – “Dopo 22 minuti di gare di corsa o di sport vigorosi, guardati in tv stando comodamente seduti in poltrona, i nervi reagiscono e inducono ad un aumento del battito cardiaco, della la respirazione, del flusso sanguigno cutaneo e della sudorazione”.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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Sei sedentario? hai il 44% di sperma in meno rispetto a chi fa attività sportiva
Per gli uomini sedentari non ci sono più scuse: se siete abituati a guardare la TV per più di 20 ore a settimana avete circa la metà degli spermatozoi dei vostri coetanei più attivi. Se invece vi dedicate con assiduità allo sport, da poche ore a settimana fino anche a 15 e oltre, con esercizi moderati o intensi, la vostra conta di spermatozoi è maggiore rispetto ai nullafacenti. La ricerca, pubblicata su British Journal of Sports Medicine ha studiato la qualità dello sperma di 189 uomini, provenienti da Rochester, negli Stati Uniti, tra i 18 e i 22 anni in un periodo compreso tra il 2009 e il 2010.
Continua la lettura con https://www.corriere.it/salute/13_febbraio_05/sperma-attivita-fisica-tv_62d16714-6f7a-11e2-b08e-f198d7ad0aac.shtml
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