Ed Houben, il donatore di sperma più prolifico del mondo: ha 99 figli e preferisce il sesso vero

MEDICINA ONLINE Ed Houben, il donatore di sperma più prolifico del mondo ha 99 figli.jpgE’ olandese, si chiama Ed Houben ed è il donatore di seme più prolifico al mondo: è già padre di almeno 99 bambini. Ha Continua a leggere

Medico della fertilità usava il suo sperma al posto di quello dei donatori: ora ha 49 figli

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Integratore di taurina: dosaggio, quando assumerlo, effetti sessuali

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Integratori per la fertilità che aumentano le possibilità di gravidanza

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Sesso: a Natale boom di ricerche online e picco di nascite 9 mesi dopo

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Natale e fine del Ramadan

L’analisi ha rivelato che l’interesse per argomenti ‘hot’ ha dei picchi significativi durante le principali celebrazioni culturali o religiose: c’è un maggiore uso della parola ‘sesso’ o di altri termini sessuali nelle ricerche sul web. Questi picchi, poi, corrispondono in modo sostanziale ad un aumento delle nascite 9 mesi dopo nei Paesi in cui sono disponibili dati sulla natalità. Inoltre, l’effetto è stato osservato in due culture diverse: il picco maggiore si è avuto a Natale nei Paesi a maggioranza cristiana e all’Eid-al-Fitr, la celebrazione che segna la fine del Ramadan, nei Paesi a maggioranza musulmana. Un fenomeno che però, curiosamente, non si verifica a Pasqua: forse proprio il clima natalizio, con l’aumentata attenzione ai più piccoli, è in grado di innescare un “effetto famiglia” che va a braccetto con un’aumentata voglia di maternità e paternità.

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Pene: più si è alti e più si accorcia, crolla la fertilità

MEDICINA ONLINE PENE LUNGHEZZA TEDESCHI ACCUSANO MISURA ACCORCIA DOTTORE AIUTO IL MIO PENE SI STA ACCORCIANDO SPERMA AUMENTO EIACULAZIONE ORGASMO SESSO UOMO DONNAIl maschio si sta indebolendo. Negli ultimi 40 anni il numero dei suoi spermatozoi si è più che dimezzato, crollato di oltre il 50 per cento, e la loro concentrazione nel liquido seminale è in calo costante, al punto di aver sollevato l’ allarme del mondo scientifico sulla fertilità maschile.

Crolla la fertilità

Il tasso di declino spermatico ha infatti un trend in negativo continuo e costante, e la lenta discesa ha diverse cause, legate ad una maggiore morbilità, mortalità e a fattori sociali. I dati sono stati resi noti il mese scorso, ma in questo torrido agosto è arrivata anche la previsione del crollo dei concepimenti, imputato all’effetto delle temperature sul liquido seminale, e tra nove mesi, ovvero nel prossimo aprile, si calcolano, sulla media nazionale, 12 mila bebè in meno, che non verranno alla luce perché non concepiti. Cioè è stato dimostrato che la produzione dei girini maschili teme il caldo, e bastano due gradi in più a livello testicolare per creare problemi, perché l’ incremento della temperatura oggi mette a freno seriamente la fertilità maschile.

Sono infatti stati esaminati campioni di liquido seminale prelevati da uomini durante le ferie estive, ed è stato rilevato un crollo medio del 30% del numero e della mobilità degli spermatozoi. Non solo. Nel caso in cui anche la fase di ovulazione femminile presenti una temperatura più elevata, la termotassi rallenta il percorso nelle tube dello spermatozoo, che non riesce a raggiungere l’ ovocita, perché avanzando debole ed incerto, fallisce l’ obiettivo del concepimento. Insomma, se la canicola danneggia il seme, una variazione non fisiologica del clima di fatto impedisce la fertilizzazione.
Quindi, in un’ epoca in cui la gravidanza è quasi solo programmata, meglio scegliere i mesi freddi per iniziarla, sempre che ce ne sia la voglia e l’ occasione, tenendo ben presente che i figli dell’Icsi (inseminazione artificiale e fecondazione assistita) avranno la metà della concentrazione spermatica ed un conteggio degli spermatozoi totali due volte più basso rispetto ai coetanei concepiti naturalmente.

Gli italiani non fanno più sesso

Inoltre il 20% degli italiani confessa di non fare più sesso, colpevolizzando la stanchezza (33%) o lo stress (30%), il 21% sostiene di farlo raramente, mentre il 9% solo se capita l’ occasione. Certo, ognuno ha le sue abitudini, e se esistono ancora amanti passionali che hanno sempre trovato equilibrio e continuità delle loro relazioni sessuali, per moli altri la libido non ha più un ruolo prioritario.

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Altezza e lunghezza del pene

Uno studio dell’Università di Padova segnala nei maschi ventenni una variazione addirittura delle strutture corporee, indice di modificato equilibrio ormonale, con l’aumento dell’altezza, con l’allineamento delle braccia e delle gambe rispetto al tronco, a discapito però degli organi genitali che si accorciano e si rimpiccioliscono, perché si è osservata una riduzione della lunghezza del pene (-0.9 cm) e del volume dei testicoli, con ridotto numero e mobilità degli spermatozoi, oltre che una minore androgenizzazione, tanto da essere stati definiti come una nuova generazione di “maschi mutanti”.
Che il testosterone fosse in caduta libera noi donne lo avevamo sospettato senza leggere studi scientifici: basta sfogliare una qualunque rivista per vedere pubblicità che propongono solo esempi di maschi efebici, malinconici, depilati più di noi, con le sopracciglia curate e curvate ad ali di gabbiano,la crema antirughe spalmata su viso e contorno occhi, e con una immagine delicata, ibrida, mai sensuale od erotica, semmai femminilizzata nelle pose e negli abiti genderless, indossabili sia da lui che da lei, ma tendenzialmente femminili, ed ambigui come la loro identità.

Il maschio di una volta è in via di estinzione?

Il processo sembra irreversibile, e se pure Federico Bernardeschi, che di professione fa il calciatore, una categoria fino a ieri vista come la quintessenza della virilità, non prova nessun imbarazzo a lasciarsi fotografare in pantagonna e borsetta in mano, non ci resta che alzare bandiera bianca.
In alcune specie animali, come negli orsi polari e negli alligatori dei laghi americani, sono stati osservati importanti cambiamenti intersessuali, attribuiti proprio agli interferenti endocrini, alterati da fattori ambientali. Le variazioni antropometriche individuate in questo studio, sono sicuramente molto sfumate, ma sono indicative per la similitudine delle variate caratteristiche antropometriche dell’uomo.
E se l’ immagine dei giovani figli del Millennium non è più vincente e sta perdendo in virilità, conserva comunque una funzione insostituibile, quella procreativa, che in realtà impone la partecipazione femminile, anche se una società di biotecnologie francese, presso l’ Istituto di genomica funzionale di Lione, ha annunciato la produzione di spermatozoi creati in vitro, a partire da tessuto prelevato dai testicoli di uomini sterili, ed in Inghilterra, nell’Università di Newcastle, è stata annunciata addirittura la creazione del primo spermatozoo artificiale, partendo da una cellula staminale embrionale umana.
Insomma, la scienza si sta già preparando all’evoluzione futura del genere maschile, femminilizzato e sterile, con laboratori che forniscono gameti utili alla procreazione, o peggio, a considerare il maschio non più necessario per generare un figlio. Ma se l’ uomo è diventato inutile, la donna per fortuna ancora no, poiché a tutt’oggi non sono state trovate alternative alla gravidanza in utero. E la stessa scienza però, regala anche un motivo di conforto per l’ altra metà del cielo, perché lascia aperta la porta ad una constatazione: non è stato ancora analizzato il gradimento femminile, ovvero se la donna è disposta, per fare un bambino, a passare dal sesso in camera da letto alle provette di Petri in laboratorio, perché questo accoppiamento terapeutico e fertilizzante, non promette affatto la stessa soddisfazione di quello sessuale, naturale e fisiologico.

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Quanti ovuli possiede mediamente una donna fertile?

MEDICINA ONLINE VAGINA VULVA APPARATO GENITALE FEMMINILE SCHEMA ANATOMIA UTERO TUBE FALLOPPIO OVAIOTra le 16 e le 20 settimane di gravidanza, le ovaie di un feto di sesso femminile contengono 6-7 milioni di oociti. La maggior parte di essi vengono eliminati e, al momento della nascita, ne riman­gono circa 1-2 milioni.

Dopo la nascita, non ne vengono prodotti altri. Al mo­mento della pubertà, sono presenti solo 300.000 oociti circa, più che sufficienti per il periodo fertile della vita. Una donna di 20 anni ha in genere 200.000 ovuli; a 30 sono già diventati 100.000; a 40 siamo sui 2.000 ovuli.

Solo, in piccola parte, gli oociti maturano fino allo stadio di ovuli. Le molte migliaia di oociti che non giungono a maturazione, degenerano. Tale fenomeno progredi­sce più rapidamente nei 10-15 anni che precedono la menopausa. Al momento della menopausa, sono scomparsi tutti.

Soltanto circa 400 ovuli vengono rila­sciati nel corso del periodo fertile della donna, di solito uno per ogni ciclo me­struale. Fino al momento del rilascio, l’ovulo rimane in uno stato di inattività all’interno del follicolo, in una fase di sospensione del processo di divisione cellulare. Pertanto, l’oocita è una delle cellule corporee che vivono più a lungo.

Poiché un ovulo inattivo non è in grado di attuare il normale processo di ripara­zione cellulare, la possibilità che venga danneggiato aumentano con l’avan­zare dell’età. Questo è il principale motivo per cui le probabilità di aberrazioni cromosomiche o genetiche aumentano se una donna concepisce in età avanzata.

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Fino a che età una donna può avere figli?

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma FINO A CHE ETA DONNA PUO AVERE FIGLI Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgIn condizioni fisiologiche (normali), una donna sana può teoricamente avere figli nel periodo che intercorre dalla comparsa del menarca (la prima mestruazione) fino alla menopausa, cioè l’evento fisiologico che nella donna corrisponde al termine del ciclo mestruale e dell’età fertile. Nella menopausa termina l’attività ovarica: le ovaie non producono più follicoli ed estrogeni (ormoni femminili principali). Gli uomini, al contrario delle donne, rimangono fertili virtualmente fino alla morte. A tale proposito leggi anche: Perché l’uomo può avere figli per tutta la vita e la donna no?
Nella realtà, la fertilità femminile nella donna resta stabile solo fino ai 30 anni per poi diminuire, con un primo netto calo sopra i 35 e un calo ancora più drastico dopo i 40. L’età media della menopausa è 50 anni, ma già sopra i 44-45 anni le probabilità di avere un figlio sono quasi nulle. A tale proposito leggi anche: Che possibilità ho di rimanere incinta?, dove sono elencate le possibilità statistiche di avere un figlio per fasce di età della donna.

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