Charles Darwin, effetto Dunning-Kruger e sindrome dell’impostore

MEDICINA ONLINE Effetto Dunning-Kruger Dunning–Kruger effect Sindrome dell'impostore Impostor syndrome psicologia MENTE AFFARI ESAMI CONOSCENZA ESPERTO CERVELLO PSICHE FIDUCIA IN SE STESSI.jpg

“L’ignoranza genera fiducia più spesso della conoscenza”

E’ una frase del celebre biologo britannico Charles Darwin, famoso per aver formulato la teoria dell’evoluzione delle specie animali e vegetali. In questo semplice aforisma Darwin sintetizza ed Continua a leggere

Comorbilità e comorbidità: significato e sinonimi in medicina e psicologia

MEDICINA ONLINE DIAGNOSI DIFFERENZIALE ESEMPIO DISPNEA MEDICO PAZIENTE ANAMNESI VISITA ESAME OBIETTIVO IDIOPATICO SINTOMI DOLORE STUDIO OSPEDALE AMBULATORIO CONSIGLIO AIUTO DOTTORE INFERMIERE PRESCRIZIONE FARMACOCon “comorbilità” (o “comorbidità“, i due termini sono sinonimi) in campo medico si indica per definizione la coesistenza di più patologie diverse in uno stesso individuo. Il termine può riferirsi alla coesistenza di due o Continua a leggere

Da ora solare a ora legale: come comportarsi coi bambini

MEDICINA ONLINE ADH DEFICIT ATTENZIONEBIMBO IPERATTIVO SVEZZAMENTO LATTE ARTIFICIALE ALLATTAMENTO SENO BAMBINO NEWBORN BABY NEONATO LATTANTE PARLARE BENE PRIMA PAROLA SCALCIARE PARLARE MASCHIO FEMMINANella notte tra sabato 24 e domenica 25 marzo torna in vigore l’ora legale, che farà perdere un’ora di sonno. “Un piccolo cambiamento dei ritmi cronobiologici che nelle persone più sensibili, come i bambini, può comportare solo eccezionalmente effetti simili a quelli del jet-lag”, spiega Alberto Villani, responsabile di Pediatria Continua a leggere

Dipendenza dal lavoro (workaholic): cause e come guarire

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma SEMPR STANCO SENZA ENERGIA LAVORO RIMEDI Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Ano PeneLa sindrome da dipendenza dal lavoro o sindrome da workaholism (traducibile con “ubriacatura da lavoro”) è un comportamento patologico caratterizzato da una dedizione al lavoro di tipo ossessivo-compulsivo. Il lettore potrebbe quindi pensare che un comune “stacanovista”, che lavora molte ore al giorno, sia necessariamente affetto da dipendenza dal lavoro, ma ciò non è necessariamente vero Continua a leggere

Per quali motivi una persona potrebbe desiderare di morire?

MEDICINA ONLINE TRISTE CERVELLO TELENCEFALO MEMORIA EMOZIONI CARATTERE ORMONI EPILESSIA STRESS RABBIA PAURA FOBIA SONNAMBULO ATTACCHI PANICO ANSIA VERTIGINE LIPOTIMIA IPOCONDRIA PSICOLOGIA DEPRESSIONE VERTIGINE DONNAIl suicidio è a volte un atto impulsivo, scatenato da un aumento improvviso dell’ansia e della disperazione, causato da particolari situazioni e circostanze, mentre altre volte può essere un atto meditato a lungo e visto come l’unica situazione possibile ad una serie di eventi che il soggetto vede come gravi ed irrimediabili. La domanda che ci è stata posta oggi da un giovane lettore ed alla quale cercheremo di dare risposta è la seguente:

“per quali motivi una persona potrebbe desiderare di suicidarsi?”

Caro lettore, i motivi per desiderare la morte sono virtualmente infiniti, come infinito è l’abisso in cui può trovarsi l’animo umano in determinate condizioni, anche perché il destino ha davvero più fantasia di noi e ci si può ritrovare in situazioni drammatiche nell’arco di pochi secondi, insospettabili fino ad un minuto prima. Una mamma tiene in braccio il proprio figlio neonato, gli cade per terra ed il bimbo sbatte la testa e muore: il suicidio non potrebbe apparire tra le possibilità che la madre disperata prenderà in considerazione nei minuti seguenti, nonostante non avesse mai pensato in vita sua di togliersi la vita? In altri casi il suicidio è meno “impulsivo”: appare come l’unica possibilità per sfuggire ad una realtà che non si riesce più a sopportare, magari dopo averci pensato per lunghi periodi. Ci sono innumerevoli situazioni ed eventi che possono spingere più frequentemente un individuo a metter fine alla propria esistenza o comunque a provare a farlo, come ad esempio:

  • una cattiva notizia (come un lutto improvviso, un divorzio, un licenziamento, un aborto, la fine di un rapporto amoroso…);
  • una malattia terminale: la notizia di un cancro all’ultimo stadio può ad esempio far desiderare il suicidio, ma anche malattie fortemente debilitanti come l’AIDS possono instillare sentimenti suicidari;
  • una malattia che determina immobilità per il resto della vita, ad esempio paraplegia o tetraplegia;
  • patologie di interesse psichiatrico, come la depressione o la schizofrenia, possono aumentare il rischio di suicidio;
  • vivere un momento difficile, ad esempio a causa del bullismo a scuola, o perché i propri genitori vanno contro alla proprio omosessualità, o per via dei debiti, o perché si è subito uno sfratto, o perché si hanno scarsi risultati a scuola o all’università, oppure perché si subisce mobbing sul lavoro, o perché si è sommersi dai debiti;
  • motivi religiosi o soprannaturali, come ad esempio il voler raggiungere presto l’aldilà, il volersi reincarnare in un altro essere vivente;
  • il voler immolare la propria vita per un ideale politico e/o religioso;
  • il sentirsi non capiti dai propri genitori o dai propri coetanei;
  • la voglia di inviare una richiesta di aiuto;
  • l’aver compiuto un gesto grave, che può essere “perdonato” solo auto-infliggendosi la morte;
  • un modo per smettere di provare sofferenza fisica e/o psicologica non più sopportabile;
  • un modo di punire determinate persone, ad esempio i genitori.

In generale un suicidio è generalmente uno strumento usato per trovare una sorta di “controllo” di una situazione che in quel momento sta sfuggendo di mano, ad esempio l’unico modo alla nostra portata per risolvere un dato problema che non siamo riusciti a risolvere in altri modi. Un tentativo di suicidio non esprime necessariamente la volontà reale di morire: spesso è solo un atto che serve a richiamare l’attenzione su di sé, anche se non di rado quelli che dovevano, nelle intenzioni del soggetto, essere “solo” dei tentativi di suicidio, si trasformano in suicidi veri e propri, ad esempio perché la persona ha sottovalutato gli effetti di una emorragia auto-inflitta tagliandosi le vene.

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Che significa “Carpe diem”? L’invito ad apprezzare ciò che si ha

MEDICINA ONLINE AFORISMI FRASI WIKIQUOTE Prof. John Keating (Robin Williams) nel film del 1989 L’attimo fuggente (Dead Poets Society), diretto da Peter Weir

Robin Williams in “L’attimo fuggente”

Carpe diem: come si traduce e chi lo ha “detto” per primo?

Carpe diem è una locuzione latina presente nelle Odi (Odi 1, 11, 8) del poeta latino Quinto Orazio Flacco (65 a.C. – 8 a.C.) comunemente noto come “Orazio”, che in italiano è  tradotto con “cogli il giorno” oppure, con maggiore libertà, con “cogli l’attimo”, da cui il titolo del famoso film “L’attimo fuggente“. Si tratta non solo di una delle più celebri orazioni della latinità, ma anche di una delle filosofie di vita più influenti della storia dell’uomo, che però è spesso male interpretato.

Cosa significa Carpe diem? Il significato vero

Molti danno alla celebre locuzione il significato di “buttati nelle cose, cogli al volo le occasioni senza pensarci troppo, non lasciarti sfuggire le opportunità che ti si presenteranno“, ma il concetto nascosto nelle due semplici parole Carpe diem è qualcosa di molto più profondo. “Cogli il giorno” è una esortazione all’uomo, affinché lui assapori in ogni momento i beni offerti dalla vita nel presente, dato che il futuro non è prevedibile, da intendersi NON come invito alla ricerca del piacere ed allo sfruttamento di possibilità future, ma ad apprezzare ciò che si ha ORA ed a goderne appieno, dato che – come dice Lorenzo de’ Medici nel Trionfo di Bacco e Arianna – “di doman non c’è certezza”. Non esattamente “cogli le occasioni che ti si presenteranno in futuro“, come molti interpretano erroneamente la locuzione, bensì “cogli letteralmente la tua vita giorno per giorno, vivi la tua esistenza ORA apprezzandola fino in fondo ed apprezzando quello che hai in questo momento“. Cogli… l’oggi, godi dell’oggi!

Cogli la rosa quando è il momento, che il tempo lo sai che vola e lo stesso fiore che oggi sboccia, domani appassirà. Robert Herrick

Il saggio è colui che quando ha sete e beve, sente l’acqua fresca che gli scende per la gola e pensa: ‘Oh com’è bello bere!’. Luciano De Crescenzo

Un futuro incerto

Dietro al Carpe diem oraziano si nasconde una visione realistica della vita umana, in cui non solo non è possibile conoscere il futuro, ma tale futuro è incerto e la nostra esistenza stessa è certa nel presente, ma non sarà certa il momento successivo. Solo sul presente l’uomo può intervenire e solo sul presente, quindi, devono concentrarsi le sue azioni. L’uomo che davvero aspira alla felicità deve sempre cercare di cogliere le occasioni, le opportunità, le gioie apparentemente banali che si presentano di fronte ai suoi occhi OGGI, senza alcun condizionamento derivante da ipotetiche speranze o ansiosi timori per il futuro. Le cose che oggi ci sembrano eterne, in realtà non lo sono affatto e domani potremmo non possederle più, quindi non sottovalutiamole e cogliamole oggi.

Godiamo della vista di un fiore, abbracciamo un nostro parente, perché domani potremmo aver perso la vista o potremmo aver perso il nostro caro. Viviamo a fondo ogni singolo apparentemente banale attimo della nostra vita, perché ora lo abbiamo, domani chissà…

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Il tempo sfugge

La filosofia oraziana pone in primo piano la libertà dell’uomo nel gestire la propria vita e invita a essere responsabili del proprio tempo, perché, come dice il poeta stesso nel verso precedente, “Dum loquimur, fugerit invida aetas” (“Mentre parliamo, sarà fuggito avido il tempo”), ed è inutile sprecare la vita cercando di conoscere il futuro. Orazio vuole infondere una serena dignità all’uomo, affinché dia valore alla propria esistenza sfidando l’usura del tempo e il suo status totalmente effimero. Lungi quindi dall’essere un crasso e materialista invito al piacere sfrenato, od anche ad un piacere senza turbamento, il Carpe diem è piuttosto ispirato alla concezione epicurea di felicità come assenza di dolore, ed esprime l’angosciosa imprevedibilità del futuro, la gioia dignitosa della vita e la rassegnazione nell’accettare la morte, che il poeta cerca di esorcizzare con l’invito a vivere il presente per non pensare al momento inevitabile del trapasso, che in Orazio è spesso contrapposto all’ammirata esplorazione lirica del paesaggio e della natura, ciclica, meravigliosa e sublime ma anche cupa, misteriosa ed incomprensibile, uno spettacolo da cui l’uomo dovrebbe cogliere la tragica ciclicità.

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Succhiare il midollo della vita

«Andai nei boschi perché volevo vivere con saggezza, in profondità, succhiando tutto il midollo della vita, […] per sbaragliare tutto ciò che non era vita e per non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto.»

Questa frase è tratta dal meraviglioso film del 1989 L’attimo fuggente (Dead Poets Society), diretto da Peter Weir, con Robin Williams nella parte del prof. John Keating. La frase cita il celebre filosofo e poeta statunitense Henry David Thoreau e ben racchiude il senso del film e del Carpe diem oraziano.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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Sindrome da accumulo digitale: accumulare dati sul pc in modo ossessivo

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L’accumulatore digitale spesso perde il contatto con la realtà

Negli ultimi anni le nuove tecnologie hanno rivoluzionato le nostre vite, sotto alcuni aspetti in positivo, ma hanno anche portato una Continua a leggere

Effetto farfalla: significato e passaggio dalla fisica alla psicologia

MEDICINA ONLINE EFFETTO FARFALLA SIGNIFICATO FISICA PSICOLOGIA IMMAGINI  The Butterfly Effect 2004 American science fiction psychological thriller film Eric Bress J. Mackye Gruber Ashton Kutcher Amy Smart.jpg

“Il battito d’ali di una farfalla può provocare un uragano dall’altra parte del mondo” 

Questa semplice frase, tratta dall’interessante film di fantascienza del 2004 “The Butterfly Effect” e derivata dagli studi del matematico Edward Norton Lorenz, ci ricorda di come il nostro destino sia in balia di un enorme diagramma di flusso, dove ogni piccola azione – nostra e di altre 7 miliardi di persone – può contribuire a modificare radicalmente il destino nostro e dell’intera umanità, in positivo e negativo. Il celebre film diretto da Eric Bress e da J. Mackye Gruber, non dice in verità nulla di nuovo: già Alessandro Magno ben 2300 anni fa, diceva: “Dalla condotta di alcuni dipende il destino di tutti“, un concetto che spazia con straordinaria lungimiranza tra la politica, la fisica e la psicologia.

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Effetto farfalla: che significa?

Il “battito d’ali” simboleggia le nostre piccole azioni quotidiane, con “uragano” si simboleggiano invece i grandi eventi della nostra vita. Effetto farfalla significa quindi che ogni scelta – seppur piccola ed insignificante – che facciamo nella nostra vita, può condizionarla fortemente. Prendiamo ad esempio una persona che è deceduta in un incidente stradale: se quel giorno anziché uscire di casa fosse rimasta a casa, ad esempio per febbre, (forse) non sarebbe stata coinvolta nell’incidente e non sarebbe morta. Un esempio classico dell’effetto farfalla è alla base del film “Sliding Doors” dove la protagonista Gwyneth Paltrow si ritrova a vivere in una sorta di mondo parallelo in base ad un evento apparentemente banale come perdere per un soffio la metropolitana. Altri esempi li possiamo trovare nel film “Questione di tempo” del 2013, oppure in un bel monologo presente nel film “Il curioso caso di Benjamin Button“:

A volte a nostra insaputa ci troviamo diretti verso un precipizio… Sia che ciò avvenga per caso, o intenzionalmente, non possiamo fare niente per evitarlo. Una donna, a Parigi, stava uscendo a fare compere. Ma aveva dimenticato il soprabito, e tornò indietro a prenderlo. Mentre era lì, squillò il telefono, e lei rispose e parlò per un paio di minuti. Mentre la donna era al telefono, Daisy stava provando uno spettacolo all’ Opèra de Paris, e mentre lei provava, la donna, finito di parlare al telefono, era uscita per prendere un taxi. Un tassista, poco prima, aveva scaricato un cliente e si era fermato a prendere un caffè. E intanto Daisy continuava a provare. E questo tassista, che si era fermato per un caffè, prese a bordo la donna che andava a fare compere e che aveva perso l’altro taxi. Il taxi dovette fermarsi per un uomo che stava andando al lavoro in ritardo di cinque minuti, perché si era dimenticato di mettere la sveglia. Mentre quell’uomo in ritardo attraversava la strada, Daisy aveva finito le prove, e si stava facendo la doccia. E mentre Daisy si faceva la doccia, il taxi aspettava la donna che era entrata in una pasticceria a ritirare un pacchetto che, però, non era pronto, perché la commessa si era lasciata col fidanzato la sera prima e se n’era dimenticata. Ritirato il pacchetto, la donna era rientrata nel taxi, che rimase bloccato da un furgone, e intanto Daisy si stava vestendo. Il furgone si spostò, e il taxi poté ripartire, mentre Daisy, ultima a vestirsi, si fermò ad aspettare un’amica alla quale si era rotto un laccio. Mentre il taxi era fermo a un semaforo, Daisy e la sua amica uscirono dal retro del teatro. Se solo una cosa fosse andata diversamente, se quel laccio non si fosse rotto, o se quel furgone si fosse spostato un momento prima, o se quel pacchetto fosse stato pronto perché la commessa non si era lasciata col fidanzato, o quell’uomo avesse messo la sveglia e si fosse alzato cinque minuti prima, o se quel tassista non si fosse fermato a prendere il caffè, o se quella donna si fosse ricordata del soprabito e avesse preso il taxi prima, Daisy e la sua amica avrebbero attraversato la strada, il taxi sarebbe sfilato via. […] Ma la vita, essendo quella che è, aveva creato una serie di circostanze incrociate e incontrollabili. Per cui quel taxi non sfilò via, e quel tassista si distrasse un momento.

Usare l’effetto farfalla a nostro vantaggio

Abbiamo capito di quanto ogni piccola azione – nostra e di chi ci sta vicino o lontano – può cambiare radicalmente la nostra vita, in meglio ma anche in peggio, posizionandoci nel mondo parallelo dove abbiamo preso una scelta piuttosto che un’altra. Non facciamoci prendere dalle paranoie: bere o non bere il bicchier d’acqua che state per mandar giù, non cambierà la vostra vita (o forse la cambierà? non lo sapremo mai!). Ciò che facciamo oggi influirà sul nostro futuro, d’accordo, e quindi cosa fare per usare al meglio questa spada di Damocle? Semplice: se con piccole azioni possiamo cambiare molte cose della nostra vita, perché non provare a cambiare quelle che non ci piacciono? Ecco alcuni consigli per usare al meglio l’effetto farfalla:

Per primo metto il concetto per me più importante. Se è vero che un fatto apparentemente positivo può condurci, alla lunga, alla situazione peggiore, è però anche vero il contrario: una situazione apparentemente negativa, anche molto negativa, può portarci su un binario del diagramma di flusso che ci porterà al migliore destino possibile, che supera in vantaggi gli svantaggi accumulati con la prima situazione. Nell’esempio fatto precedentemente, un evento negativo (avere la febbre) ci fa evitare un evento decisamente più negativo (incidente stradale e morte). Questo non è certamente sempre vero, però ricordate: una brutta situazione può avere anche dei lati positivi. Ad esempio ci fa riflettere sui nostri errori e ci da il tempo e la voglia di impedirne altri, ancora più gravi. Fate tesoro dei vostri momenti negativi e trasformateli in armi per migliorare la vostra vita.

Parlate direttamente con le persone, invece di stare a rimuginare riguardo a questo o a quell’altro malinteso. Semplicemente con un sorriso creerete un ambiente piacevole intorno a voi.

Godetevi i piccoli piaceri. Una tazza di caffè o una cioccolata mentre guardate piovere attraverso la finestra, osservare come dorme un neonato, giocare con i bambini o chiudere gli occhi e percepire l’odore e il suono del mare; esperienze come queste saranno per voi una fonte di piacere immediata che prolungherete nel tempo. Genereranno un “pozzo di felicità” dentro di voi. Io quando cammino per strada, se posso, guardo gli alberi, le piante… Mi emozionano.

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Fate piccole cose per gli altri senza aspettarvi nulla in cambio. Semplici gesti, come supportare campagne contro la fame, aiutare un vicino che ha una gatta da pelare o lasciare il posto ad una vecchietta sull’autobus generano effetti farfalla a corto, medio e lungo termine. In primis, è provato che l’altruismo arreca felicità alle persone; se unissimo le piccole azioni di ciascuno, provocheremmo un grande uragano. Immaginate se ogni persona portasse una confezione di riso per i più bisognosi durante la campagna natalizia contro la povertà: si accumulerebbero chili e chili di riso, tutto grazie ad un semplice gesto. Allo stesso modo, se tutti cedessimo il posto a sedere agli anziani, con il tempo contribuiremmo a creare una società migliore, più umana e felice.

Quando siete arrabbiati, fermatevi un minuto, respirate a fondo e pensate a quanto siete fortunati per tutto quello che avete. Un altro uragano: i livelli di ansia diminuiranno, portandovi fuori dalla spirale dell’ira e scongiurando sentimenti per niente sani. Azioni come queste prevengono emicranie, mal di stomaco, raffreddori, ecc. Le malattie sono altamente relazionate con le emozioni, proprio come dicevano i romani con il loro “Mens sana in corpore sano”.

Pensate all’oggi, non al domani. Se adesso potete approfittarne per fare una passeggiata con il vostro partner, fare un viaggetto o farvi due risate in spiaggia in compagnia di un amico e di un panino, fatelo! Anche così genererete un uragano di felicità tramite piccoli gesti. Se arriveranno momenti negativi, penserete a quanto avete riso e ve la siete spassata in passato, il che vi aiuterà a superare in modo migliore le difficoltà correnti.

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