Lo shopping compulsivo (più precisamente “sindrome da acquisto compulsivo“, anche chiamato “oniomania” o “shopping-dipendenza” o Continua a leggere
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Shopping compulsivo o “normale”: come faccio a distinguerli?
“Faccio acquisti online più volte al giorno ma spesso mi rendo poi conto di comprare cose che – in effetti – non mi servono e mi sento in colpa per i soldi spesi: è un comportamento “normale” o Continua a leggere
Shopping compulsivo: come smettere di fare acquisti in 14 passi
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Lo shopping compulsivo è simile a una tossicodipendenza: rischi e conseguenze
Lo “shopping compulsivo” (o “sindrome da acquisto compulsivo“), è un disturbo del controllo degli impulsi caratterizzato dal desiderio compulsivo ed incontrollabile di Continua a leggere
Differenza tra carta di credito, di debito (Bancomat) e prepagata ricaricabile
Una volta esisteva solo il Bancomat, ora invece esistono carte di credito, carte di debito, carte prepagate, carte conto tascabili… C’è indubbiamente il rischio di confondersi e non sfruttarne tutte le potenzialità, quindi proviamo oggi a spiegarvi la differenza tra le tipologie di carte più utilizzate.
Carta di debito (Bancomat)
Questa tipologia di carta, definita anche carta di pagamento, o più comunemente Bancomat (dal nome del circuito che utilizza in Italia), consente al suo possessore di utilizzare due servizi principali: il prelievo di denaro presso sportelli automatici e il pagamento del denaro presente nel conto, presso gli esercenti autorizzati. Con questa carta la spesa viene effettuata con la formula pay now, ossia la cifra spesa (o prelevata in contanti) viene addebitata immediatamente sul conto corrente o conto deposito al quale è associata la carta. Ciò significa che l’acquisto non è possibile laddove non ci sia disponibilità della cifra in conto o l’importo superi il massimale previsto dalla carta.
Carta di credito
Contrariamente alla tipologia precedente, con la carta di credito è possibile effettuare acquisti di importi superiori alla effettiva disponibilità del conto. Ciò in quanto il pagamento è regolato dalla formula pay later, ossia l’addebito in conto avviene in un momento successivo all’utilizzo della carta. Le carte di credito comuni (carta di credito a saldo) permettono di posticipare l’addebito alla metà del mese successivo all’acquisto, mentre le carte di credito revolving permettono di dilazionare l’addebito in più rate.
Differenza tra carta di debito e di credito
La principale differenza tra le due tipologie è dovuta quindi al momento in cui viene addebitata la spesa: con la carta di debito spendiamo del denaro di cui siamo già in possesso, con la carta di credito spendiamo non solo una cifra che già possediamo, ma anche una cifra che ipotizziamo di avere disponibile in un prossimo futuro, ma di cui non abbiamo possesso al momento dell’acquisto, fatto che potrebbe risultare un problema quando si soffre di shopping compulsivo. Esistono altre differenze tra i due prodotti: tipicamente la carta di credito è dotata di massimali più elevati, funziona su circuiti di pagamento diversi, e viene richiesta come cauzione per la fruizione di determinati servizi (noleggio auto, prenotazione hotel, ecc). Servizi di credito di questa tipologia prevedono dei costi (così come il fatto di disporre di denaro “in prestito”), tipicamente compresi in un canone annuo, una commissione sulle spese o una commissione sulla rateizzazione del pagamento, laddove previsto, mentre invece una carta di debito ha generalmente costo zero o comunque più basso.
Carta prepagata ricaricabile
È un mezzo di pagamento concesso dall’emittente (banca o società di credito) a fronte di un esborso iniziale da parte del cliente. La caratteristica fondamentale è che l’utente potrà spendere solo il contante precedentemente caricato sulla card. Per comprendere al meglio tale aspetto è utile fare un esempio pratico:
Se l’utente acquista una carta pregata ed effettua una ricarica di 500 euro, potrà completare acquisti per un valore minore o uguale del budget considerato. Se ad esempio l’utente compra abbigliamento per un valore complessivo di 700 euro l’operazione non andrà a buon fine!
Questo ci fa capire come tale strumento sia adatto soprattutto ad una clientela giovane: ad esempio studenti fuori sede che ricevono una ricarica periodica sulla propria carta per far fronte alle spese quotidiane. Fin dal momento della loro introduzione, le prepagate hanno riscontrato un largo successo in tutto il mondo: la clientela privata prima ed aziendale dopo continuano a preferire tale strumento di pagamento alle più costose carte di credito o bancomat visti i costi di gestione praticamente nulli ed un’operatività elevata. Le carte prepagate hanno infatti i costi di gestione più bassi di tutti gli altri sistemi elettronici di pagamento. Esempi di carte ricaricabili sono Postepay e PayPal.
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