Shopping compulsivo o “normale”: come faccio a distinguerli?

MEDICINA ONLINE INTERNET WEB CARTA DI CREDITO SITI AMAZON E COMMERCE DIPENDENZA DA INTERNET SHOPPING ONLINE COMPULSIVO OSSESSIVO DISTURBO SINDROME ACQUISTO SOLDI BANCAROTTA COMPUTER PC SMARTPHONE TABLET CELLULARE TELEFONINO.jpg“Faccio acquisti online più volte al giorno ma spesso mi rendo poi conto di comprare cose che – in effetti – non mi servono e mi sento in colpa per i soldi spesi: è un comportamento “normale” o soffro di sindrome da shopping compulsivo?”. E’ una domanda che mi sento fare sempre più spesso da pazienti maschi e femmine di ogni età, che riferiscono di dedicare molto del loro tempo nello shopping, sia nei negozi fisici che nei siti di vendita online.

E’ difficile dare una risposta netta a questa domanda, anche perché per fare una diagnosi corretta di sindrome da acquisto compulsivo è necessaria una visita dal vivo che preveda una accurata anamnesi che distingua l’acquirente “normale” da quello compulsivo, tuttavia cercherò di dare una risposta generale, che possa almeno indirizzarvi sul fatto di chiedere o non chiedere un parere medico. La prima cosa di dire è che, come avviene per tutti di disturbi del controllo degli impulsi, anche per la shopping compulsivo, sia maschile che femminile, è valida la stessa domanda:

fare molti acquisti, sia dal vivo che online, interferisce/ha interferito o no con la tua vita privata, col tuo lavoro, con la tua vitalità, col tuo tempo libero o con la tua fedina penale?

Se la risposta è “si”, potresti in effetti soffrire di sindrome da shopping compulsivo. Facciamo degli esempi pratici. Se ti ritrovi in molte delle seguenti affermazioni, potresti in effetti essere un acquirente compulsivo:

  • hai spesso un forte ed irresistibile impulso a comprare beni non necessari, considerati irresistibili, nonostante il loro acquisto sia in realtà in parte o totalmente insensato;
  • hai sensazioni di stress e ansia qualora tu non possa effettuare l’acquisto desiderato;
  • hai un aggravamento delle sensazioni di stress ed ansia qualora tu non possa effettuare almeno un acquisto per lunghi periodi (crisi d’astinenza d’acquisto);
  • hai sensazioni di stress ed ansia che terminano solo quando effetti un acquisto;
  • hai appagamento nell’atto dell’acquisto ma non sei appagata dal possesso dell’oggetto acquistato;
  • hai una sensazione di forte euforia appena compi l’acquisto, ma – subito dopo aver acquistato il bene – l’euforia termina rapidamente e ti dimentichi presto del nuovo bene acquistato “mettendolo da parte”, tornando in tempi brevi alla sensazione di “ansia da astinenza di acquisto” che verrà placata solo da un nuovo acquisto;
  • al termine dell’euforia, “torni in te” e ti senti in colpa, frustrato ed angosciato per i soldi spesi nell’ennesimo bene inutile;
  • prepari minuziosamente l’acquisto pianificando il tuo shopping in modo meticoloso, come segnandoti i negozi o i centri commerciali da visitare, o i siti online o il genere di articoli da ricercare;
  • quando vedi una vetrina (fisica o virtuale), risulti eccitato ed attratto non da uno o due oggetti, bensì dalla maggioranza degli articoli esposti, che ti appaiono utili, indispensabili ed urgenti da comprare;
  • all’atto dell’acquisto gli oggetti ti sembravano utili e da acquistare con urgenza, ma ora che li hai comprati ti appaiono inutili e non indispensabili;
  • a causa delle tue abitudini di acquisto ti ritrovi ad accumulare migliaia di oggetti in casa di cui “non sai cosa fartene”;
  • tendi a comprare un numero elevato di oggetti uguali quando fai la spesa: ad esempio decine di scatolette di tonno quando in realtà te ne servivano solo due;
  • hai lo stimolo impellente di acquistare mentre sei impegnato in altre situazioni: ad esempio mentre lavori, mentre sta in chiesa, mentre sta a cena con amici, mentre fa sport…;
  • impieghi sempre più risorse (tempo, energie, soldi) nello shopping, “rubandoli” alle altre attività, come ad esempio il lavoro, lo sport, gli amici, la famiglia, il partner;
  • eviti volutamente di fare shopping per un tempo prolungato solo con lo scopo di poter provare un piacere più grande all’acquisto successivo;
  • hai un calo nelle performance lavorative e/o sportive a causa del tempo che passi nello shopping;
  • hai avuto problemi a lavoro a causa del calo delle performance derivate dallo shopping compulsivo (ad esempio sei stato licenziato);
  • hai frequenti discussioni con marito/moglie/partner/figli/amici a causa delle tue sessioni di shopping;
  • hai perso interesse e provi poco piacere per le attività che non riguardino lo shopping: perfino attività in genere considerate piacevoli come il sesso o il buon cibo sono da te viste come meno invitanti di un acquisto;
  • tendi a comprare frequentemente beni che sono al di sopra delle tue possibilità economiche;
  • stai perdendo il tuo patrimonio non solo economico, ma anche affettivo;
  • se, per qualche motivo, ti trovi impossibilitato a fare acquisti per lunghi periodi (ad esempio perché non hai soldi per farlo), provi delle sensazioni estremamente fastidiose, hai incubi, diventi intrattabile;
  • una volta che fai un acquisto, ti senti costretto a comprare altri oggetti ad esso correlati in qualche modo (ad esempio perché l’applicazione sul tuo smartphone ti consiglia altri oggetti simili che possono interessarti);
  • hai incrementano progressivamente le risorse (tempo, denaro, energie) destinate agli acquisti;
  • gli acquisti di poco conto (ad esempio oggetti economici) “non ti danno la stessa euforia” che provavi qualche tempo fa e sei costretto a comprare oggetti sempre più costosi per provare la stessa euforia di un tempo;
  • compi atti illegali per avere i soldi necessari per fare l’acquisto voluto (ad esempio hai rubare, ti sei prostituito, hai contratto debiti con strozzini).

Se ti ritrovi in molte di queste affermazioni, potresti soffrire di shopping compulsivo, in particolare se hai questi comportamenti da molto tempo (mesi o anni) e senza “periodi di pausa”.

Alcuni comportamenti potrebbero facilitare la diagnosi. Se tendi contemporaneamente ad essere soggetta a comportamenti ossessivi compulsivi e/o a:

o simili, la probabilità che tu effettivamente soffra di sindrome da shopping compulsivo, aumenta.

Ad ogni modo è relativamente semplice intuire se siete davvero dipendenti dall’acquisto compulsiva. Fate questo facile esperimento, non esattamente scientifico ma efficace: da domani mattina e per una intera settimana, dovrete forzatamente evitare di fare acquisti superflui, sia in negozi reali che online.

  • Se durante la settimana vi ritroverete a pensare spesso di voler fare shopping, ma “per colpa” dell’esperimento non potete farlo e ciò vi crea una certa ansia, allora probabilmente siete dipendenti dallo shopping compulsivo;
  • Se “non vedete l’ora” che l’esperimento finisca, per potervi finalmente dare nuovamente allo shopping sfrenato, allora è molto probabile che siate dipendenti dall’acquisto compulsivo.
  • Se durante questo esperimento accumulate ansia che diminuisce solo se potete tornare a fare shopping, è molto probabile che siate dipendenti dall’acquisto compulsivo.
  • Se non riuscite a resistere nemmeno un giorno senza fare almeno un acquisto superfluo, allora siete probabilmente dipendenti dallo shopping compulsivo.

IMPORTANTE: gli acquisti “superflui” NON includono ovviamente generi di prima necessità, come ad esempio pasta, pane, uova, latte, carne, pesce, frutta, verdura, detersivi, saponi, spazzolino, dentifricio, yogurt.

Questo è un semplice esperimento che può essere usato per qualsiasi dipendenza da sostanze: da nicotina, da cocaina, da eroina, perfino dalla “semplice” caffeina (nel caso dello shopping online la principale sostanza che crea dipendenza è la dopammina rilasciata dal cervello durante l’orgasmo). In ogni caso, come già prima accennato, questo esperimento è solo indicativo e non permette di fare diagnosi: la diagnosi definitiva di sindrome da acquisto compulsivo spetta solo al medico a cui dovrai riferire le tue abitudini ed i tuoi dubbi.

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