Nel 1950 un pit stop poteva durare più di un minuto e ciò era assolutamente normale, oggi le cose sono decisamente cambiate! Il più veloce pit stop con solo cambio gomme (senza rifornimento carburante, abolito per motivi di sicurezza) della storia della Formula 1 è stato effettuato il 17 novembre 2013 dai meccanici della Red Bull durante il Gran Premio degli Stati Uniti d’America ad Austin: è durato solo 1 secondo e 9 decimi, in meno di due secondi sono state cambiate le gomme della vettura di Webber. In quella occasione viene abbattuto per la prima volta il muro dei 2″. Quel giorno lo ha confermato il team principal Chris Horner: “I dati della vettura hanno registrato un tempo di stazionamento di 1″923 secondi, un risultato incredibile”. Per la cronaca quel GP è stato vinto dal tedesco Sebastian Vettel sulla Red Bull Racing-Renault RB9, al trentottesimo successo nel mondiale; Vettel ha preceduto sul traguardo Romain Grosjean su Lotus-Renault e Mark Webber, anch’egli su Red Bull. Vettel quell’anno vinse anche il campionato piloti.
Il record è stato eguagliato nel campionato del 2016, al Gran Premio d’Europa a Baku del 19 giugno, il pit stop effettuato sulla Williams di Felipe Massa è durato un secondo e 92 centesimi. Non solo, le altre due soste della casa britannica entrarono anch’esse nella top five del DHL Fastest Pit Stop Award, il cambio gomme di Bottas è infatti avvenuto in 2″09, mentre il secondo di Massa in 2″18.
Il record “ufficioso” non riconosciuto dalla FIA apparterrebbe invece alla Ferrari nel corso del Gran Premio del Giappone nel 2015 a Suzuka: in occasione del secondo pit stop di Kimi Raikkonen, quando il pilota finlandese aveva bisogno di una sosta il più breve possibile per sopravanzare Bottas, i meccanici della Rossa hanno fermato il cronometro ad 1 secondo e 85 centesimi per il pit stop.
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