Otoliquorrea (otorrea cerebrospinale): quando il liquor esce dalle orecchie

MEDICINA ONLINE ANATOMIA ORECCHIO ESTERNO MEDIO INTERNO SORDITA LIEVE PROFONDA IPOACUSIA DECIBEL TIPI GRADI APPARECCHI ACUSTICI ANZIANO BAMBINO INFANTILE HANDICAP SENSO UDITO AUDIOLESO TRASMISSIVA NEUROSENSORIALECon otoliquorrea (anche chiamata “liquorrea dell’orecchio” o “otorrea del liquido cerebrospinale”  o “otorrea del liquido cefalorachidiano” o “otorrea del liquor” o “otorrea del liquido subaracnoideo” o “otorrea del liquido rachido-spinale“); in inglese “cerebrospinal fluid otorrhoea” o “otoliquorhoea” o “CSFO“) in medicina ci si riferisce alla fuoriuscita del liquido cerebrospinale attraverso l’orecchio. L’otoliquorrea nella maggioranza dei casi è causata da una frattura del cranio, in particolare da una frattura della base cranica. Ricordiamo al lettore che il liquido cerebrospinale (denominato anche liquor, liquido cefalorachidiano, liquido subaracnoideo o liquido rachido-spinale), è un fluido corporeo trasparente, chiaro e incolore che si trova nel sistema nervoso centrale ed ha varie funzioni, tra cui quella di ridurre il peso dell’encefalo e di consentirne la perfusione cerebrale a pressioni costanti. Se la fuoriuscita di liquor si verifica non solo al livello dell’orecchio, ma anche a livello del naso (rinoliquorrea), allora si parla di “otorinoliquorrea“.

Cause

Nella maggioranza dei casi la presenza di una perdita di liquor dall’orecchio è acquisita e traumatica, cioè determinata da traumi. E’ frequentemente causata da una frattura del cranio, in particolare da una frattura della base cranica, la quale a sua volta è quasi sempre causata da un trauma da impatto come una brutta caduta o un incidente d’auto. La rinorrea del liquido cerebrospinale può essere – più raramente – una complicanza della neurochirurgia. La perdita di liquor dal naso acquisita ma non traumatica può essere causata dalla crescita di alcuni tipi di cancro o da una infiammazione che danneggia le ossa del cranio. In alcuni casi una otorrea del liquido cerebrospinale può verificarsi in modo spontaneo (senza alcun trauma o altro motivo apparente) o per malformazioni congenite (cioè già presenti alla nascita), soprattutto quelle relative alle ossa craniche, correlate a problemi nello sviluppo embriologico delle ossa del cranio. L’otorrea acquisita e traumatica del liquor è comunque il tipo più comune di otoliquorrea.

Sintomi e segni

La otoliquorrea è essa stessa un segno: indica la fuoriuscita dall’orecchio del liquido cerebrospinale, che appare come un liquido chiaro, trasparente ed incolore che fuoriesce da un solo orecchio o da entrambe le orecchie. I sintomi e segni più comunemente associati a otoliquorrea, sono:

  • dolore alla testa ed all’orecchio;
  • senso di pienezza nell’orecchio;
  • difficoltà ad udire i suoni o totale mancanza dell’udito.

Se la liquorrea dell’orecchio è determinata da frattura cranica, possono verificarsi anche uno o più dei seguenti sintomi e segni:

  • segno di Battle (o “ecchimosi mastoidea”): ecchimosi sul processo mastoideo dell’osso temporale;
  • segno del procione (“raccoon eyes” o “ecchimosi periorbitale”);
  • lividi intorno agli occhi (“occhi neri” o “ematoma periorbitale”);
  • paralisi di un nervo cranico;
  • epistassi (sanguinamento a volte abbondante dal naso);
  • rinorrea del liquor (rinoliquorrea, cioè perdite di liquor dal naso);
  • sanguinamento dalle orecchie;
  • vertigini;
  • nistagmo;
  • nausea;
  • vomito;
  • difficoltà ad udire i suoni;
  • intrappolamento del nervo ottico con irregolarità nella visione;
  • debolezza facciale.

Diagnosi

La diagnosi di una otoliquorrea (e soprattutto delle cause a monte che l’hanno determinata) si basa sull’anamnesi (cioè la raccolta dei dati del paziente, di altre sue patologie e soprattutto del racconto di ciò che è accaduto al paziente, come ad esempio un incidente o un trauma), sull’esame obiettivo (l’osservazione della testa con la raccolta dei segni, in particolare la presenza di un liquido chiaro e incolore che fuoriesce dalle orecchie) e vari esami, che generalmente includono esami del sangue, radiografie e TC cranio.

Trattamento

Il trattamento di una otoliquorrea deve essere impostato per curare la causa a monte che l’ha determinata. Il trattamento può essere conservativo, poiché molti casi si risolvono spontaneamente. Se la fuoriuscita di liquor dall’orecchio è determinata da frattura della base cranica, la neurochirurgia può essere eseguita per bloccare una perdita di liquido cerebrospinale che non si arresta, per alleviare la pressione su un nervo cranico, per diminuire la pressione intracranica se presente ematoma o per riparare una lesione a un vaso sanguigno. Le fratture composte senza complicanze, di solito guariscono senza intervento, al contrario di quelle scomposte e di quelle con complicanze. I pazienti con fratture basilari del cranio sono particolarmente a rischio di contrarre la meningite. La neurochirurgia è solitamente necessaria per prevenire la diffusione dell’infezione alle meningi. Le tecniche minimamente invasive tendono ad avere meno complicazioni rispetto alle tecniche aperte. La gestione conservativa include un’attesa vigile, poiché alcune perdite minori di liquor spesso si interrompono spontaneamente. Il trattamento può includere corticosteroidi e antibiotici. Gli antibiotici possono prevenire o curare un’infezione all’orecchio correlata alla rinoliquorrea.

Complicanze e rischi

I rischi principali di una otoliquorrea sono legati soprattutto all’eventuale frattura della base cranica che l’ha determinata. In caso di frattura della base cranica, possono infatti essere presenti un ematoma intracranico con aumento della pressione intracranica (ipertensione endocranica) ed una meningite (che si verifica in circa il 14% dei casi), quest’ultima è favorita dalla comunicazione tra orecchio interno, liquido cerebrospinale e sistema nervoso centrale. Le meningiti possono avere esiti rapidamente fatali. A causa della vicinanza dei nervi cranici, in caso di frattura del cranio possono verificarsi lesioni a questi nervi: ciò può causare a danni neurologici permanenti, tra cui la perdita della funzione del nervo facciale o del nervo oculomotore o la perdita dell’udito a causa del danno dell’VIII nervo cranico. I casi gravi possono portare a danni neurologici motori e/o sensitivi permanenti, coma e morte del paziente.

Per approfondire:

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, segui la nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su YouTube, su LinkedIn, su Reddit, su Tumblr e su Pinterest, grazie!

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.