I farmaci trombolitici (o agenti trombolitici o fibrinolitici) sono una categoria di farmaci in grado di provocare “fibrinolisi”, cioè la lisi di emboli, coaguli e trombi, che in pratica corrisponde allo “scioglimento” degli elementi capaci di ostruire un vaso sanguigno e quindi potenzialmente in grado di determinare episodi ischemici come l’infarto miocardico acuto. Se tempestivamente utilizzati, i farmaci trombolitici riducono fortemente la mortalità in corso di infarto acuto del miocardio.
Trombolitici, anticoagulanti o antiaggreganti?
I trombolitici (streptochinasi, urochinasi…) vengono impiegati in tutte quelle condizioni in cui il trombo si è già formato, mentre gli antiaggreganti piastrinici (Aspirina, Plavix…) e gli anticoagulanti (eparina, dicumarolici…) vengono somministrati per prevenire la formazione di nuovi trombi. Per approfondire: Coagulazione del sangue, cascata coagulativa, fibrinolisi: spiegazione e schema
Meccanismo d’azione
Tutti i farmaci fibrinolitici agiscono attraverso l’attivazione del plasminogeno sierico in plasmina, una proteasi serinica in grado di dissolvere trombi ed emboli d’origine trombotica, per questo vengono impiegati in caso di embolie o trombosi non suscettibili di trattamento chirurgico, ed in particolare nell’embolia polmonare e nell’infarto miocardico.
Indicazioni
I fibrinolitici vengono utilizzati nei casi di:
- infarto miocardico acuto;
- embolismo polmonare multiplo;
- trombosi arteriosa;
- trombosi retinica;
- embolia coronarica;
- trombosi venosa profonda.
La via intraarteriosa è da preferire nei casi di embolie e trombosi dei vasi periferici.
Principali farmaci
I farmaci maggiormente utilizzati sono:
- streptochinasi (nome commerciale: Streptase fl. 250000 – 750000-1500000 UI);
- urochinasi (nome commerciale Urochinasi EG 1.000.000 UI/5 ml ev 1 flac. polv. + fiala 5 ml solv.);
- anistreplasi;
- attivatore tessutale del plasminogeno o t-PA;
- alteplase (nome commerciale: Actilyse)
- reteplase (nome commerciale: Rapilysin)
- tenecteplase (nome commerciale: Metalyse)
- stafilochinasi.
La streptochinasi è una proteina prodotta da alcuni ceppi di Streptococcus; si lega al plasminogeno innescando un’attività autocatalitica con formazione di plasmina. La urochinasi è invece un enzima ad azione diretta nei confronti del plasminogeno e prodotto fisiologicamente dal rene.
L’anistreplasi (dismessa negli USA) è un complesso farmacologico composto da plasminogeno umano purificato e streptochinasi batterica acilata. L’acilazione impedisce al sito catalitico di operare il legame con il plasminogeno; il contatto con il siero comporta tuttavia l’idrolisi spontanea del gruppo acilico e l’innesco delle funzioni proattivatrici della streptochinasi. L’azione della anistreplasi è più specifica per il plasminogeno associato al coagulo piuttosto che per il plasminogeno sierico libero.
L’alteplase è l’attivatore tessutale del plasminogeno umano (t-PA) ottenuto mediante la tecnologia del DNA ricombinante. L’alteplase ed analoghi sono in grado di agire preferenzialmente sul plasminogeno legato alla fibrina (dunque presente nel coagulo) piuttosto che sul plasminogeno libero. La reteplase è un analogo del t-PA in cui mancano le sequenze aminoacidiche in grado di legare la fibrina. La tenecteplase è una forma mutante di t-PA con emivita più lunga e con affinità maggiore per la fibrina.
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