Con “adenoidi“, anche chiamate “tonsille faringee“, si indicano delle formazioni a grappolo situate sul retro del naso, sopra al palato, che sono parte del sistema immunitario. Le adenoidi iniziano a formarsi alla nascita e raggiungono il massimo sviluppo attorno all’età di 4-5 anni, successivamente intorno agli 8 anni il loro volume inizia a ridursi, per diventare appena visibile in adolescenza e sparire del tutto nell’età adulta.
A cosa servono le adenoidi ?
Il tessuto linfatico di cui sono costituite le adenoidi è ricco di linfociti, cioè cellule del sistema immunitario specializzate nell’analizzare i microrganismi che penetrano nell’organismo attraverso il naso e nella produzione di anticorpi specifici.
Si può vivere senza adenoidi?
Certamente si. Anche se effettivamente le adenoidi possono essere utili da giovanissimi, non sono essenziali nell’adulto, dove il resto del sistema immunitario è ormai maturo ed efficiente.
L’asportazione delle adenoidi abbassa le difese immunitarie ?
No, questo è un falso mito diffuso tra i genitori. Anzi, è vero il “contrario”: le adenoidi cronicamente malate obbligano il bimbo a ripetute terapie antibiotiche che potrebbero provocare un’alterazione delle difese immunitarie.
Cosa succede quando le adenoidi si ammalano?
Un raffreddore trascurato si può complicare con l’adenoidite acuta, cioè una infiammazione acuta delle adenoidi che, se si ripete frequentemente possono determinare ipertrofia adenoidea, cioè le adenoidi diventano estremamente voluminose e vanno a riempire il rinofaringe, causando un blocco meccanico del naso e delle Trombe di Eustachio.
Sintomi dell’ipertrofia adenoidea
I sintomi dell’ingrossamento delle adenoidi sono:
- dispnea (difficoltà respiratorie);
- forte russamento;
- episodi di apnea;
- diminuzione dell’udito;
- otite;
- odinofagia (dolore alla deglutizione);
- cambio di voce;
- tosse persistente;
- catarro abbondante;
- nausea.
Quando è necessario operarsi?
Quando si verifica una ipertrofia adenoidea importante, essa può diventare causa di sintomi debilitanti per il bambino, come visto nel paragrafo precedente, e ciò può essere motivo di adenoidectomia, cioè di rimozione chirurgica delle adenoidi. Potrebbe essere necessario l’intervento soprattutto in caso di:
- difficoltà a dormire;
- problemi di respirazione;
- infezioni ricorrenti dell’orecchio (otite);
- sinusiti ricorrenti o persistenti.
Diagnosi
La diagnosi di una patologia delle adenoidi è posta in base all’anamnesi ed all’esame obiettivo. In alcuni casi è possibile osservare le adenoidi attraverso le fosse nasali o dietro l’ugola. Solo in alcuni casi dubbi è necessaria la fibroscopia.
Da che età si possono operare le adenoidi?
Si può intervenire dai 18 mesi di vita.
Operazione
L’operazione di rimozione delle adenoidi è eseguita da un medico otorinolaringoiatra. Dura circa 30-40 minuti e generalmente, salvo complicazioni, il bambino viene dimesso il giorno dopo l’operazione. L’intervento è eseguito in anestesia generale. Le adenoidi sono rimosse attraverso una specie di raschiamento o applicando del calore con lo scopo di “bruciarle”, successivamente il medico cauterizza o applica punti di sutura riassorbibili.
Si tolgono anche le tonsille?
Nell’adenoidectomia le tonsille non vengono asportate, tuttavia a volte l’operazione si abbina anche a tonsillectomia, cioè a rimozione di tonsille (in questo caso l’operazione prende il nome di adenotonsillectomia).
Rischi
La rimozione delle adenoidi è un’operazione relativamente semplice ed i rischi sono bassi. In genere le complicanze sono:
- emorragia;
- allergia all’anestesia;
- febbre;
- infezione;
- cambio di voce temporaneo (timbro nasale);
- naso chiuso;
- dolore alla gola;
- gola infiammata;
- male alle orecchie;
- naso congestionato.
Tali sintomi di solito spariscono in due settimane.
Convalescenza
Dopo l’operazione il bambino sarà assopito per poche ore. Quando si sveglia, è normale avere un fastidioso mal di gola, irradiato a mascella e mandibola, ma anche all’intera testa, tuttavia il semplice paracetamolo (Tachipirina, sempre facendo attenzione alle dosi prescritte dal medico) è generalmente in grado di dare sollievo al bimbo.
Quando il bambino può mangiare e bere?
Generalmente il bimbo è in grado di bere autonomamente liquidi entro 2-3 ore dall’intervento, mentre per mangiare si aspetta in genere 5 o 6 ore (se vengono tolte anche le tonsille i tempi potrebbero però allungarsi). Il bambino potrebbe voler evitare di alimentarsi a causa del dolore e per questo è importante incoraggiarlo a mangiare alimenti facili da ingurgitare, morbidi e liquidi come zuppe e yogurt. Assumere il paracetamolo circa mezz’ora prima del pasto potrebbe aiutarlo.
Quando il bambini può ritornare a scuola?
Il bambino in genere torna a scuola dopo una settimana. Uscito di casa il bimbo dovrà evitare contatti con soggetti affetti da malattie da raffreddamento come tosse, influenza e raffreddori.
Altri consigli
Evitate che il bimbo faccia sforzi intensi nelle prime due o tre settimane dopo l’operazione. Nel primo mese è importante anche evitare la piscina o il mare. Evitate che il bambino stia in ambienti dove sia presente fumo passivo o terziario, a tal proposito leggi anche: Differenza tra fumo attivo, passivo e terziario
Le adenoidi possono ricrescere?
Evenienza possibile ma estremamente infrequente. Può accadere specie operando bambini sotto i due anni in cui la capacità di rigenerazione dei tessuti è più alta.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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