Eutiroideo, eutiroidismo: definizione, cosa significa, spiegazione semplice

MEDICINA ONLINE IPERTIROIDISMO IPOTIROIDISMO SEGNI SINTOMI ECOGRAFIA TIROIDE ORMONI TIROIDEI ASSE IPOFISI IPOTALAMO T3 T4 EUTIROX TIROIDEGCTOMIA MORBO BASEDOW GOZZO TOSSICO TIREOTOSSICOSI UOMO SINTOMI INIZIALI PREMONITORIGli ormoni tiroidei sono prodotti dalla tiroide, una ghiandola endocrina presente all’interno del nostro collo. Gli ormoni tiroidei regolano diverse attività dell’organismo, in particolare regolano il metabolismo, cioè quel complesso di reazioni chimiche che avvengono nel nostro corpo indicando a quest’ultimo “quanto veloce deve lavorare” e come deve usare le sostanze alimentari per produrre energia. Gli ormoni tiroidei contribuiscono alla spesa energetica, regolando direttamente il metabolismo basale. Gli ormoni tiroidei regolano anche le riserve energetiche dell’organismo, stimolando la sintesi o la degradazione delle stesse in base ai loro livelli. I due ormoni principali prodotti dalla tiroide, stimolata dall’ormone tireostimolante (TSH), sono:

  • tiroxina (T4);
  • triiodotironina (T3).

La frazione libera viene indicata con FT. Ad esempio il T4 libero è chiamato FT4. Gli ormoni tiroidei, per garantire il corretto funzionamento dell’organismo, devono mantenersi entro limiti stabiliti, che sono i seguenti:

  • FT3: 2.0-3.5 pg/mL
  • T3: 80-190 ng/dL
  • FT4: 0.8-1.8 ng/dL
  • T4 5.0-12.5 mcg/dL

Con “eutiroidismo” si indica la condizione nella quale gli ormoni tiroidei (sia T3 che T4) sono presenti in concentrazioni fisiologiche, cioè normali. Il paziente che ha eurotiroidismo, prende il nome di “eutiroideo”. In definitiva una persona “eutiroidea” ha una quantità normale di ormoni tiroidei T3 e T4.

Una persona “eutiroidea” è generalmente sana, ma non necessariamente. Tale persona potrebbe avere infatti:

  • una tiroide perfettamente funzionante, che sintetizza ormoni nelle giuste quantità (in questo caso la persona è sana);
  • una tiroide che non funziona correttamente da sola, cioè non è in grado di mantenere concentrazioni normali di ormoni tiroidei in modo autonomo, ma tali concentrazioni sono mantenute normali da trattamenti farmacologici o chirurgici (in questo caso la persona è malata, ma la terapia compensa all’alterata funzione della tiroide).

In pratica anche un paziente ipertiroideo o ipotiroideo (con livelli rispettivamente troppo alti o troppo bassi di ormoni tiroidei) diventa eutiroideo grazie ad un intervento medico specifico. Ad esempio, un soggetto ipotiroideo raggiunge l’eutiroidismo quando assume quantità adeguate di Eutirox. Per far diventare eutiroideo un paziente non eutiroideo, si usano strategie diverse in base alla patologia a monte che altera la produzione di ormoni da parte della tiroide:

  • in caso di ipotiroidismo, si useranno terapie che alzano la quantità di ormoni tiroidei (ad esempio Eutirox);
  • in caso di ipertiroidismo, si useranno terapie che abbassano la quantità di ormoni tiroidei (ad esempio rimozione chirurgica di un nodulo tiroideo).

La condizione di eutiroidismo, una volta raggiunta, può alterarsi nuovamente ed è per questo che pazienti con patologie tiroidee devono frequentemente effettuare analisi del sangue per individuare eventuali alterazioni e modificare la terapia in modo da raggiungere nuovamente la condizione di eutiroidismo. E’ importante infine ricordare che nonostante un paziente con ormoni alterati abbia generalmente sintomi specifici, ciò non avviene in ogni caso: ad esempio nella “sindrome del malato eutiroideo” il paziente appare clinicamente sano nonostante abbia bassi livelli di T3 e T4 e quindi dovrebbe invece apparire clinicamente ipotiroideo.

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