Donna muore a 44 anni di tumore al seno: rifiutava le terapie ufficiali e usava cure alternative

MEDICINA ONLINE Marta Roncaglia Donna muore a 44 anni di tumore al seno rifiutava le terapie ufficiali e usava cure alternative.jpgAveva scelto di rifiutare i trattamenti ufficiali e di usare cure palliative per guarire dal cancro al seno, ma queste ultime non hanno funzionato: è la storia di una donna di 44 anni, mamma di due bambini di tre e cinque anni. Si chiamava Marta Roncaglia ed era originaria di Portogruaro ma residente a Udine dove svolgeva il lavoro di psicoterapeuta. E’ deceduta al Santa Maria della Misericordia del capoluogo friulano. Da due anni stava combattendo contro un tumore al seno usando terapie alternative.

Metodo Hamer

Per curarsi la donna aveva scelto il metodo Hamer, cioè un programma alternativo di cure contro il tumore elaborato dal medico tedesco Ryke Geerd Hamer, radiato dall’albo professionale. Questo metodo è rifiutato dalla medicina tradizionale e non solo non funziona, ma può ritardare la messa in atto di terapie mediche di comprovata efficacia scientifica e indirettamente aumentare il rischio di morte del paziente, come accaduto in questo caso. Marta Roncaglia credeva davvero in questo tipo di cura: nel 2011 aveva perfino avviato un progetto di ricerca dal titolo “Cure palliative non oncologiche: riflessioni etiche”. Forse, se avesse seguito le cure ufficiali, avrebbe potuto salvarsi.

Rifiutate le cure ufficiali

“Marta Roncaglia è morta dopo aver rifiutato tutte le cure che le abbiamo proposto, perché ha intrapreso questo percorso terapeutico alternativo. E ci ha sperato, con suo marito, fino alla fine” spiega l’azienda sanitaria ospedaliera. La donna ha detto no a chirurgia, radioterapia, chemioterapia ed al ricovero ospedaliero nelle fasi precedenti a quella terminale. Proprio lei che per anni, in qualità di psicoterapeuta e bioeticista, ha accompagnato professionalmente decine di pazienti terminali negli ultimi momenti di vita. “Siamo riusciti a intercettarla nelle ultime fasi della sua malattia. Ed è stata ricoverata da noi per le cure palliative terminali l’ultima settimana. Per cui l’abbiamo semplicemente sollevata dal punto di vista sintomatologico” raccontano i medici che l’hanno avuta in cura fino alla sua morte, il 30 aprile scorso.

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Lo Staff di Medicina OnLine

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