Elmer McCurdy: l’incredibile storia della statua di cera che in realtà era un cadavere

DOTT. EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO DIRETTORE MEDICINA ONLINE ELMER MCCURDY MANICHINO CADAVERE STATUA DI CERA ATTORE MORTO SEPOLTO CORPO DEFUNTO STORIA RACCAPRICCIANTE TOMBA FUNERALE MUMMIFICATO IMBALSAMATO 1Elmer McCurdy (nato a Washington, 1º gennaio 1880 e morto ad Osage Hills, 7 ottobre 1911) è stato un criminale statunitense. Fu un ladro di banche e di treni di scarso successo e la sua incredibile storia comincia con la sua morte, avvenuta in seguito ad una sparatoria con la polizia conseguente alla sua disastrosa rapina ad un treno Katy Train in Oklahoma, il 7 ottobre del 1911, il cui bottino fu appena di 46 dollari e poco altro.

Corpo imbalsamato

La morte rappresentò la fine della vita di McCurdy, ma non la fine delle avventure del suo corpo materiale. Quest’ultimo, dopo la morte conseguente alle ferite di un colpo di pistola al petto, fu consegnato al becchino di Pawhuska, in Oklahoma, dove non fu reclamato. Joseph L. Johnson, proprietario delle pompe funebri “Johnson Funeral Home”, imbalsamò il corpo con un conservante a base di arsenico, che veniva generalmente usato all’epoca proprio per imbalsamare, al fine di preservarli per un lungo periodo, i corpi dei defunti di cui non erano noti i parenti, in attesa che qualcuno si facesse vivo. Quindi gli rasò il viso, vestì il corpo con un abito e lo ripose nel retro della casa funeraria. Mentre McCurdy giaceva non reclamato, Johnson si rifiutò di seppellire o restituirne il corpo fino a quando non fosse stato pagato per i suoi servizi: per recuperare qualche soldo alla fine Johnson decise di esibire McCurdy per fare soldi. Vestì il cadavere con alcuni abiti, gli pose un fucile sotto il braccio e lo espose in piedi in un angolo della casa funeraria. Al costo di un nichelino, Johnson permetteva ai visitatori di vedere The Bandit Who Wouldn’t Give Up (traducibile con “Il bandito che non si sarebbe arreso”, il nomignolo con cui McCurdy era diventato famoso). I visitatori inserivano monete nella bocca del defunto, perché si credeva che ciò portasse fortuna. Il cadavere imbalsamato del povero Elmer divenne presto una popolare attrazione della casa funeraria ed attirò l’attenzione dei promotori di molti parchi di divertimento che provavano ad acquistarlo, tuttavia Johnson – che ormai era praticamente diventato il proprietario della salma – rifiutò tutte le offerte.

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I “fratelli” di McCurdy

Il 6 ottobre 1916 si fa avanti un tale “Aver“, che affermava di provenire dalla California e di essere un fratello di McCurdy, con il quale aveva da tempo perso i contatti. Aver aveva già contattato la contea di Osage, lo sceriffo dell’Oklahoma e un procuratore locale per ottenere il permesso di prendere in custodia il corpo e spedirlo a San Francisco per una degna sepoltura. Il giorno seguente, Aver arrivò alla Johnson Funeral Home con un altro uomo che si chiamava Wayne, che sosteneva anch’egli di essere un fratello di McCurdy. Johnson cedette il corpo agli uomini, che quindi lo misero su un treno, apparentemente in direzione di San Francisco; Elmer fu invece spedito ad Arkansas City, nel Kansas. Gli uomini sostenevano di essere i fratelli perduti da tempo di McCurdy, ma si scoprì che erano in realtà James e Charles Patterson. James Patterson era il proprietario del Great Patterson Carnival Shows, un Luna park itinerante e, appreso della famosa esposizione del “bandito imbalsamato”, congegnò col fratello un piano per impossessarsi del corpo e metterlo in mostra nel proprio luna park. Dal 1917 in poi il cadavere di McCurdy apparse nello show come The Outlaw Who Would Never Be Captured Alive (“Il fuorilegge che non sarebbe mai stato catturato vivo”) fino al 1922, quando Patterson vendette la sua attrazione all’imprenditore Louis Sonney.

McCurdy come statua di cera

Dal 1922 in poi Louis Sonney utilizzò il cadavere di McCurdy nel suo spettacolo itinerante Museum of Crime, che presentava repliche di cera di famosi fuorilegge, come Bill Doolin e Jesse James. Successivamente la “carriera” di McCurdy come “fenomeno da baraccone”, proseguì senza sosta: nel 1928 fece parte dello show ufficiale che accompagnava la Trans-American Footrace; nel 1933 McCurdy fu acquisito per un certo periodo dal regista Dwain Esper per promuovere il suo film sull’abuso di stupefacenti, Narcotic!. Il cadavere fu collocato nella hall dei teatri come dead dope fiend (“tossico morto”), che Esper sosteneva essersi ucciso mentre era circondato dalla polizia dopo aver rapinato una farmacia per sostenere la sua dipendenza. Quando Esper acquistò il corpo di McCurdy, questo era ormai mummificato; la pelle era diventata dura e avvizzita, causando un restringimento del corpo. Esper sosteneva che il deterioramento della pelle era la prova del presunto abuso di droghe da parte del dead dope fiend.

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McCurdy diventa “attore”

Verso la fine degli anni ’40, il cadavere fu stoccato in un magazzino di Los Angeles, dove rimase a lungo. Nel 1964 Dan Sanney, il figlio dell’imprenditore Louis Sonney, prestò il cadavere al regista David F. Friedman: il corpo fece una breve apparizione nel film di Friedman del 1967, She Freak. Nel 1968, Dan Sonney vendette il corpo, insieme ad altre statue di cera, per 10.000 dollari a Spoony Singh, il proprietario del “Museo delle cere” di Hollywood. Singh aveva acquistato le statue per due uomini canadesi che le esibivano in uno spettacolo al Monte Rushmore. Mentre era esposto lì, il cadavere subì alcuni danni durante una tempesta di vento; le punte delle orecchie, insieme ad alcune dita delle mani e dei piedi, furono spazzate via. Alla fine gli uomini restituirono il cadavere a Singh, il quale decise che sembrava “troppo raccapricciante” e non più abbastanza “come vivo” per essere esibito. Singh lo vendette quindi a un certo Ed Liersch, socio proprietario del The Pike, un parco di divertimenti a Long Beach, in California. Nel 1976, il cadavere di McCurdy, risistemato con inserti di cera, si trovava appeso nella Laff In the Dark, una casa degli orrori al The Pike.

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Interviene la polizia

L’8 dicembre 1976, la troupe di produzione della serie televisiva L’uomo da sei milioni di dollari stava girando alcune scene al The Pike per l’episodio intitolato Spie al Luna Park. Durante le riprese, un addetto di scena spostò quello che si pensava fosse un manichino di cera che pendeva da un patibolo. Quando il braccio del manichino si ruppe, risultarono visibili un osso umano e del tessuto muscolare: venne quindi chiamata la polizia. Il cadavere mummificato fu portato nell’ufficio del coroner di Los Angeles. Il 9 dicembre, il dottor Joseph Choi condusse un’autopsia e stabilì che il corpo era quello di un maschio umano che era morto per una ferita da arma da fuoco al petto. Il corpo era completamente pietrificato, coperto di cera e con diversi strati di vernice al fosforo. Pesava circa 23 kg e misurava 160 cm di altezza. Alcuni capelli erano ancora visibili sui lati e sul retro della testa, mentre mancavano le orecchie, gli alluci e altre dita. L’esame rivelò anche le incisioni dell’autopsia e dell’imbalsamazione originali. I test condotti sul tessuto mostrarono la presenza di arsenico, che era un tipico componente dei fluidi per imbalsamazione fino alla fine degli anni ’20. I test rivelarono inoltre la tubercolosi nei polmoni, che McCurdy aveva sviluppato mentre lavorava come minatore, gli alluci valghi di cui soffriva e cicatrici che era documentato avesse sul corpo. Mentre il proiettile che aveva causato la ferita mortale era stato presumibilmente rimosso durante l’autopsia originale, ne fu invece trovata l’incamiciatura e da qui si ricavò che il colpo di pistola doveva essere stato esploso tra il 1905 ed il 1940. Questi indizi aiutarono gli investigatori a individuare l’epoca in cui l’uomo era stato ucciso.

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Identificazione e sepoltura

Altri importanti indizi sull’identità dell’uomo furono trovati quando fu rimossa la mandibola per procedere all’analisi dentale. All’interno della bocca c’erano un penny del 1924 e talloncini di biglietti per il 140 W. Pike, per il Side Show e per il Louis Sonney’s Museum of Crime. Gli investigatori contattarono quindi Dan Sonney, che confermò che il corpo era quello di Elmer McCurdy. L’antropologo forense dott. Clyde Snow fu quindi chiamato per fornire una consulenza per confermare l’identificazione. Questi prese le radiografie del cranio e le pose sopra una foto di McCurdy scattata al momento della sua morte, in un processo noto come sovrimpressione, e fu in grado di determinare che il teschio era senza dubbio quello di Elmer McCurdy. Fred Olds, che rappresentava la Posse dell’Indian Territory of Oklahoma Westerns, convinse alla fine il dottor Thomas Noguchi, allora capo medico legale della contea di Los Angeles, a permettergli di seppellire il corpo in Oklahoma. Il 22 aprile 1977 McCurdy venne finalmente sepolto, accanto a un altro fuorilegge, Bill Doolin (vedi immagine in alto), nella sezione Boot Hill del Summit View Cemetery a Guthrie, in Oklahoma, di fronte a circa 300 persone. Vista la fama del cadavere, per assicurarsi che il corpo non venisse rubato da qualche “collezionista”, furono versati sulla bara 60 cm di calcestruzzo. Finalmente Elmer riuscì a riposare in pace, dopo 76 anni di “avventure”.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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