Lazzaro Colloredo condannato a morte: si salvò grazie al suo gemello parassita Giovanbattista

MEDICINA ONLINE Lazzaro e Giovanbattista Colloredo gemelli siamesi parassiti Lazarus and Joannes Baptista ColloredoLazzaro e Giovanbattista Colloredo (Genova, 1617 – dopo il 1646) furono due gemelli siamesi italiani che girarono l’Europa come fenomeni da baraccone nei freak show, nella prima metà del XVII secolo. Giovanbattista Colloredo veniva anche chiamato “Giovanni Battista Colloredo” o “Joannes Baptista Colloredo”. Lazzaro veniva anche chiamato “Lazarus”. Più precisamente, i fratelli Colloredo non erano gemelli “siamesi”, bensì uno era il gemello “parassita” dell’altro.

Condizione fisica

La parte superiore del corpo (compreso testa e due braccia) e la gamba sinistra di Giovanbattista sporgevano dal fratello Lazarus, penzolando. Lazarus era capace di stare in piedi normalmente e di svolgere normali attività, mentre Giovanbattista non parlava, teneva sempre gli occhi chiusi e la bocca aperta. Secondo un resoconto dell’anatomista di Copenaghen Thomas Bartholinus, se qualcuno spingeva il petto di Giovanbattista, egli in risposta muoveva le mani, le orecchie e le labbra. Giovanbattista era considerato un gemello “parassita”.

Cos’è un gemello parassita?

Un gemello “parassita”, noto anche come “gemello siamese asimmetrico” o “gemello disuguale”, si verifica quando un embrione gemello inizia a svilupparsi in utero, ma la coppia non si separa completamente ed un embrione mantiene lo sviluppo dominante a spese del suo gemello. A differenza dei gemelli siamesi (in cui entrambi i feti continuano lo sviluppo), uno cessa lo sviluppo durante la gestazione ed è vestigiale di un gemello individuale per lo più completamente formato, altrimenti sano. Il gemello non sviluppato è definito come “parassita”, piuttosto che siamese, perché è formato in modo incompleto o totalmente dipendente dalle funzioni corporee del gemello indipendente (chiamato “autosita“).

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Biografia

Lazzaro e Giovanbattista Colloredo nacquero a Genova (Italia) nel 1617 ma ben poco si sa sulla loro giovinezza. Per guadagnarsi da vivere, Lazzaro ed il suo gemello siamese parassita girarono l’Europa e visitaro Basilea, in Svizzera, e Copenaghen, in Danimarca, prima di arrivare in Scozia nel 1642. In seguito i gemelli visitarono la corte di Carlo I d’Inghilterra, la Danzica, l’Impero Ottomano, la Germania e l’Italia nel 1646. I resoconti contemporanei descrivevano Lazarus come cortese e bello. Quando Lazzaro non si esibiva, copriva suo fratello con il suo grande mantello per evitare inutili attenzioni da parte dei passanti. Resoconti successivi affermano che Lazzaro si sposò e generò diversi figli, nessuno però ereditò la sua condizione. La data esatta della morte dei fratelli è sconosciuta. L’ultima data in cui si sa per certo che fossero ancora vivi è l’anno 1646.

Condanna a morte

Un evento curioso accadde ai due fratelli. Come riportato dallo storico francese suo contemporaneo Henri Sauval, Lazzaro fu condannato a morte per aver ammazzato un uomo, ma – ovviamente – se lui fosse stato ucciso, sarebbe morto anche suo fratello che invece era innocente. Grazie a questa “scappatoia”, Lazzaro evitò di essere ucciso.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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