Il medico dei giovani si chiama internet

MEDICINA ONLINE HIKIKOMORI DIPENDENZA INTERNET GIOVANI BAMBINI PC COMPUTER INTERNET WEB MASTURBAZIONE COMPULSIVALa salute è un tema che sta a cuore a tutti, ma l’età incide in modo particolare su come viene affrontato. Il 77% degli adolescenti preferisce affidarsi a Internet per avere risposte che riguardano il benessere e la buona salute e solo il 45% sente il bisogno di confrontarsi con i genitori dopo aver navigato sul web.

Lo rivela la ricerca Diagno/click, la prima in Europa che analizza il rapporto tra i giovani, la salute e il web. Lo studio, patrocinato dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza e promosso dall’associazione Family Smile, ha coinvolto un campione di 1.713 adolescenti scelti su gran parte del territorio italiano. I giovani quindi preferiscono il web, che consente loro, soprattutto in questa delicata fase della vita, di non mostrare agli altri di non sapere o di voler conoscere più a fondo alcune tematiche. “Il desiderio di comprendere – spiega Andrea Catizone, avvocato e presidente di Family Smile – diventa in fase adolescenziale un senso di controllo sulla propria vita attraverso la consapevolezza, più o meno fondata, di sapersi e potersi curare di sé”.

Alla domanda diretta, il 92% degli intervistati ha risposto che preferisce il web, rispetto ad un confronto con gli esperti o con i genitori, perché è sempre accessibile e la risposta arriva velocemente. “Ciò dimostra – spiega Filomena Albano dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza – come il percorso di autonomia e di auto affermazione dei ragazzi in verità presenta aspetti di fragilità che non possono essere ignorati e che talvolta costituiscono un humus fertile nel quale affondano le radici successive patologie di natura psicologica difficili da controllare”.

Cos’è la salute per gli adolescenti

II concetto di salute per gli adolescenti è molto diverso da quello strettamente legato agli aspetti sanitari. Per la maggioranza essere in salute significa avere un corpo in forma, quindi non è altro che la rappresentazione ideale di ciò che i giovani vogliono essere o tendono a divenire.

Cosa cercano sul web

Le notizie più cliccate sono quelle legate ai temi che riguardano la forma fisica, l’alimentazione, l’utilizzo di alcool e droghe, la sessualità, le malattie trasmissibili sessualmente e le medicine e i farmaci. Qualche differenza c’è tra le ricerche delle ragazze e quelle dei ragazzi. Ad esempio il 26% delle femmine adolescenti cerca informazioni sull’alimentazione, mentre lo fa solo il 17% dei maschi. Questi ultimi sono più interessati alla sessualità e all’uso di alcol.

Le differenze in base all’età

Se a 14 anni le ragazze sono molto concentrate sulla forma fisica (le ricerche su questo argomento – sempre in base allo studio Family Smile – riguardano il 74% delle femmine) l’interesse va scemando man mano che l’età aumenta. A 20 anni solo il 31% cerca informazioni di questo tipo sul web, a differenza dei ragazzi che diventano il 69% alla stessa età, mentre a 14 anni sono solo il 26%. L’interesse degli adolescenti di entrambi i sessi si mantiene alto e costante, invece, per quanto riguarda le informazioni su alcol e droghe. Anche se i maschietti sono tendenzialmente più interessati all’argomento: lo cerca il 66% dei 17enni, il 65% dei 18enni e il 79% dei 19enni.

Una marcata differenza tra i sessi c’è invece per quanto riguarda le informazioni sulla sessualità. Per i maschi l’argomento è tra i più interessanti e quindi ricercati in rete. Le percentuali di ricerca tra i 14 e i  20 anni  superano sempre il 50%, mentre sono più basse quelle delle ragazze. Inoltre il 33% dei maschi e il 34% delle femmine naviga in siti di tutti i tipi per cercare informazioni sulle malattie, soprattutto per identificarle partendo dai sintomi. Questa percentuale cresce con l’età.

Come si sentono i giovani dopo la ricerca sul web

  • Il 91% è ansioso perché non sa come gestire queste informazioni;
  • L’88% si sente rassicurato perché comunque ha ottenuto una risposta;
  • L’82% è confuso perché non è riuscito a comprendere tutte le informazioni ricevute;
  • Solo il 10% è incuriosito e va a ricercare altre malattie.

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