Analisi olfattometrica (olfattometria): cos’è, a che serve, come si svolge

MEDICINA ONLINE OLFATTO OLFATTOMETRIA ODORATO SENSO ODORE ODORI DINAMICA PREZZO COME SI SVOLGE RINOMETRIA TEST OTORINOLARINGOIATRA IPOSMIA ANOSMIA PAROSMIA CACOSMIA.jpgCon “olfattometria” si intende un esame diagnostico sensoriale che consiste nell’impiego di un kit per la presentazione standardizzata degli odoranti, a vari livelli di concentrazione, e nella registrazione ed elaborazione statistica delle loro risposte, per ottenere il risultato finale della misura. Fondamentalmente il paziente annusa specifici odori e si rileva la sua capacità di rilevarli.

Perché si effettua?

Si effettua generalmente durante una visita otorinolaringoiatrica per indagare eventuali alterazioni del senso dell’olfatto, come nel caso di iposmia, ovvero parziale riduzione del senso dell’odorato, anosmia, ovvero totale riduzione del senso dell’odorato, parosmia, un disturbo caratterizzato dall’alterazione del senso dell’olfatto, e cacosmia, cioè la percezione di odore sgradevole.

Test

Gli esami olfattometrici soggettivi vengono eseguiti come normale routine ambulatoriale sia con la modalità dello “sniff-test” che con la presentazione forzata di volumi d’aria saturi del stimolante olfattivo. Si esegue prima il secondo test a volumi progressivi, per poi procedere, con la stessa modalità olfattiva, allo sniff-test scalare. Si esaminano prima le modalità olfattive pure, poi quelle olfattogustative ed infine quelle olfattotrigeminali.

Le sostanze usate sono per la modalità olfattiva pura, sono:

  • caffè;
  • nitrobenzene;
  • eucaliptolo.

Le sostanze usate sono per la modalità olfatto-gustativa, sono:

  • vanillina;
  • ammoniaca;
  • acido acetico.

Le sostanze usate sono per la modalità olfatto-trigeminale, sono:

  • canfora;
  • mentolo;
  • timolo.

Il test è completato dalla piridina come modalità olfatto-gustativo-trigeminale e da acqua distillata come controllo. Il controllo viene intercalato seguendo una modalità random tra una qualunque delle altre modalità. I risultati vengono trascritti su apposite tabelle, ove il paziente deve comunicare se ha riconosciuto l’odore. Per la classificazione si usa una scala da 0 a 3 dove 0 indica nessuna risposta, 1 una sostanza sentita, 2 due sostanze sentite, 3 tre sostanze sentite.

1) Odor Stix            

Utilizzato per valutare globalmente la sensibilità olfattiva. Disponibile commercialmente sotto forma di  legata ad un penna-marker profumata. Si agita distante alcuni centimetri dal naso del paziente.

2) Test alcolico dei 12 pollici (twelve-inches alcohol test)

Utilizzato per valutare  globalmente la sensibilità olfattiva. Si apre un pacchetto di alcool isopropilico e si agita a circa 30 cm dal naso del paziente

3) Carte “scatch and sniff” (strofina e annusa)  

Utilizzate per valutare globalmente la sensibilità olfattiva. Disponibili in commercio sotto forma di con tre profumazioni.

4) UPSIT (University of Pennsylvania Smell Identification Test)

Utilizzato per quantificare la perdita della  sensibilità olfattiva (anosmia, iposmia) e  correrarla all’età e al sesso del paziente. Disponibile commercialmente sotto forma di un test con 40 diverse sostanze odorigene tipo  “scratch and sniff” correzione Elevata affidabilità, accuratezza e ripetitività dei risultati. Viene eseguito solo quando c’è realmente la necessità di farlo

Altri esami

L’olfattometria spesso si associa ad altre indagini e test diagnostici, tra cui:

Leggi anche:

Lo Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!