“Mi era piaciuto di più l’altro corso antifumo”

MEDICINA ONLINE FUMARE FUMO SIGARETTE NICOTINA DIPENDENZA DROGA TOSSICODIPENDENZA CANCRO TUMORE POLMONI GRASSO SMETTERE DI FUMARE INGRASSARE CENERE MOZZICONE GIOVANI TABACCO TABAGISMO PIPA SIGARO ELETTRONICAMentre tenevo un corso antifumo, una delle partecipanti mi disse che una volta aveva partecipato ad un’altro corso per smettere di fumare e che quel corso le era piaciuto più del mio. Le chiesi per quanto avesse smesso in quel programma e lei disse: “Oh, non ho smesso per niente!”, le chiesi quindi quanti fra gli altri partecipanti avessero smesso e lei rispose che non sapeva se qualcuno avesse smesso. Le chiesi infine perché, se nessuno aveva smesso, le era piaciuto di più quel sistema e mi rispose: “Quando ho finito il programma, non mi sentivo così in colpa per il fatto di fumare!” A questo punto sorge spontanea una domanda, valida anche per tutti voi:

“Preferite un corso antifumo che ‘vi piaccia’ ma che non vi faccia smettere di fumare o uno che ‘non vi piaccia’ ma che vi faccia smettere di fumare?”

Qualsiasi persona dotata di buon senso risponderebbe “La seconda che hai detto”. Il compito di un corso antifumo dovrebbe essere quello di aiutare i propri partecipanti a liberarsi dalla potente morsa della dipendenza dalla nicotina, anche a costo di essere “poco piacevole”. Per liberarsi delle sigarette ogni partecipante ad un corso ha bisogno di avere la completa comprensione sia di perché fuma, sia delle conseguenze dannose associate al fatto di continuare a farlo. Le sigarette danno dipendenza, sono costose, socialmente inaccettabili e mortali. Come è possibile fare comprendere questi effetti e allo stesso tempo minimizzarne la portata a tal punto da non fare sentire in colpa un fumatore per il fatto di fumare? Il corso antifumo efficace, dice cose che il fumatore medio NON vuole sentirsi dire. Lo “sgrida” se riprende a fumare, non lo compatisce. Gli dice verità scomode, cioè che è un tossicodipendente e non semplicemente una persona con un “brutto vizio”. Se il fumatore medio trova ‘piacevole’ un corso antifumo, probabilmente quel corso antifumo non lo farà smettere di fumare.

La maggior parte dei fumatori nega le conseguenze del fumo sulla propria salute e sulla vita sociale. Quando prende un giornale e legge il titolo “Ministero della Salute”, non va oltre. Quando ascolta alla radio o alla televisione che si parla dei pericoli del fumo o non li considera minimamente o conserva la falsa convinzione che il problema non lo riguardi. A volte capita che anche il suo corpo si lamenti con sintomi fisici quali tosse, sibili, dolori al petto, intorpidimento degli arti, mal di testa, mal di stomaco, raucedine e molti altri. Darà la colpa al tempo, a quello che mangia, allo stress, all’influenza o al raffreddore, alle allergie o a qualunque altra scusa che può trovare per difendere le sue sigarette. La nostra clinic è stata concepita per distruggere permanentemente tutte queste razionalizzazioni del fumo da parte del fumatore. Il mio compito è quello di dire verità scomode sul fumo: non quello di “rassicurare” il fumatore. Il fumatore può anche essersi costruito tutta una serie di scuse per il fumo, ma sa che sono tutte frottole ed è nostro compito ricordarglielo, non negare la verità scomoda. La nostra clinic in ogni caso raggiunge uno fra questi due obiettivi: o il fumatore smette di fumare o la clinic gli rovinerà il piacere del fumo per il resto della sua vita. Non potrà più sedersi alla fine della giornata a ripensare in un’estasi ignorante a quanto s’è goduto le sue sigarette. Al contrario, se il pensiero del fumo dovesse affiorare, gli provocherà rabbia il fatto di essere stato così stupido da fumare 20, 40, 60 o anche più sigarette e lo renderà triste il pensare che con ogni probabilità farà la stessa cosa l’indomani.

Perché vogliamo rendere il fumatore così infelice riguardo al fumo? Per la semplice ragione che se si angoscia abbastanza per le sue sigarette, forse smetterà di fumare. Presto o tardi la logica potrebbe motivarlo a smettere. Magari lo farà da solo, o magari tornerà da noi per un aiuto. Non è importante come: l’importante è che smetta. Per questa ragione, anche se i concetti che gli instilliamo possono affliggerlo, il fatto di non capirli potrebbe procurargli una sofferenza più significativa nel lungo periodo.
Se la nostra clinica avesse lo stesso risultato della prima clinic che aveva frequentato Barbara, vale a dire diminuire le sensazioni negative riguardo al fumo, potrebbe al contrario far continuare a fumare. Le sigarette sono responsabili ogni anno di oltre 300.000 morti premature e della rovina di milioni di altre: alleviare il senso di colpa derivante dal fumo non è certo la cosa migliore per un fumatore. Pensate alle conseguenze fisiche, fisiologiche, sociali, economiche, personali del fumo. Pensate a tutto questo e NON FATE MAI PIÙ UN ALTRO TIRO!

Parti di questo testo, rielaborate dal nostro Staff, sono tratte dal libro “Non fare più nemmeno un tiro” di Joel Spitzer, molto utile sia per chi vuole smettere di fumare che per chi ha già smesso e vuole evitare di “cadere in tentazione”. E’ un libro gratuito, scaricabile legalmente dal link contenuto nel nostro articolo: Non fare più nemmeno un tiro: il libro gratuito per chi ha smesso e per chi vuole smettere di fumare

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Lo Staff di Medicina OnLine

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