Sindrome da astinenza da nicotina: cause, sintomi e cure

MEDICINA ONLINE CERVELLO TELENCEFALO MEMORIA EMOZIONI CARATTERE ORMONI EPILESSIA STRESS RABBIA PAURA FOBIA SONNAMBULO ATTACCHI PANICO ANSIA VERTIGINE LIPOTIMIA IPOCONDRIA PSICOLOGIA DEPRESSIONE TRISTE STANCHEZZALa nicotina è un alcaloide che a dosi minime è moderatamente tossico ma a dosi molte elevate (0,5-1 mg/kg) può essere addirittura letale per l’essere umano. Un individuo di 70 kg che assume tra i 35 ed i 70 mg di nicotina può morire. La nicotina immessa nel nostro organismo fa innalzare la pressione sanguigna e aumenta la frequenza cardiaca, il che la rende un nemico temibile per i cardiopatici. La nicotina viene ottenuta dalle foglie della pianta di tabacco e viene usata nella realizzazione di prodotti sostitutivi per smettere di fumare, come cerotti, gomme da masticare e pastiglie.

Tossicodipendenza da nicotina

La nicotina non è cancerogena e – in sé ed a dosaggi minimi, come quelli contenuti nelle sigarette – non è molto pericolosa per la salute, almeno non quanto altri componenti nocivi del fumo di sigaretta, come il catrame, il monossido di carbonio, il benzene, la formaldeide, l’arsenico ed il polonio-210, quest’ultimo addirittura radioattivo. Pur non essendo pericolosa per la salute umana, la nicotina diventa pericolosissima in quanto è la sostanza che causa dipendenza fisica dalle sigarette, in modo simile a quello che avviene con altre droghe come cocaina o eroina: il tabagismo è una vera e propria tossicodipendenza ed il fumatore dovrebbe chiamarsi “nicotinomane“. La nicotina è infatti a tutti gli effetti considerata una sostanza stupefacente che, una volta immessa nel circolo sanguigno, come tutte le droghe stimola nel cervello il rilascio di dopamina e altri neurotrasmettitori come serotonina, vasopressina e adrenalina: ciò determina il senso di euforia che ha il fumatore quando fuma e ciò, unito al fatto che la nuova sigaretta “spegne” i sintomi dell’astinenza determinati dal calo nel sangue della nicotina ottenuta con l’ultima sigaretta fumata, rende la sigaretta un elemento considerato “positivo” dal fumatore, che la considera come responsabile degli effetti “buoni”, ma non di quelli “cattivi” legati al fastidio dell’astinenza. Tutto ciò incatena il tabagista in un circolo vizioso di tossicodipendenza molto difficile da spezzare.

Cause della sindrome da astinenza da nicotina

La privazione di nicotina per periodi più o meno lunghi comporta la sindrome da astinenza da nicotina, cioè un insieme di sintomi e segni causati appunto dalla mancanza della nicotina nel sangue. La mancanza della nicotina nel sangue può essere determinata sia dall’aver fatto passare troppo tempo dallo spegnimento dall’ultima sigaretta senza averne accesa un’altra, sia dal non aver assunto una nuova dose di nicotina tramite compresse, gomme o cerotti quando si usa una terapia sostituiva con nicotina. Lo smettere di fumare è ovviamente una delle cause principali di sindrome da astinenza da nicotina: il corpo desidera una nuova dose di sostanza, ma essa non viene immessa e ciò scatena i tipici sintomi di astinenza.

Sintomi e segni

I possibili sintomi e segni della sindrome da astinenza di nicotina, sono:

  • fortissimo desiderio di fumare che può essere placato solo dall’assunzione di nicotina;
  • ansia;
  • nervosismo;
  • irritabilità;
  • nausea;
  • crampi allo stomaco;
  • mal di testa;
  • aumento della fame;
  • voglia di “fare qualcosa senza saper bene cosa”;
  • collera;
  • insonnia;
  • mancanza di concentrazione.

Tali sintomi di astinenza si cominciano a provare dopo circa 4 – 6 ore dopo aver spento l’ultima sigaretta ed anche prima, in caso di forte tabagismo. Il comportamento del tabagista cronico in grave crisi di astinenza è spesso totalmente imprevedibile, irrazionale e perfino patetico e grottesco: ad esempio può diventare violento con altre persone ed arrivare a fumare mozziconi spenti che trova nei posacenere o per terra. I sintomi e segni di questa sindrome sono ovviamente correlati alla gravità della tossicodipendenza: se il tabagista fuma da tanti anni ed ogni giorno si accende molte sigarette e con alto contenuto di nicotina, i sintomi e segni di astinenza saranno più intensi.

Durata della fase acuta

La fase acuta dell’astinenza da nicotina inizia in genere dopo 2 o 3 giorni dopo aver fumato l’ultima sigaretta e dura per circa 2-3 settimane: non a caso questo periodo è particolarmente delicato per chi smette di fumare, perché si provano fortemente i fastidiosi sintomi di astinenza ed è quindi facile rimettersi in bocca la sigaretta. Terminate queste 2-3 settimane, i sintomi di astinenza diventano gradatamente più lievi e sopportabili ed il rischio di ricadute – pur non annullandosi mai del tutto – diminuisce notevolmente. Questo limite temporale è comunque estremamente soggettivo: in caso di tabagismo lieve, la fase acuta potrebbe ridursi ad una decina di giorni; in caso di tabagismo cronico, la fase acuta potrebbe protrarsi anche dopo le 3 settimane. In alcuni casi la voglia di fumare potrebbe non sparire del tutto: alcuni nostri pazienti che hanno smesso da oltre 10 anni, ci hanno confessato che ri-fumerebbero volentieri una sigaretta e che di tanto in tanto la voglia riaffiora all’improvviso, ad esempio quando vedono altri che fumano: ciò è comunque soggettivo.

Cura

Purtroppo non esiste una vera e propria “terapia” per eliminare i sintomi e segni di astinenza. Potrete tenervi impegnati per non pensare alle sigarette, o fare sport. Potrete mangiare una merendina, o vedervi un film, ma nulla funziona come il “tempo”: solo il paziente passare del tempo diminuisce i sintomi dell’astinenza da nicotina e la maggior parte degli ex fumatori è concorde sul fatto che entro massimo un mese dall’ultima sigaretta, la voglia di fumare diminuisce al punto di diventare gestibile in modo relativamente facile. Nell’attesa, potete leggere i nostri consigli per reprimere la voglia di fumare: Cosa fare quando viene voglia di fumare: come faccio a reprimerla?

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