Per comprendere meglio il significato dei termini contenuti nel titolo di questo articolo, è necessario avere ben compreso il concetto di “identità di genere”. L’identità di genere è il genere a cui un individuo sente di appartenere, ovvero se la persona identifica sé stessa come maschio, come femmina o altro a prescindere dal sesso che gli è stato assegnato alla nascita. L’identità di genere può essere “cis” (o “cisgenere” o “cisessuale” o “cisgender“), se l’individuo si sente a proprio agio con il sesso che gli è stato assegnato alla nascita, o “trans” (o “transgenere” o “transessuale” o “transgender“), se si identifica con un sesso diverso da quello che gli è stato assegnato alla nascita. Semplificando: un individuo assegnato alla nascita al genere maschile e che si sente uomo, sarà denominato “uomo cis“, mentre un individuo assegnato alla nascita al genere maschile e che si sente donna, sarà denominato “donna trans“; lo stesso vale al contrario per le persone assegnate alla nascita al genere femminile.
Nel grande gruppo delle persone transgenere possono essere inserite anche quelle con “identità non binarie” (in inglese: genderqueer oppure nonbinary, non-binary, o enby dall’acronimo “NB“), cioè le persone che sentono di avere una identità di genere al di fuori del cosiddetto binarismo di genere, ovvero non strettamente e completamente maschili o femminili. Una persona non binaria – che sia stata assegnata al genere maschile o quello femminile o che sia intersessuale – può identificarsi come appartenente ad entrambi i generi (bigenere, in inglese genderfree o bigender), a nessun genere (agenere, in inglese genderfree o agender), o oscillante tra i vari generi (di genere liquido o di genere fluido, in inglese genderfluid). Il concetto di “fluidità di genere” indica l’identificarsi come maschio in un dato momento, come femmina in un altro, come neutro in un altro ancora. Un genderfluid rifiuta quindi di riconoscersi in un’identità sessuale definitiva: la sua identità di genere non è costante nel tempo ma varia in modo “fluido”.
Nonostante la definizione inserisca tutti gli individui non binari nel gruppo dei transgenere, non tutte le persone non binarie utilizzano il termine transgenere o trans per descrivere sé stesse, preferendo semplicemente descriversi come “non binare”. Dal momento che identità sessuale ed orientamento sessuale sono due concetti distinti, un non binario può avere differenti orientamenti sessuali: un individuo cis, trans o non binario può avere attrazione verso altri individui, che possono essere considerati dello stesso sesso (omosessualità), di sesso opposto (eterosessualità) o entrambi (bisessualità).
Un individuo cis, trans o non binario può anche essere “asessuale“. Qualsiasi individuo “trans” o “non binario” può soffrire – anche se non necessariamente – di disforia di genere, cosa che invece, per definizione, non può accadere negli individui “cis”, anche se non si può escludere che un individuo “cis” possa, nel tempo, modificare la propria percezione, sentirsi “trans” e soffrire di disforia di genere.
Chiariti tutti questi aspetti, vediamo ora insieme cosa significano i termini contenuti nel titolo di questo articolo ed altri loro correlati.
Cisnormatività
Con “cisnormatività” o “presupposto cissessuale” (in inglese “cisnormativity” o “cissexual assumption“) in medicina, psicologia e sociologia si intende la presunzione che l’identità di genere cisgender sia quella “normale” mentre tutte le altre siano “anormali”. Il presupposto cissessuale si verifica tipicamente quando un individuo cisessuale manifesta l’ipotesi comune, sebbene errata, che il modo in cui egli sperimenta la propria identità debba necessariamente applicarsi a tutti gli altri individui del mondo. In parole semplici, il cisgender cisnormativo proietta indiscriminatamente la propria esperienza di identità di genere su tutti gli altri, trasformando la cissessualità in un attributo umano dato per scontato che, se assente, configuri una anormalità.
Eteronormatività
Con “eteronormatività” o “presupposto eteronormativo” o “presupposto eterosessuale” (in inglese “heteronormativity“o “heterosexual assumption“) in medicina, psicologia e sociologia si intende la presunzione che l’orientamento sessuale eterosessuale sia quello “normale” mentre tutti gli altri orientamenti (come l’orientamento sessuale omosessuale o bisessuale) siano “anormali”. L’eteronormatività presuppone il binarismo di genere (cioè la convinzione che al mondo esistano solo due sessi distinti e opposti, maschile e femminile) e che le relazioni sessuali e coniugali normali siano necessariamente quelle tra persone etero di sesso opposto. Una visione eteronormativa implica quindi l’allineamento di sesso biologico, sessualità, identità di genere e ruoli di genere.
Eterocisnormatività
I concetti di cisnormatività e di eteronormatività creano insieme una combinazione definita “etero-cis-normatività” od “eterocisnormatività” (in inglese “hetero-cis-normativity“). Con etero-cis-normatività, anche denominata “presupposto etero-cis-normativo“, in medicina, psicologia e sociologia si intende la presunzione che la combinazione tra orientamento sessuale eterosessuale ed identità sessuale cis sia quello “normale” mentre tutte le altre combinazioni (ad esempio transgender bisessuale) siano “anormali”. Un eterocisnormativo è convinto che sesso, genere e orientamento sessuale siano tutti congruenti. Secondo la sociologa Meredith Worthen, che nel 2012 ha coniato l’espressione etero-cis-normatività: “l’etero-cis-normatività è un sistema di norme, privilegi e oppressione che organizza il potere sociale intorno all’identità sessuale e all’identità di genere per cui le persone cisgender eterosessuali si trovano al di sopra di tutte le altre e, quindi, le persone LGBTQ si trovano in una situazione di svantaggio sistemico”.
Transfobia
Con “transfobia” (in inglese “transphobia“) in medicina, psicologia e sociologia si intende un insieme di sentimenti negativi – come odio, paura, disgusto, discriminazione e bigottismo – rivolti verso le persone con identità di genere trans e non-gender-conforme, considerate “diverse” o “anormali”, che portano a insulti, aggressioni fisiche ed altre forme di discriminazione. La transfobia è spesso presente nelle persone cissexiste ed in quelle convinte della cisnormatività. Il transfobico considera i transgenere come individui “anormali” o “malati”, mentre i cisgenere come “normali” o “sani”. I sentimenti transfobici possono portare una persona transgenere ad essere ad esempio “bersagliata di insulti” sui social network, o vittima di mobbing sul lavoro o – visto che una identità di genere diversa da quella cis può rivelarsi anche prima della pubertà – vittima di bullismo a scuola. Qualora la transfobia sia provata dallo stesso soggetto transgender, allora si parla di “transfobia interiorizzata” o “auto-transfobia“.
Omofobia
Con “omofobia” (in inglese “homophobia“) in medicina, psicologia e sociologia si intende un insieme di sentimenti negativi – come odio, paura, disgusto, discriminazione e bigottismo – rivolti verso le persone con orientamento sessuale omosessuale o bisessuale (o altro orientamento diverso da quello eterosessuale), considerate “diverse” o “anormali”, che portano a insulti, aggressioni fisiche ed altre forme di discriminazione.
Omo-transfobia
I concetti di transfobia e di omofobia creano insieme una combinazione definita “omo-transfobia” od “omotransfobia” o “trans-omofobia” (in inglese “homo-transphobia“). Con omo-transfobia in medicina, psicologia e sociologia si intende un insieme di sentimenti negativi – come odio, paura, disgusto, discriminazione e bigottismo – rivolti verso le persone che possiedono la combinazione di orientamento sessuale diverso dall’eterosessuale (ad esempio omosessuale o bisessuale) e di identità sessuale trans. Tali individui sono considerati “diverse” o “anormali” ed i sentimenti negativi rivolti contro di loro possono scaturire in insulti, aggressioni fisiche ed altre forme di discriminazione.
Continua la lettura con: Cissessismo, eterosessismo, eterocissessismo, disforia di genere, terzo sesso, transfobia interiorizzata
Importante: alcune delle definizioni contenute in questo articolo sono soggette a cambiamenti nel tempo e non tutti i ricercatori, medici e psicologi le intendono nello stesso identico modo.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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