Con “recettore” in biochimica si intende una proteina che ha la capacità di legarsi con una molecola specifica, definita “ligando”. Il legame di un recettore col proprio ligando, causa nel recettore una variazione conformazionale in seguito alla quale si ha una cascata di reazioni (trasduzione del segnale) che portano all’insorgenza di una risposta cellulare o un effetto biologico specifici. Il farmacologia il recettore è una molecola che rappresenta il bersaglio specifico di un dato farmaco: la definizione di recettore assume quindi – in ambito farmacologico – un significato più ampio rispetto al campo biochimico, essendo definito “recettore” qualsiasi struttura biologica (proteine, enzimi, lipidi, acidi nucleici…) che diviene bersaglio del farmaco.
I recettori possono essere suddivisi in due grandi categorie, a seconda della loro localizzazione cellulare:
- recettori transmembrana (o più semplicemente “recettori di membrana“): sono recettori che possiedono domini extracellulari, transmembrana ed intracellulari;
- recettori intracellulari: sono localizzati all’interno della cellula.
I recettori intracellulari possono essere a loro volta distinti in recettori citosolici o nucleari, in base alla loro localizzazione rispettivamente nel citosol o nel nucleo della cellula.
I recettori intracellulari citosolici sono il recettore dei glucocorticoidi ed il recettore dei mineralcorticoidi.
I recettori intracellulari nucleari sono: il recettore degli ormoni steroidei, il recettore della vitamina D, il recettore degli ormoni tiroidei ed il recettore dell’acido retinoico.
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