Con “amaurosi fugace“, anche chiamata “cecità monoculare transitoria” si intende un disturbo riguardante la vista caratterizzato dalla perdita della vista temporanea (riduzione della acuità visiva) ad un occhio. Durante un “blackout” la vista appare offuscata, per poi ritornale gradatamente normale in genere entro una decina di minuti. I blackout tendono a recidivare.
Cause e fattori di rischio
L’amaurosi fugace è generalmente dovuta all’interruzione del flusso sanguigno (ischemia) a livello delle vie ottiche, ad esempio causata da embolia retinica oppure da una grave stenosi da ateroma della carotide omolaterale (di solito alla biforcazione dell’arteria carotide comune) o altre cause che determinano ischemia a livello della corteccia visiva o del nervo ottico. Le possibili cause sono:
- embolia retinica;
- TIA (attacco ischemico transitorio);
- ictus cerebrale;
- traumi cranici (ad esempio in caso di cadute, incidenti stradali o sportivi…);
- dissezione dell’arteria carotide interna;
- malattia di Horton;
- cardiopatia emboligena;
- coagulopatie;
- emicrania retinica;
- stenosi delle arterie carotidi;
- processi infiammatori;
- atrofia ottica;
- arterite a cellule giganti;
- aterosclerosi;
- ischemia cerebrale;
- trombocitemia essenziale;
- alterazioni degenerative delle vie ottiche;
- tumori delle vie ottiche o cerebrali;
- intossicazioni.
In alcuni casi l’amaurosi fugace è idiopatica: non è possibile evidenziare la causa di tale manifestazione, in particolare nei soggetti giovani. In tali casi si pensa spesso ad uno spasmo dell’arteria centrale della retina come fattore eziologico.
Fattori di rischio che favoriscono l’insorgenza di amaurosi temporanea, sono:
- età avanzata (> 50 anni);
- obesità;
- vita sedentaria;
- fumo di sigaretta;
- familiarità;
- emicrania;
- diabete;
- retinopatia diabetica;
- ipertensione intracranica;
- traumi e lesioni delle vie ottiche;
- sclerosi multipla;
- dieta ricca di grassi;
- ipercolesterolemia;
- stress psico-fisico prolungato;
- presenza di altre patologie oculari;
- ostruzione severa delle carotidi (specie quella sinistra: l’ostruzione di quest’ultima è infatti molto più frequente di quella della carotide destra).
Sintomi
La persona affetta da amaurosi fugace può elencare sintomi diversi in base alla causa a monte che ha determinato la condizione. Generalmente alla perdita temporanea della vista (blackout) si associano:
- diplopia;
- vertigini;
- astenia (mancanza di forza);
- difficoltà senso-motorie.
Se l’occlusione persiste la retina assume un caratteristico colore biancastro/bianco latte, con fovea rosso scuro.
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Quanto dura il blackout?
I blackout si presentano generalmente come offuscamento della visione in solo occhio con un graduale e lento recupero che inizia generalmente dopo 5-15 minuti. Diversi episodi di blackout possono precedere un attacco di neuropatia ottica ischemica oppure possono verificarsi episodi per anni senza gravi sequele.
Amaurosi fugace bilaterale
I blackout interessano generalmente un solo occhio ma in alcuni casi possono essere bilaterali ed interessare entrambi gli occhi, specie se il paziente soffre di ipotensione arteriosa (pressione arteriosa bassa) ed ipotensione ortostatica o se il danno interviene contemporaneamente nelle vie ottiche di entrambi gli occhi.
Diagnosi
La diagnosi di amaurosi fugace e soprattutto della causa a monte che può averla provocata, avviene principalmente grazie ad una visita oculistica, all’anamnesi, all’esame obiettivo ed a vari test ed esami, tra i quali:
- esame dell’acuità visiva (esame della vista);
- esame del campo visivo;
- esame del fondo oculare;
- tomografia ottica computerizzata (OCT);
- esame alla lampada a fessura (o biomicroscopia);
- retinografia tradizionale e a fluorescenza;
- autorefrattometria;
- fluorangiografia retinica;
- potenziali evocati visivi;
- elettrooculografia (EOG);
- elettroretinografia (ERG);
- ecografia oculare;
- tavole di Ishihara;
- tonometria;
- TAC o risonanza magnetica.
Non tutti gli esami elencati sono sempre necessari per raggiungere la diagnosi. In alcuni casi è importante anche il parere di neurologo e neurochirurgo.
Per la diagnosi è ovviamente importante eseguire una ecografia dei tronchi epiaortici.
Le caratteristiche cliniche e i segni e sintomi associati alla perdita dell’acuità visiva permettono la diagnosi differenziale e la differenziazione dell’amaurosi fugace da altre forme transitorie di riduzione dell’acuità visiva come:
- eclissi visive dell’edema della papilla;
- crisi subacute di glaucoma ad angolo chiuso;
- occlusione della vena centrale della retina;
- patologia del film lacrimale;
- ifema;
- drusen della papilla;
- tumori orbitari.
Quando un blackout è accompagnato da emiplegia sul lato opposto rispetto all’occhio colpito (attacco ischemico transitorio), la stenosi carotidea sul lato dell’occhio colpito deve essere fortemente sospettata. Il riconoscimento precoce della stenosi carotidea è importante poiché, senza un intervento medico e chirurgico appropriato, molti pazienti affetti sviluppano perdita della vista permanente o emiplegia. La sindrome dell’arco aortico può essere sospettata se blackout sempre più frequenti sono correlati alle modificazioni della postura, come accade sedendosi o alzandosi in posizione eretta.
Terapia
La cura di una amaurosi transitoria dipende fortemente dalla causa a monte che l’ha determinata e può includere una terapia farmacologica con Nifedipina o l’intervento chirurgico per rimuovere ad esempio eventuali tumori o disostruire le arterie ostruite.
Rischi
Poiché dopo un episodio di cecità monoculare transitoria vi è il rischio di un infarto retinico (3% annuo) o cerebrale (8% annuo), è necessario trattare questi pazienti come quelli affetti da un attacco ischemico transitorio cerebrale.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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