Cancro dello stomaco: prevenzione, dieta, cibi da evitare, consigli

MEDICINA ONLINE COME SMETTERE DI FUMARE SIGARETTA SIGARETTE BIONDE NICOTINA CATRAME FILTRO TOSSICODIPENDENZA CHAMPIX FARMACI ELETTRONICA FUMO DIVIETO APERTO ACCENDINO DIPENDENZA TABAGISMO SMOKING

Smettere di fumare diminuisce il rischio di cancro gastrico

I tumori dello stomaco (o “tumori gastrici”) possono essere distinti in tumori benigni e in tumori maligni (cancro dello stomaco o cancro gastrico). Il cancro dello stomaco è quindi, per definizione, una neoplasia (tumore) di carattere maligno, che colpisce lo stomaco. Il tumore gastrico è la quarta neoplasia più comune in tutto il mondo ed è più comune negli uomini che nelle donne ed in soggetti obesi e fumatori che hanno più di 50 anni di età. L’istotipo più comune è l’adenocarcinoma gastrico (90% dei casi), seguito dal linfoma (7%) e dai sarcomi (3%).
I sintomi e segni di tumore gastrico includono: bruciore allo stomaco, dolore addominale, nausea, perdita di appetito, perdita di peso, ittero, vomito, difficoltà di deglutizione e melena. Il tumore può metastizzare in altri organi, tra cui fegato, polmoni, ossa e linfonodi. Le cause e fattori di rischio includono infezione da Helicobacter pylori, tabagismo, alcolismo, e dieta errata.
La diagnosi si raggiunge in particolare con la gastroscopia, che permette anche di effettuare una biopsia. In molti casi, soprattutto nelle fasi iniziali, la malattia è asintomatica (cioè non dà alcun sintomo) o presenta sintomi poco specifici e sfumati tanto che il tumore gastrico viene diagnosticato precocemente spesso in modo fortuito durante esami eseguiti per altri motivi. Quando i sintomi diventano manifesti in modo importante ed il paziente si reca dal medico, il tumore è purtroppo spesso già grave e in stadio avanzato: la diagnosi tardiva peggiora la prognosi e diminuisce le possibilità di resecabilità ed operabilità.
I trattamenti includono chirurgia, chemioterapia, radioterapia, terapia mirata e cure palliative se il tumore si trova in uno stadio avanzato. Poiché il tumore diviene sintomatico soprattutto nelle fasi tardive e la diagnosi avviene spesso in ritardo, la prognosi è spesso infausta, con un tasso di sopravvivenza a 5 anni inferiore al 10%.

Prevenzione dei tumori esofagei

Per prevenire i tumori gastro-esofagei, specie nei soggetti a rischio (anziani, obesi, fumatori, alcolisti e persone con parenti con tumore esofageo), è importante:

  • smettere di fumare;
  • evitare le esofagiti da reflusso;
  • evitare il reflusso gastroesofageo;
  • evitare frequenti infezioni di faringe e/o esofago;
  • evitare l’inquinamento ambientale;
  • non assumere droghe;
  • non assumere alcolici;
  • evitare carenze nutrizionali;
  • assumere cibi ricchi di iodio;
  • curare le patologie della tiroide;
  • avere una buona igiene orale e generale;
  • dimagrire se obesi o in sovrappeso;
  • alimentarsi ed idratarsi in modo corretto;
  • consumare frutta e verdura di stagione;
  • evitare una dieta ricca di cibi fritti, salumi, cibo “bruciacchiato”, cibo cotto alla brace, carni rosse, bevande molto calde e “cibo spazzatura” in generale;
  • evitare l’esposizione alimentare alle nitrosammine;
  • evitare l’esposizione ripetuta a raggi x (frequenti radiografie e/o TC del torace);
  • evitare l’ingestione di sostanze tossiche e/o corrosive;
  • evitare lesioni corrosive all’esofago da deglutizione accidentale o intenzionale di sostanze caustiche
  • curare l’eventuale acalasia esofagea;
  • curare l’eventuali malattia neuro/muscolari che determinano stagnazione di cibi e bevande in esofago e stomaco;
  • evitare l’infezione da papillomavirus umano (HPV).

In caso di ripetuti episodi di grave reflusso, in individui a forte rischio di tumore esofageo, è possibile eseguire una Fundoplicatio secondo Nissen-Rossetti.

Prevenzione di reflusso gastroesofageo ed esofagite da reflusso

Visto che il reflusso gastrico nell’esofago (e l’esofagite che ne risulta) è un fattore di rischio importante per alcuni tipi di tumori gastrici ed esofagei, è importante evitarlo. Per prevenire la malattia da reflusso gastroesofageo e/o per ridurre il rischio di gravità e complicanze, è importante:

  • non fumare;
  • alimentarsi in modo corretto, masticando lentamente il cibo e con una apporto calorico adeguato al proprio fabbisogno calorico giornaliero;
  • diminuire la percentuale di massa grassa se sovrappeso od obesi;
  • evitare le abbuffate;
  • ridurre il consumo di caffè, tè, alimenti grassi, alimenti fritti, cioccolata, alimenti piccanti, menta, spezie (cannella, paprica, noce moscata…), aglio, cipolla, pomodori, agrumi e bevande gassate;
  • non bere alcolici (vino, birra, superalcolici…);
  • non assumere droghe;
  • curare l’eventuale ernia iatale;
  • evitare lo stress psico-fisico prolungato;
  • curare, se possibile, le malattie muscolari e/o nervose che rallentano peristalsi e svuotamento gastrico;
  • evitare l’allettamento di lungo periodo;
  • preferire metodi di cottura leggeri, come al vapore, la lessatura, a pressione ed a bagnomaria;
  • fare piccoli pasti leggeri al posto di pochi pasti abbondanti;
  • assumere i farmaci in posizione eretta e con abbondante d’acqua;
  • evitare l’assunzione di farmaci che riducono la pressione del cardias, come alcuni sedativi, antidolorifici, antidepressivi e anestetici;
  • evitare i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei come Aspirina®, Oki® e ibuprofene) ed alcuni antibiotici che hanno il reflusso come effetto collaterale.

Come dormire

Per diminuire il reflusso cronico durante la notte, è importante dormire tenendo la testa rialzata (ad esempio con due cuscini) e possibilmente sul fianco sinistro. E’ importante inoltre evitare di mangiare poco prima di andare a dormire ed evitare pasti notturni.

Consigli dietetici

Per diminuire il rischio di reflusso e di esofagite, si consiglia di sostituire:

  • latte intero o yogurt intero con quelli parzialmente scremati o scremati;
  • carne grassa di maiale con il petto di pollo o il tacchino;
  • frittata con le uova alla coque;
  • carne rossa con carne bianca (pollo e tacchino);
  • formaggi grassi con i fiocchi di latte o ricotta magra.

Relativamente all’apporto di fibre, si consiglia di non superare i 30 grammi al giorno: valori superiori possono ostacolare lo svuotamento gastrico e favorire indirettamente il reflusso e quindi l’esofagite. Un esempio di dieta in caso di reflusso/esofagite è la seguente:

  • colazione: 200 ml di latte di soia con 40 g di cornflakes;
  • spuntino: 1 mela o 1 yogurt magro;
  • pranzo: 100 g di pasta al pomodoro, 50 g di lattuga e 100 g petto di pollo;
  • spuntino: 1 pera o 1 yogurt magro;
  • spuntino: fette di pane con bresaola;
  • cena: 200 g filetto di tonno e 200 g di verdure grigliate.

ATTENZIONE: dieta esemplificativa che potrebbe non andar bene per il singolo paziente. Chiedere al vostro medico prima di seguirla.

Cibi da evitare

Per diminuire il rischio di reflusso, di esofagite e di tumore gastro-esofageo, è importante evitare (o almeno limitare), alcuni cibi, tra cui:

  • alcolici;
  • bevande gassate;
  • caffè;
  • tè;
  • cacao;
  • energy drink;
  • spezie piccanti;
  • peperoncino;
  • pepe;
  • cipolla;
  • aglio;
  • zenzero;
  • salumi;
  • menta;
  • pomodori;
  • agrumi;
  • carni rosse;
  • cibi affumicati;
  • cibi cotti alla brace;
  • cibi carbonizzati;
  • fritti in generale;
  • “cibo spazzatura” in generale.

Continua la lettura con:

Per approfondire:

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.