Ecco oggi i 10 dieci comportamenti caratteristici di una persona introversa, almeno secondo l’autorevole parere del dottor Marti Olsen Laney, psicoterapista e autore del libro ”Il vantaggio dell’introverso”.
1) Non ami chiaccherare
Secondo il dottor Laney, se non ami chiacchierare o perlomeno provi ansia e fastidio durante le conversazioni, probabilmente sei una persona introversa. Un aspetto tutt’altro che negativo, dato che può rivelare una grande profondità d’animo. Le chiacchiere, infatti, spesso vengono percepite dalle persone introverse come qualcosa di superficiale ed inutile, ben distanti da una comunicazione profonda che finisca con il mettere in gioco l’interiorità di una persona.
2) Alle feste preferisci stare con persone che già conosci
Il fatto di prendere parte ad una festa fa di te automaticamente una persona estroversa? Assolutamente no. Se durante una festa non fai altro che socializzare con persone che già conosci, evitando di fare nuove conoscenze, o sei stanco da una giornata di studio/lavoro intenso o sei introverso.
3) Ti senti solo tra la folla
Ti capita spesso di sentirti un estraneo tra un gruppo di persone (conoscenti e non) e avere il desiderio di scappare via? Una chiara spia del tuo essere introverso secondo il dottor Laney.
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4) Ami i discorsi profondi e la cultura
Sei hai un debole per le conversazioni filosofiche e stimolanti, i libri e i film d’autore, se preferisci i film di Stanley Kubrick a quelli di Carlo Vanzina, è più probabile che tu sia introverso. Secondo il dottor Laney, gli introversi amano i discorsi profondi, la cultura ed il confronto umano.
5) Non hai bisogno di stimoli forti per stare bene
Se sei fra quelli a cui basta ritrovarsi tra la natura in silenzio per stare bene, probabilmente sei una persona introversa. Gli estroversi, infatti, tendono ad annoiarsi molto più facilmente da soli e in assenza di stimoli, perennemente desiderosi di qualcosa da fare. Gli introversi, invece, avendo un mondo interiore molto più sviluppato, riescono a godersi i momenti di pace e relax cullandosi con i propri pensieri, anche da soli.
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6) Il tuo partner è estroverso
Gli opposti si attraggono? Sembrerebbe di si. Spesso gli introversi preferiscono gli esteroversi, poiché, capaci di fargli scoprire un nuovo mondo e guidarli in una nuova dimensione fatta di divertimenti e socialità.
7) Preferisci evitare gli spettacoli che possano coinvolgere il pubblico
Gli introversi preferiscono essere spettatori piuttosto che protagonisti, specialmente quando non sono loro a “dirigere le danze”. Ecco perché rifuggono da tutte quegli intrattenimenti che potrebbero coinvolgere il pubblico, come gli spettacoli di magia o quelli comici (dove spesso il comico prende in giro le persone del pubblico).
8) Nulla sfugge alla tua vista
Stando ai risultati di una ricerca condotta dall’Università di Cambridge, gli introversi avrebbero una naturale predisposizione per i dettagli, finendo con il notare cose che nella maggior parte dei casi finiscono con lo sfuggire ai più. Secondo i ricercatori inglesi, infatti, gli introversi presenterebbero una maggiore attività cerebrale nel corso dell’elaborazione delle informazioni visive.
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9) Parli spesso con te stesso
Se sei abituato a parlare con te stesso, a riflettere e meditare, sei sicuramente un introverso secondo Olsen Laney. Gli introversi in genere hanno la necessità di pensare prima di aprir bocca.
10) Preferisci la penna alle corde vocali
Se preferisci scrivere che parlare, sei sicuramente un introverso. Secondo Laney, agli introversi preferiscono comunicare in forma scritta, piuttosto che parlare e spesso intraprendono la professione di scrittore o giornalista.
Altri segnali importanti dell’essere introversi, secondo il sottoscritto, sono:
- la paura di parlare in pubblico;
- il timore di esibirsi in una attività di fronte ad altri (ad esempio un saggio di pianoforte);
- la paura di essere al centro delle attenzioni di altre persone;
- il non gradire i pettegolezzi (l’introverso è solitamente bravo nel tenere i segreti);
- la tendenza all’ordine e il fastidio nel non poter controllare tutto;
- il fare un lavoro “anonimo” (ad esempio l’impiegato);
- l’evitare rischi e gioco d’azzardo;
- il vestirsi in maniera “anonima” (mai con colori troppo sgargianti o con vestiti appariscenti);
- l’evitare di dire la propria opinione, specie se diversa rispetto a quella del resto del gruppo;
- l’aver paura del giudizio degli altri.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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