Esibizionista, riservato, timido, narcisista: scopri quale “tipo da spiaggia” sei

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA MARE COSTUME ABBRONZATURA ESTATE CALDO SPIAGGIA BAGNO SOLE VACANZEOgnuno di noi ha un carattere che ci contraddistingue: quando andiamo in spiaggia ciò diventa particolarmente evidente. Nei vari gruppi che si vedono al mare è spesso abbastanza facile capire al volo chi è l’esibizionista del gruppo, chi è il timido, e chi è quello che vuole semplicemente stare “per i fatti suoi”.

E voi, che tipo da spiaggia siete?

1) LA RAGAZZA TRANQUILLA/RISERVATA

Chi è: ragazza tranquilla, va in spiaggia per rilassarsi e non le interessa fare nuove amicizie.
Dove si mette: sceglie posti defilati, spesso al margine esterno dello stabilimento.

Una persona non interessata alla “caccia” costruirà per sé un isolamento fisico marcato: sdraio vicino al limite dello stabilimento, auricolari, aspetto rilassato, occhi socchiusinessun segnale di disponibilità alla conversazione. Se è sola, è probabile che cerchi di occupare la sdraio vicina con una borsa o qualche oggetto: per creare una difficoltà in più a chi volesse sedersi accanto a lei, che dovrebbe chiederle di spostarlo. Non è del tutto isolata dal resto della spiaggia, ma – di fatto – ha eretto una vera e propria barriera tra lei e gli altri bagnanti.

2) LA RAGAZZA ESTROVERSA

Chi è: ragazza estroversa, in cerca di conoscenze.
Dove si mette: la si incontra lungo il passeggio centrale, dove può osservare più persone.

Una donna che vuole sedurre ha gioco facile in spiaggia. Una ragazza a caccia ha più possibilità di conoscere ragazzi più “sinceri” se sceglie una sdraio lungo la passerella centrale, dove può osservare i ragazzi che non sono ancora entrati nel personaggio. La zona del “bagnasciuga”, infatti, è anche scenograficamente simile a un palcoscenico (con le sdraio come platea), invece camminando lungo la passerella si è più spontanei, più inclini al sorriso sincero. La variante più “esibizionista” è invece spesso stesa sul lettino, vicinissima al bagnasciuga, non di rado in topless ed accanto al proprio ragazzo/amiche altrettanto esibizionisti.

3) IL CONTROLLORE DELLA SPIAGGIA

Chi è: spesso è un papà. Vuole proteggere i suoi figli e poter osservare tutto quello che avviene.
Dove si mette: sceglie la fila più lontana dalla battigia, senza sdraio alle spalle.

Ci sono poi dei tipi da spiaggia che cercano davvero poco l’interazione con gli altri. Il primo si potrebbe definire “il controllore”: di solito è un maschio adulto con figli, che non ama molto la spiaggia, specie se affollata, perché non gli permette di tenere costantemente sotto controllo la prole; ma, nello stesso tempo, è felice di portarvi i bambini che amano giocare all’aperto. Il suo luogo ideale è l’ultima fila, meglio se in posizione leggermente sopraelevata. Come da una postazione di vedetta, può controllare quello che succede in gran parte dello stabilimento: non perde di vista i figli e, nello stesso tempo, ha le spalle protette dal fatto che nessuno può sostare dietro di lui.

4) IL RAGAZZO ESTROVERSO

Chi è: non ha difficoltà a relazionarsi con gli altri, vuole conoscere persone.
Dove si mette: è sempre in prima fila, vicino al luogo dei giochi e degli incontri.

Un estroverso si trova a proprio agio nella prima fila, a pochi metri dalla battigia, da qui può seguire la parte più attiva della spiaggia, cioè lo spazio di chi entra in mare ridendo per l’acqua troppo fredda, delle passeggiate (specialmente ragazze!), dei gruppi di amici che giocano a palla. Una persona estroversa si piazza nel migliore punto di osservazione, pronto a cogliere i segnali di disponibilità degli altri per fare nuove amicizie.

5) IL “BRIATORE” (DEI POVERI)

Chi è: non ama mischiarsi con gli altri, resta sulla sua barca.
Dove si mette: mai in spiaggia. Dalla barca però “domina” (e si fa guardare) avvicinandosi alla riva.

In spiaggia spesso non ci va proprio: o, meglio, occupa il palcoscenico dalla posizione che gli permette il maggiore esibizionismo. È un’imitazione del “modello Briatore”, rigorosamente in barca, che si avvicina alle spiagge per farsi notare. Non mira a quelle più esclusive (si sentirebbe uno dei tanti e sa che sarebbe poco notato), ma mostra la propria “forza” al comando di un grosso motore, davanti a spiagge più popolari, dove sa che viene subito adulato ed invidiato (almeno questo è quello che pensa lui!). Non vuole mischiarsi con “il popolo della sabbia” e non accetta di dipendere dalla natura per spostarsi: non lo si vedrà tanto facilmente su una barca a vela.

6) IL “CRISTIANO RONALDO” DELLA SPIAGGIA

Chi è: tipo sportivo, dinamico, che punta molto sul proprio aspetto per farsi notare.
Dove si mette: dovunque può praticare sport: si incontra spesso sulla battigia, impegnato in giochi.

Il luogo dei giochi è anche, spesso, il preferito di chi ha la personalità del seduttore. Si posiziona sulla battigia, insieme al suo gruppo di amici di cui si sente il leader. Qui si mette in mostra, fa notare il proprio corpo, l’abbronzatura: spesso non va neppure ad attaccare discorso con le ragazze, si lascia ammirare per un po’, mostrando la propria leadership attraverso l’abilità con la palla… E’ proprio quel tipo che si lancia in rovesciate improbabili o che spara (inutili) pallonate al largo. E’ quello che a pallavolo cerca sempre la schiacciata, ed ogni tanto riesce ad esibirsi anche in qualche bel gesto atletico che farà finire la palla, guarda caso, vicino ad una bella ragazza.

7) IL TIPO TIMIDO

Chi è: timido, non ha voglia di conoscere nuova gente. Si isola anche dagli amici con cui è arrivato.
Dove si mette: al centro degli ombrelloni, per non essere notato, senza partecipare alle attività degli altri.

Sarà più probabile che un introverso occupi un ombrellone al centro dello stabilimento, lontano dal passeggio: magari indossando occhiali da sole, che lo aiutano a “schermarsi” dal mondo, e ascoltando musica con i propri auricolari: le sdraio intorno gli offrono una barriera fisica su tutti i lati, il che lo fa sentire protetto. Tende anche ad isolarsi dagli stessi amici del gruppo con cui è arrivato in spiaggia. Non vuole essere considerato asociale, ma – di fatto – si autoesclude dai suoi stessi amici.

8) L’INTROVERSO ESTREMO

Chi è: l’introverso “estremo” non parla, legge intensamente e non ama l’abbronzatura.
Dove si mette: sceglie un posto al centro, ma non lascia quasi mai l’ombra.

E’ una versione “estrema” del tipo precedente. Va in spiaggia quasi per necessità, stanco del “Ma non ti abbronzi nemmeno un po’ quest’anno?” di amici e parenti). Sceglie un posto totalmente all’ombra e spesso tiene la maglietta addosso. Si copre il corpo per comunicare indisponibilità e si mantiene protetto dal cono dell’ombrellone. Difficilissimo da coinvolgere in una conversazione, solitamente è geloso della privacy e concentrato nelle proprie letture, di solito colte.

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I dieci comportamenti che comunicano agli altri che sei una persona introversa

MEDICINA ONLINE UOMO GIOVANE TRISTE DOLORE MAL DI TESTA PENSIERI DEPRESSIONE STANCHEZZA STANCO BRUTTOEcco oggi i 10 dieci comportamenti caratteristici di una persona introversa, almeno secondo l’autorevole parere del dottor Marti Olsen Laney, psicoterapista e autore del libro ”Il vantaggio dell’introverso”.

1) Non ami chiaccherare

Secondo il dottor Laney, se non ami chiacchierare o perlomeno provi ansia e fastidio durante le conversazioni, probabilmente sei una persona introversa. Un aspetto tutt’altro che negativo, dato che può rivelare una grande profondità d’animo. Le chiacchiere, infatti, spesso vengono percepite dalle persone introverse come qualcosa di superficiale ed inutile, ben distanti da una comunicazione profonda che finisca con il mettere in gioco l’interiorità di una persona.

2) Alle feste preferisci stare con persone che già conosci

Il fatto di prendere parte ad una festa fa di te automaticamente una persona estroversa? Assolutamente no. Se durante una festa non fai altro che socializzare con persone che già conosci, evitando di fare nuove conoscenze, o sei stanco da una giornata di studio/lavoro intenso o sei introverso.

3) Ti senti solo tra la folla

Ti  capita spesso di sentirti un estraneo tra un gruppo di persone (conoscenti e non) e avere il desiderio di scappare via? Una chiara spia del tuo essere introverso secondo il dottor Laney.

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4) Ami i discorsi profondi e la cultura

Sei hai un debole per le conversazioni filosofiche e stimolanti, i libri e i film d’autore, se preferisci i film di Stanley Kubrick a quelli di Carlo Vanzina, è più probabile che tu sia introverso. Secondo il dottor Laney, gli introversi amano i discorsi profondi, la cultura ed il confronto umano.

5) Non hai bisogno di stimoli forti per stare bene

Se sei fra quelli a cui basta ritrovarsi tra la natura in silenzio per stare bene, probabilmente sei una persona introversa. Gli estroversi, infatti, tendono ad annoiarsi molto più facilmente da soli e in assenza di stimoli, perennemente desiderosi di qualcosa da fare. Gli introversi, invece, avendo un mondo interiore molto più sviluppato, riescono a godersi i momenti di pace e relax cullandosi con i propri pensieri, anche da soli.

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6) Il tuo partner è estroverso

Gli opposti si attraggono? Sembrerebbe di si. Spesso gli introversi preferiscono gli esteroversi, poiché, capaci di fargli scoprire un nuovo mondo e guidarli in una nuova dimensione fatta di divertimenti e socialità.

7) Preferisci evitare gli spettacoli che possano coinvolgere il pubblico

Gli introversi preferiscono essere spettatori piuttosto che protagonisti, specialmente quando non sono loro a “dirigere le danze”. Ecco perché rifuggono da tutte quegli intrattenimenti che potrebbero coinvolgere il pubblico, come gli spettacoli di magia o quelli comici (dove spesso il comico prende in giro le persone del pubblico).

8) Nulla sfugge alla tua vista

Stando ai risultati di una ricerca condotta dall’Università di Cambridge, gli introversi avrebbero una naturale predisposizione per i dettagli, finendo con il notare cose che nella maggior parte dei casi finiscono con lo sfuggire ai più. Secondo i ricercatori inglesi, infatti, gli introversi presenterebbero una maggiore attività cerebrale nel corso dell’elaborazione delle informazioni visive.

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9) Parli spesso con te stesso

Se sei abituato a parlare con te stesso, a riflettere e meditare, sei sicuramente un introverso secondo Olsen Laney. Gli introversi in genere hanno la necessità di pensare prima di aprir bocca.

10) Preferisci la penna alle corde vocali

Se preferisci scrivere che parlare, sei sicuramente un introverso. Secondo Laney, agli introversi preferiscono comunicare in forma scritta, piuttosto che parlare e spesso intraprendono la professione di scrittore o giornalista.

Altri segnali importanti dell’essere introversi, secondo il sottoscritto, sono:

  • la paura di parlare in pubblico;
  • il timore di esibirsi in una attività di fronte ad altri (ad esempio un saggio di pianoforte);
  • la paura di essere al centro delle attenzioni di altre persone;
  • il non gradire i pettegolezzi (l’introverso è solitamente bravo nel tenere i segreti);
  • la tendenza all’ordine e il fastidio nel non poter controllare tutto;
  • il fare un lavoro “anonimo” (ad esempio l’impiegato);
  • l’evitare rischi e gioco d’azzardo;
  • il vestirsi in maniera “anonima” (mai con colori troppo sgargianti o con vestiti appariscenti);
  • l’evitare di dire la propria opinione, specie se diversa rispetto a quella del resto del gruppo;
  • l’aver paura del giudizio degli altri.

Per approfondire:

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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