Vaccino: meglio farlo la mattina o il pomeriggio? La risposta scientifica

MEDICINA ONLINE INVASIVITA VIRUS BATTERI FUNGHI PATOGENI MICROBIOLOGIA MICROORGANISMI CLINICA BIOLOGICA BIOLOGIA MICROBI LABORATORIO ANALISI PARETE INFEZIONE ORGANISMO PATOGENESI MICROBIOLOGY WALLPAPER DNAQuando è meglio fare un vaccino? Alla mattina o nel pomeriggio? Una ricerca inglese ha la risposta. Continua a leggere

Il calendario delle vaccinazioni obbligatorie per i vostri figli

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO BAMBINO PEDIATRA OSPEDALEQuali sono e quando far fare le vaccinazioni obbligatorie ai nostri figli? Sul tema il dibattito è ancora acceso e, secondo quanto denuncia il Ministero della Salute, le vaccinazioni dei piccolini sono effettivamente in calo e addirittura sono scese sotto il livello minimo previsto dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale spingendo l’autorità ad intervenire concretamente, tutto ciò a causa di alcune teorie pseudo-scientifiche che si diffondono con estrema rapidità sul web. Ma di questo parlerò un’altra volta.

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Vaccinazioni obbligatorie: quali sono?

Le vaccinazioni obbligatorie per i bambini sono complessivamente quattro: antidifterica, antitetanica, antipoliomielitica e antiepatitevirale B. Le altre, quelle contro la pertosse, il morbillo, la parotite, la rosolia e l’Haemophilus influenzae b (Hib), sono invece facoltative, ma fortemente incentivate dal Sistema sanitario che ne suggerisce l’uso garantendone la gratuità.

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Modalità di somministrazione dei vaccini

Le modalità di somministrazione dei vaccini obbligatori sono sostanzialmente due: l’antidifterica e l’antitetanica, infatti, si possono somministrare insieme con il DT, il cosiddetto vaccino combinato, oppure – se i genitori acconsentono ad aggiungere alle prime due la vaccinazione facoltativa contro la pertosse – con il vaccino trivalente antidifterico-tetanico-pertossico (DTP).

Vaccinazioni obbligatorie: da 3 a 11 mesi

I bambini iniziano a sottoporsi alle vaccinazioni a partire dal terzo mese di vita quando, sostanzialmente, sono chiamati a fare il primo ciclo delle obbligatorie che sarà seguito da un secondo ciclo al quinto mese e da un terzo all’undicesimo.

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Vaccinazioni facoltative e richiami: da 13 mesi a 6 anni

A partire dai tredici mesi, e comunque entro i quindici, arriva quindi il momento delle vaccinazioni facoltative che poi devono essere ripetute al sesto anno di età quando si dovranno rifare anche tre delle quattro obbligatorie (ovvero antidifterica, antitetanica, antipoliomielitica). In questa occasione, poi, i bambini che avranno optato per il vaccino trivalente saranno nuovamente vaccinati anche contro la pertosse.

Vaccinazioni nell’adolescenza

Il rischio di difterite, tetano e pertosse, infine, verrà nuovamente combattuto con un ultimo ciclo di vaccinazioni tra i 14 e i 16 anni di età. Questo, in sostanza, è il calendario delle vaccinazioni obbligatorie e facoltative ma le scadenze non sono determinanti: se per qualche ragione si allungano infatti i tempi tra una dose e l’altra, infatti, l’efficacia del ciclo non viene compromessa a patto che questo venga portato a termine.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Febbre dopo vaccino: come curarla e quanto dura?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO NEONATO PIANGE BAMBINO FEBBRE LACRIME DOLORE LATTANTEA vostro figlio è venuta la febbre dopo aver fatto il vaccino? E’ un fatto assolutamente comune e che non deve destare eccessiva preoccupazione. Molti genitori sono spaventati dalla possibilità che si verifichi questo effetto collaterale, specie col primo figlio, e quasi 2 su 10 preferiscono – anche per questo – addirittura evitare del tutto i vaccini, incuranti dei grandi rischi che questa scelta, sempre più comune, comporta. La vaccinazione, infatti, resta il modo più sicuro ed efficace di combattere alcune gravi malattie e la febbre che può comparire dopo le vaccinazioni non deve in alcun modo spaventare: ecco perché viene e quanto dura.

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Vaccini neonati (e bambini): perché viene la febbre?

Le vaccinazioni (sia quelle obbligatorie che quelle facoltative) agiscono tramite l’iniezione nell’organismo dei virus che devono prevenire anche se in forma attenuata o non più vivi per attivare gli anticorpi necessari ad ottenere l’immunità. La comparsa di questi microrganismi aggressivi nel corpo, però, stimola una risposta immediata e la difesa attuata come reazione dal corpo – specialmente in neonati e bambini – può manifestarsi con la comparsa di qualche episodio febbrile.

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Febbre da vaccino: quali sono le tempistiche

Sulla durata della febbre dopo i vaccini non esiste uno standard fisso ma, generalmente, l’aumento della temperatura si manifesta tra 2 e 24 ore dopo l’iniezione e scompare entro un paio di giorni. Fa eccezione il caso del vaccino trivalente (contro morbillo, parotite e rosolia): in questo caso, infatti, la febbre da vaccino può manifestarsi tra 5 e 15 giorni dopo la somministrazione.

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Febbre post vaccino: i rimedi

La cura per la febbre dopo il vaccino è la stessa consigliata in caso di febbre in età pediatrica. Tra le azioni indispensabili c’è quella di tenere i piccoli ben idratati (somministrando loro acqua, tè deteinato e succhi di frutta o spremute) rinfrescandoli spesso con panni umidi o impacchi di ghiaccio. Dietro consulto con il medico, poi, è possibile somministrare paracetamolo o creme specifiche per far passare il gonfiore dalla zona dove è stata praticata l’iniezione.

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