Il concetto di invecchiamento «viene riferito a quei processi di modificazione dell’organismo che avvengono dopo il periodo della maturità» (Birren, Renner, 1980). Gli stessi autori Continua a leggere
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Vaccini: servono davvero? Tutte le verità scientifiche
Quando si rompe un tubo in casa, io chiamo il professionista dei tubi, cioè il mio idraulico di fiducia. Se lui mi dice che devo effettuare un certo lavoro, io lo faccio perché io sono un medico e di tubi non ci capisco… un tubo! L’esperto è lui: ad ognuno il suo lavoro. Penso che questo valga un po’ per chiunque. Mi chiedo perché invece, quando si tratta una cosa un pelino più importante – la nostra salute – ognuno diventa esperto, anche se si occupa di edilizia, di vendere immobili o di software per computer. Gente che non saprebbe dire manco la differenza non dico tra una glicoproteina CD4 ed una glicoproteina CD8, ma neanche tra un virus ed un batterio, improvvisamente diventa esperta di biologia molecolare ed esprime giudizi netti sui vaccini, condannandoli. Ma il problema non è tanto se un trentenne pensa che i vaccini siano il male assoluto: il problema è che non vaccina i suoi figli, bambini inermi che subiscono le scelte scellerate dei genitori. E’ proprio a questi genitori sono dedicate le prossime verità scientifiche.
Cosa sono i vaccini ed a cosa servono?
I vaccini sono preparati somministrati all’organismo per prevenire alcune malattie infettive. Stimolano il sistema immunitario affinché si difenda contro specifici germi, contenuti al loro interno in forma inattiva, ovvero incapaci di provocare la malattia ma in grado di stimolare la produzione di anticorpi per contrastarla.
Quali malattie si possono prevenire?
Le malattie che ad oggi i vaccini prevengono sono numerose: difterite, epatite A, epatite B, herpes zoster, influenza, meningiti, sepsi, polmoniti, morbillo, tumori e malattie dovute a papilloma virus, parotite, pertosse, poliomielite, rosolia, diarree infantili da rotavirus, tetano, varicella.
Perché dovremmo vaccinarci?
Perché i vaccini ci proteggono dalle malattie infettive. Pertanto più individui della comunità sono vaccinati, meno probabile è il contagio. Ne consegue una riduzione notevole del numero di persone malate.
A chi sono destinate le vaccinazioni?
Esistono vaccini di varie tipologie, la maggior parte dei quali sono destinati a bambini ed adolescenti. Tuttavia ci sono vaccinazioni per tutte le età, consigliate soprattutto alle “categorie a rischio” ovvero più deboli per età, stato di salute o particolari condizioni come la gravidanza. Esistono poi vaccini specifici per chi viaggia in paesi a rischio.
Perché bisognerebbe vaccinare da subito i bambini?
Perché vaccinarli nei primi mesi di vita consente di proteggerli fin da subito da eventuali malattie infettive. Ciò è possibile perché il sistema immunitario risponde bene ai vaccini anche in tenera età.
Le vaccinazioni sono obbligatorie?
No, ma sono raccomandate per l’alto valore preventivo individuale e collettivo, in base alle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e del Ministero della Salute.
Le vaccinazioni comportano effetti collaterali?
Gli effetti collaterali delle vaccinazioni, sempre che si manifestino, sono molto lievi e di breve durata: da febbre moderata a leggere reazioni infiammatorie intorno all’iniezione. Eventuali reazioni allergiche sono rarissime e si manifestano subito, ragion per cui si deve attendere una ventina di minuti prima di lasciare l’ambulatorio.
No, non si possono prevedere né prevenire tramite accertamenti di laboratorio ma il medico curante o il personale dei centri vaccinali può identificare eventuali situazioni a rischio.
Come e quando vanno effettuate le vaccinazioni?
Le vaccinazioni si effettuano negli ambulatori vaccinali del Sistema Sanitario Regionale e le prime vaccinazioni infantili vengono comunicate con lettera postale accompagnata da opuscolo informativo e calendario. Il genitore viene quindi invitato a un colloquio per firmare l’adesione alla vaccinazione. E’ invece il medico curante a proporre le vaccinazioni per le categorie a rischio, che possono essere eseguite da lui stesso o presso gli ambulatori.
I vaccini servono davvero?
Certamente si, ne sono così convinto che ho vaccinato mio figlio e credo che basti a farvi capire la fiducia che ho in essi.
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Il calendario delle vaccinazioni obbligatorie per i vostri figli
Quali sono e quando far fare le vaccinazioni obbligatorie ai nostri figli? Sul tema il dibattito è ancora acceso e, secondo quanto denuncia il Ministero della Salute, le vaccinazioni dei piccolini sono effettivamente in calo e addirittura sono scese sotto il livello minimo previsto dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale spingendo l’autorità ad intervenire concretamente, tutto ciò a causa di alcune teorie pseudo-scientifiche che si diffondono con estrema rapidità sul web. Ma di questo parlerò un’altra volta.
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Vaccinazioni obbligatorie: quali sono?
Le vaccinazioni obbligatorie per i bambini sono complessivamente quattro: antidifterica, antitetanica, antipoliomielitica e antiepatitevirale B. Le altre, quelle contro la pertosse, il morbillo, la parotite, la rosolia e l’Haemophilus influenzae b (Hib), sono invece facoltative, ma fortemente incentivate dal Sistema sanitario che ne suggerisce l’uso garantendone la gratuità.
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Modalità di somministrazione dei vaccini
Le modalità di somministrazione dei vaccini obbligatori sono sostanzialmente due: l’antidifterica e l’antitetanica, infatti, si possono somministrare insieme con il DT, il cosiddetto vaccino combinato, oppure – se i genitori acconsentono ad aggiungere alle prime due la vaccinazione facoltativa contro la pertosse – con il vaccino trivalente antidifterico-tetanico-pertossico (DTP).
Vaccinazioni obbligatorie: da 3 a 11 mesi
I bambini iniziano a sottoporsi alle vaccinazioni a partire dal terzo mese di vita quando, sostanzialmente, sono chiamati a fare il primo ciclo delle obbligatorie che sarà seguito da un secondo ciclo al quinto mese e da un terzo all’undicesimo.
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Vaccinazioni facoltative e richiami: da 13 mesi a 6 anni
A partire dai tredici mesi, e comunque entro i quindici, arriva quindi il momento delle vaccinazioni facoltative che poi devono essere ripetute al sesto anno di età quando si dovranno rifare anche tre delle quattro obbligatorie (ovvero antidifterica, antitetanica, antipoliomielitica). In questa occasione, poi, i bambini che avranno optato per il vaccino trivalente saranno nuovamente vaccinati anche contro la pertosse.
Vaccinazioni nell’adolescenza
Il rischio di difterite, tetano e pertosse, infine, verrà nuovamente combattuto con un ultimo ciclo di vaccinazioni tra i 14 e i 16 anni di età. Questo, in sostanza, è il calendario delle vaccinazioni obbligatorie e facoltative ma le scadenze non sono determinanti: se per qualche ragione si allungano infatti i tempi tra una dose e l’altra, infatti, l’efficacia del ciclo non viene compromessa a patto che questo venga portato a termine.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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Calendario di maturazione della frutta di stagione
La maniera migliore di mangiare è imbandire le nostre tavole di frutta e verdura di stagione, grazie all’abbondanza di vitamine, sali minerali ed acqua che contengono. La maniera migliore per acquistare frutta e verdura di qualità è mangiare quelle di stagione nel momento naturale di maturazione.
Nonostante oggi le primizie e altri frutti fuori stagione si trovino nelle rivendite praticamente tutto l’anno, consumare frutta e verdura nel momento in cui sono maturi naturalmente, risulta però più sano ed anche economico.
Nelle seguenti tabelle, trovate le informazioni utili per fare la vostra spesa al passo con la natura.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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Quali sono i segni zodiacali che tradiscono di più?
Premessa importante: io non credo affatto nei segni zodiacali e nell’oroscopo, però ho trovato in rete questo articolo su Publiweb e ho deciso di proporvelo, giusto per rilassarci un po’ con qualcosa di leggero! Giusto per la cronaca: io sono del “leone”.
C’è davvero un legame tra il segno zodiacale e la propensione a tradire? Per chi crede alle influenze astrali è evidente che esistano certe predisposizioni per cui può sembrare logico che un uomo o una donna appartenenti ad un certo segno zodiacale siano facilmente eticattabili come “traditori”.
Vediamo, dunque, segno per segno, le caratteristiche di ogni segno in relazione al tradimento.
Ariete: conquista per il puro gusto di conquistare, ma se va oltre è perché, solitamente, non è più innamorato.
Toro: può essere vittima del bisogno di sedurre ed è portato a scaricare la cattiva coscienza attraverso regali al partner ufficiale per cancellare i sensi di colpa.
Gemelli: ama sedurre più con le parole che con i fatti. E’ portato per i tradimenti virtuali e se scopre di essere tradito di certo non se ne fa una malattia.
Cancro: tradisce prevalentemente quando si sente troppo trascurato visto che solitamente in amore pretende molte attenzioni.
Leone: normalmente è molto fedele e potrebbe tradire solo quando sente calare l’attenzione del partner, ma se viene tradito diventa feroce.
Vergine: tradisce di rado e se arriva a tanto è solo perché si accorge che l’altra/o non lo apprezza come vorrebbe.
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Bilancia: può cedere a certi corteggiamenti, anche se di solito non tradisce.
Scorpione: se dovesse capitargli l’occasione con buona probabilità non se la lascerebbe scappare. Ovviamente in maniera scaltra e senza clamori.
Sagittario: tradisce quando ha voglia di provare nuove emozioni o esperienze divertenti. Se tradito sarebbe anche capace di perdonare e dimenticare.
Capricorno: non è adatto al tradimento anche perché ha bisogno di programmare ogni minimo dettaglio e la cosa è faticosa.
Acquario: inquieto e curioso, può tradire quando è attratto dall’intrigo. Sa camuffare perfettamente le sue scappatelle.
Pesci: solitamente tradisce per amore, solo quando sa che troverà dall’altra parte una grande sentimento e nuove emozioni.
E voi vi ritrovate nella descrizione del vostro segno zodiacale?
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Conoscere i giorni fertili per rimanere incinta velocemente: il calendario dell’ovulazione
Il vostro più grande desiderio è rimanere incinta ma finora non ci siete riuscite e per di più non sapete come fare per favorire il ‘lieto evento’? Sicuramente la cosa più importante è quella di conoscere i vostri giorni fertili e questo è possibile attraverso la conoscenza del calendario dell’ovulazione. Vediamo insieme come fare.
Avere pazienza!
E’ importante che per prima cosa capiate che non dovete essere frettolose: i tempi per restare incinta possono a volte essere lunghi e per ottenere un buon esito dovete restare tranquille e serene. Non per questo, però, meno determinate e costanti: sappiate che in media per rimanere incinta possono volerci anche 7-8 mesi e in ognuno di questi mesi la probabilità di concepire varia dal 15 al 20 per cento. Una volta presa la decisione e capito che sono necessarie costanza e pazienza, vediamo come fare per favorire la gravidanza.
Capire quali sono i giorni fertili
Innanzitutto è che dovete capire quali sono i giorni in cui siete fertili, e per farlo bisogna conoscere bene il vostro ciclo mestruale: questo è il principale segreto per sapere quando è in atto l’ovulazione. Nel corso del ciclo ci sono all’incirca 7 giorni in cui si è più fertili e si ha quindi una possibilità maggiore di concepire. Ma abbiamo ancora un aiuto in più: sappiate che durante il periodo di fertilità ci sono alcuni giorni in cui si tocca un picco. Questo avviene pochi giorni prima dell’ovulazione e dovete imparare a riconoscere questi giorni per poter rendere ancora più probabile la possibilità di rimanere incinta. Per far questo, dovete sapere come funziona il concepimento: nel corso dell’ovulazione una delle ovaie rilascia un ovulo maturo che entra nella tuba di Falloppio. Questo ovulo ha una vita media di un giorno e la natura fa sì che nel momento dell’ovulazione la temperatura del corpo salga in modo da rendere l’ambiente adatto per accogliere l’uovo fecondato.
A questo punto è necessario sapere esattamente quando avviene l’ovulazione in modo da poter individuare con precisione i giorni fertili. Il che è facile se il ciclo è regolare, dato che l’ovulazione si ha 14 giorni dopo la mestruazione. In questo caso è quindi sufficiente sottrarre 14 giorni dalla durata del ciclo. La cosa diventa più difficile se il ciclo è irregolare. Ma tranquille, a questo punto entrano in gioco alcuni “trucchi”.
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1) Misurare la temperatura
Il primo sistema è quello di controllare la temperatura del corpo, che aumenta durante l’ovulazione. E’ quindi sufficiente misurare la temperatura con un termometro (possibilmente digitale) ogni mattina alla stessa ora mentre si è ancora nel letto. La misurazione va effettuata per bocca o per via vaginale. In realtà l’aumento di temperatura durante l’ovulazione non è eccessiva: si tratta di mezzo grado in più, per questo il consiglio è di adoperare un termometro digitale, con il quale è facile rilevare ogni piccola oscillazione di temperatura.
2) Test di ovulazione
Un secondo trucco per favorire la gravidanza in caso di ciclo irregolare è quello di acquistare in farmacia un test digitale di ovulazione, che potrà indicare quali sono i 2 giorni più favorevoli per il concepimento. Il funzionamento del test si basa sulla rilevazione dell’ormone dell’ovulazione da 24 a 36 ore prima che la stessa ovulazione abbia luogo e va usato ogni giorno, per una volta e sempre allo stesso orario, ma solo nei giorni in cui prevedete il picco di fertilità.
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3) Muco cervicale
Un terzo sistema è quello di osservare qualunque cambiamento nel muco cervicale. Si tratta di un sistema poco tecnologico ma spesso efficace, che si basa sulla produzione di maggiore quantità di muco che avviene quando ci si prepara all’ovulazione. Come riconoscere il muco cervicale? Si tratta di una sostanza quasi trasparente, simile ad un albume d’uovo, la cui funzione è quella di preparare la strada allo sperma nel suo percorso volto ad incontrare l’ovulo.
Altri consigli
Ora che abbiamo un panorama chiaro del ciclo e dei giorni fertili, ecco alcuni consigli finali per favorire la gravidanza: ricordate che avere un rapporto sessuale subito dopo l’ovulazione potrebbe essere inutile, perché si corre il rischio di ‘arrivare in ritardo’; inoltre i rapporti sessuali devono avvenire (quotidianamente) già da 5 giorni prima dell’ovulazione e fino al giorno seguente la stessa ovulazione Seguendo le indicazioni che vi abbiamo dato, le probabilità di restare incinta saranno sfruttate al massimo.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
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