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Quando e come misurare la pressione arteriosa?
Quando misurare la pressione arteriosa durante il giorno?
Salvo diverse indicazioni del medico curante, consiglio di rilevare la pressione due volte al giorno:
- la mattina, prima di colazione e prima di assumere le vostre medicine;
- la sera, prima di andare a letto.
Modalità
Sia la mattina che la sera ripetete il procedimento tre volte di seguito, ad intervalli di uno o due minuti, per evitare misurazioni errate. Può essere utile scrivere il risultato su un taccuino in una tabella e portare i risultati al proprio medico curante.
Precauzioni per una corretta rilevazione
Per una corretta rilevazione dei valori sistolici e diastolici (massima e minima), è opportuno seguire queste indicazioni:
- attendere 1 ora dalla fine dei pasti, della pausa caffè o tè o dopo uno sforzo fisico più o meno intenso;
- evitare di fumare sigarette nella mezz’ora precedente la misurazione: la nicotina può aumentare per vari minuti sia la vostra frequenza cardiaca che la pressione sanguigna;
- possibilmente sedersi e rilassarsi nei 5 minuti precedenti la misurazione;
- evitare di indossare indumenti stretti intorno al braccio su cui è effettuata la misurazione;
- appoggiare comodamente il braccio su un ripiano e infilare, all’altezza del cuore, tra l’ascella e la piega del gomito, il bracciale di gomma;
- per persone molto magre o molto robuste utilizzare bracciali di proporzioni minori o maggiori di quelle standard;
- evitare di parlare durante la misurazione;
- cercare di ripetere la misurazione sempre alla stessa ora;
- in caso di valori fuori norma, ripetere la rilevazione varie volte, ad intervalli di uno/due minuti;
- non importa quale braccio si usa per la rilevazione, tuttavia è importante sapere che in alcuni soggetti è possibile riscontrare differenze anche sensibili tra le due braccia nei valori rilevati. In tali casi, è consigliabile effettuare la misurazione sul braccio con la pressione più elevata.
I migliori strumenti per rilevare la pressione arteriosa a casa, li potete trovare in questi articoli:
- Misurazione della pressione: i migliori sfigmomanometri manuali
- Misurazione della pressione: i migliori sfigmomanometri automatici
Per approfondire, leggi anche:
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Differenza tra proteine caseine e whey
Caseine e whey sono due classi di proteine di derivazione del latte, molto usate nell’integrazione in ambito sportivo, quali sono le differenze?
Le caseine, a causa della loro struttura e della loro natura micellare, sono più difficili da digerire, per questo motivo sono considerate proteine a lento assorbimento, infatti sono chiamate anche “slow protein”.
Studi scientifici hanno dimostrato che le caseine garantivano un rilascio di proteine nel sangue più dilazionato nel tempo rispetto alle whey: in seguito alla loro assunzione si nota un picco di indice amminoacidico nel sangue solo dopo 3-4 ore. La sintesi proteica può durare anche fino a 7 ore dall’ingestione di caseine.
Le proteine whey (proteine del siero del latte) invece garantivano un innalzamento del livello amminoacidico sanguigno più veloce e più intenso, anche se di minor durata, favorendo però una sintesi proteica del 68%, rispetto al 31% delle caseine.
La caseine però, dal canto loro, riducono il catabolismo proteico (ovvero la degradazione delle proteine per formare amminoacidi o composti più semplici) del 34%.
Per questi motivi, il nostro consiglio, è di assumere le caseine lontano dagli allenamenti, specialmente prima di andare a dormire, in modo da avere :
- lenta disponibilità di aminoacidi – perfetta per le ore notturne;
- riduzione del catabolismo delle proteine, provocato dal digiuno notturno.
Al contrario le whey, essendo ad assorbimento più veloce, devono essere assunte subito dopo l’allenamento. Questo perché i loro amminoacidi riescono ad essere assorbiti dall’intestino in tempi molto brevi, per essere velocemente disponibili per l’anabolismo proteico (ovvero per la sintesi di proteine complesse a partire da amminoacidi semplici). Le proteine whey inoltre provocano l’innalzamento dei livelli di insulina: tale ormone, legandosi alla superficie delle cellule muscolari, permette di facilitare l’ingresso del glucosio nei muscoli, tramite l’attivazione di specifiche proteine trasportatrici, le GLUT 4. In questo modo si vanno ad integrare più velocemente le scorte di glicogeno consumate durante un allenamento intenso, il che si traduce in un recupero più veloce post-workout. Da non sottovalutare infine un altro ruolo importante dell’insulina, che è quello di ridurre i fenomeni di proteolisi (ovvero di catabolismo proteico), per questo si ritiene che l’insulina non agisca direttamente ma indirettamente sulla sintesi proteica, ma solo quando si è in presenza di un’elevata disponibilità di amminoacidi liberi nel sangue (che invece hanno un ruolo prettamente anabolico).
Per questi motivi, il nostro consiglio, è di assumere le whey subito dopo l’allenamento, in modo da avere :
- rapida disponibilità di aminoacidi – perfetta per il post-workout;
- rapida ricostruzione delle scorte di glicogeno consumate durante un allenamento intenso (recupero più veloce);
- maggiore sintesi proteica;
- riduzione di proteolisi (ovvero catabolismo proteico).
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Integratori: quando assumerli per potenziarne gli effetti?
Integratori; quando prenderli per aumentare le prestazioni muscolari; in questo articolo, viene spiegata la tempistica corretta dell’integrazione per massimizzare i risultati dell’allenamento! Quando si tratta di integratori , il tempismo è tutto. È possibile assumere integratori finché non si è blu in faccia, ma se non vengono presi nel modo e nel tempo giusto, avrete solo sprecato soldi. I tempi giusti per un’integrazione adeguata è un fattore essenziale per massimizzare i guadagni di massa muscolare e prestazioni. Quante volte avete sentito la seguente affermazione: l’integratore X non ha funzionato su di me, oppure non ho ottenuto nulla assumendolo.
Volete sapere un segreto?
La maggior parte dei bodybuilder professioninsti utilizzano questi stessi integratori di base, e li utilizzano per un motivo. Qual’è la ragione? Questi integratori funzionano! Quindi usano questi integratori e li trovano efficaci, essi amplificano i risultati degli sforzi fatti, ma non sono pillole magiche! Se non avviene una sinergia tra vari fattori, spesso il progresso che dovrebbero dare gli integratori è uguale a zero . Anche se si prendono tutti i migliori integratori al mondo, non potranno colmare uno scarso allenamento, una dieta inadeguata ed uno scarso riposo. Ora, tornando al punto di questo articolo… i tempi per integrare. La maggior parte delle etichette degli integratori dicono sulle quantità da assumere, ma in genere non dicono quando prenderli esattamente. Inoltre, gli integratori vengono utilizzati per scopi diversi, e possono essere consigliati in momenti diversi della giornata in base alle proprie esigenze. Questo articolo si concentra su un bisogno, che basta per la costruzione del muscolo.
Per massimizzare i guadagni muscolari, utilizzate i seguenti consigli sul tempo di assunzione degli integratori.
Integratori Pre-Workout
Per ottenere i migliori risultati, non mandate giù un integratore per il pre-allenamento immediatamente prima dell’inizio dell’allenamento. La maggior parte dei pre-allenamento hanno bisogno di almeno 15-30 minuti per essere digerite completamente. Quindi tempismo e poi entrate in palestra pronti per il rock infernale!
Integratori post-allenamento
A differenza degli integratori pre-allenamento, si dovrebbe prendere e bere un integratore post-allenamento subito dopo aver terminato la sessione di allenamento. Potrebbe essere una buona idea prendere l’abitudine di portarsi dietro due diverse contenitori shaker – uno per le bevande pre-allenamento e intra-allenamento, e una per i vostri integratori post-allenamento. Gli Integratori post-allenamento sono studiati per dare al corpo ciò di cui ha bisogno al più presto dopo un duro allenamento.
Creatina
Nei giorni di allenamento è consigliabile prendere la creatina anche pre e post-allenamento. Assunzione di alcuni grammi di creatina pre-allenamento aiuta ad aumentare i livelli di fosfato del corpo, consentendo più energia, forza ed una maggiore intensità di allenamento.
Post-allenamento la creatina agisce per ricostituire i livelli di fosfato corporei persi durante gli allenamenti intensi. Quando si fanno ricarichi di creatina, sarebbe da prendere anche altre varie volte durante il giorno.
Glutammina
La glutammina costituisce circa il 60% degli aminoacidi liberi nel muscolo scheletrico. Ci sono indicazioni che una saturazione superiore di glutammina muscolare contribuisce a migliorare la sintesi proteica, e può aiutare a massimizzare i potenziali guadagni di massa muscolare. Si raccomanda di prendere glutammina pre e post-allenamento.
Proteine del Siero di latte
Le Proteine del siero di latte sono una fonte proteica a digestione ed assimilazione veloce che è perfetta nei momenti della giornata in cui il corpo è in uno stato elevato di sintesi proteica, come ad esempio durante un allenamento, post-allenamento o dopo un periodo di digiuno (dopo il risveglio).
Carboidrati – Amido di mais ceroso, WMS (dall’inglese Waxy maize starch)
I carboidrati a digestione veloce hanno una funzione anti-catabolica. Essi aiutano a combattere la perdita muscolare, e sono particolarmente indicati nel pre e post-allenamento. Il mais ceroso è un integratore popolare nel bodybuilding. Si tratta di una fonte di carboidrati a digestione veloce ed indice glicemico basso, e può essere sorseggiato durante un allenamento e post-allenamento.
Multivitaminico
E ‘abbastanza comune per un multivitaminico essere assunto come prima cosa al mattino. Per le vitamine e i minerali, il momento migliore per prenderli è con un pasto – ogni pasto. Prendete l’abitudine di assumere un multivitaminico al vostro pasto più importante della giornata. In questo modo, vi assicurerete che vierrà digerito ed assimilato correttamente e in modo efficiente. La maggior parte delle vitamine vengono assorbite meglio se assunte con gli alimenti integrali. Se fate un’ottima colazione con cereali integrali e frutta, anche questo è un buon momento per assumere un multivitaminico-minerale
Olio di pesce
Come la maggior parte dei culturisti, probabilmente state assumendo olio di pesce in capsule gel ogni giorno. Invece di prendere l’intera dose giornaliera di olio di pesce tutti in una sola seduta, dividete l’assunzione nel corso della giornata, prendendo alcune capsule ad ogni pasto se possibile.
Amminoacidi
Il termine ” amminoacidi “copre un ampio spettro di prodotti integratori. In questo caso, stiamo parlando di integratori di aminoacidi per la massa che contengono numerosi aminoacidi essenziali. Come per l’olio di pesce, consigliamo di dividere la vostra assunzione di aminoacidi dirante il giorno. E ‘anche molto importante prendere gli amminoacidi nel post-allenamento, e devono essere la prima cosa al mattino. In tali evenienze il corpo è in un elevato stato di sintesi proteica, e può beneficiare di un dosaggio aminoacido maggiore.
BCAA
Branch Chain Amino Acids ( BCAA ) forniscono dal 15 al 30% del totale dell’nergia durante gli allenamenti intensi. I BCAA aiutano anche la sintesi proteica. Pertanto, è meglio prendere i BCAA prima, durante e dopo l’allenamento. L’ assunzione di 3-5 grammi pre e post-workout aiutano a combattere il catabolismo indotto dall’allenamento (disgregazione muscolare), oltre che a massimizzare il recupero muscolare e la nuova crescita muscolare.
Vitamina C
Dividere vitamina C in piccole dosi nel corso della giornata.
Articolazioni e Salute
Gli integratori per la salute delle articolazionihanno maggior efficacia presi prima di dormire ed al mattino presto.
Brucia grassi
Molti integratori per la perdita di grasso vanno assunti due volte al giorno. E’ consigliato assumere la prima dose al mattino presto, e la seconda entro le ore 17 nel pomeriggio. Siccome questi integratori per la perdita di grasso spesso contengono stimolanti e / o caffeina, è meglio non prendere in serata o prima di andare a letto.
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Schema per il tempo di assunzione degli integratori
Utilizzate il seguente schema campione per la temporizzazione degli iintegratori come modello per aiutarvi nell’approccio personalizzato con tempi di integrazione:
1° pasto – ore 07:00
Proteine del Siero di latte
Olio di pesce –
Amino Acidi
Vitamina C
Integratori per la Salute delle Articolazioni (joint repair)
Brucia Grassi
2° Pasto – ore 9: 30
Olio di pesce –
Amino Acidi
Vitamina C
3° Pasto – Mezzogiorno
Olio di pesce –
Amino Acidi
Vitamina C
4° Pasto – ore 14:30
Olio di pesce –
Amino Acidi
Vitamina C
Brucia Grassi
Pre-allenamento – 30 minuti prima dell’allenamento
Integratori Pre-Workout (Mix pre-allenamento con integratori per aumentare l’ossido nitrico, ecc)
Creatina
Glutammina
BCAA –
Durante l’allenamento
Proteine del Siero di latte
Waxy Maize Mais Ceroso
BCAA
Post-Workout – Subito dopo l’allenamento
Drink Post-Workout
Proteine del Siero di latte
Creatina –
Glutammina –
Waxy Maize Mais Ceroso
Amino Acidi
BCAA –
5° Pasto – ore 17:30
Multivitaminico (Assumendo il vostro pasto più grande della giornata nel post-allenamento)
Olio di pesce
Amino Acidi
Vitamina C
6° Pasto – ore 20
Olio di pesce
Amino Acidi
Vitamina C
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Rigor mortis (rigidità cadaverica): perché avviene e dopo quanto tempo dalla morte?
Con la locuzione latina “rigor mortis” (chiamata anche “rigidità cadaverica”) si intende una particolare rigidità muscolare che acquista un cadavere dopo un certo periodo dalla morte ed è uno dei segni riconoscibili di quest’ultima. È una condizione peculiare della muscolatura (striata e liscia) consistente in uno stato di retrazione e di compattezza che subentra (fase d’insorgenza) gradualmente nel cadavere. Il rigor mortis può essere accelerato in alcune condizioni, come in cadaveri di persone morte con ipertermia anche se la temperatura ambientale può essere normale, come può accadere nelle morti per overdose da cocaina, da PCP o da metamfetamine.
Leggi anche: Differenza tra arma da fuoco ed arma da sparo con esempi
Dopo quanto tempo dopo la morte si osserva rigor mortis?
Dopo la morte del soggetto, interviene una fase di flaccidezza a cui segue, dopo circa 3 ore, all’inizio dello sviluppo del rigor. La rigidezza completa impiega circa 10-12 ore per svilupparsi in un adulto medio quando la temperatura ambientale è 20-25 °C. Il corpo rimarrà apparentemente rigido per 24-36 ore (fase di stabilizzazione) a questa stessa temperatura prima che la decomposizione inizi a dissolvere i muscoli e li induca a rilasciarsi, nello stesso ordine in cui si sono irrigiditi. Se la rigidità è in via di instaurazione potrà essere modificata facilmente e riformarsi nella nuova posizione; se si è già instaurata una volta risolta non si potrà più riformare. La rigidità cadaverica è influenzata dalla temperatura ambientale: le temperature elevate accelerano la comparsa e la scomparsa del rigor. In un cadavere lasciato all’aperto, il rigor si manifesterà prima e passerà più rapidamente, se la temperatura ambientale è alta, che in un giorno di inverno freddo; se un corpo non è nel rigor completo ed è messo in refrigerazione il processo rallenta e può arrestarsi. Il periodo di risoluzione (fase di risoluzione) è anch’esso graduale, anzi è più lento di quello d’invasione. Di solito la scomparsa completa di rigor ha luogo a distanza di 3 o 4 giorni dal decesso; la risoluzione della rigidità cadaverica coincide di solito con il sopravvenire dei processi putrefattivi (in cui si ha distruzione autolitica dei ponti gelificati di acto-miosina).
Leggi anche: Elenco di varie tipologie di armi suddivise per tipo
Meccanismo del rigor mortis
La contrattura cadaverica si esprimerebbe alla stessa stregua della contrazione vitale, cioè attraverso la formazione di legami tra filamenti di actina e filamenti di miosina, sì da dare origine ad acto-miosina. Affinché i filamenti di actina e miosina si stacchino è necessaria ATP; la sua mancanza, a causa della morte, provoca il rigor.
In tal senso il rapido instaurarsi del rigor in soggetti colti dalla morte durante un’intensa attività fisica è motivato dall’abbondante trasformazione dell’ATP in ADP.
A seguito del rigor mortis la rigidità delle articolazioni fa sì che le stesse assumano una posizione tale da rispettare quella in cui si trovano subito dopo il decesso; ciò è utile per poter verificare la congruità della posizione cadaverica rispetto alla posizione nell’ambiente.
Un caso particolare è quello della così detta rigidità catalettica: è un raro evento in seguito al quale la rigidità compare istantaneamente subito dopo il decesso.
Leggi anche: Elmer McCurdy: l’incredibile storia della statua di cera che in realtà era un cadavere
Legge di Nysten
Il rigor suole colpire inizialmente le palpebre, quindi i muscoli masseteri (perciò si chiudono presto le palpebre e la bocca in un soggetto deceduto), i muscoli del viso, del collo, del tronco, degli arti superiori ed, infine, quelli degli arti inferiori. Anche la risoluzione del fenomeno segue il medesimo ordine: la rigidità scompare prima ai masseteri, al volto, al collo e, da ultimo, agli arti inferiori. Questa sequenza che va sotto la denominazione di legge di Nysten, non ha d’altra parte valore assolutamente costante in quanto appare influenzata da molteplici fattori.
Leggi anche: Fenomeni cadaverici: cosa succede al tuo corpo subito dopo la morte
Fattori che influenzano il rigor mortis
La rigidità cadaverica può essere influenzata da diversi fattori che possono essere distinti in:
- Fattori intrinseci: trofismo muscolare e intensità dell’affaticamento dei singoli muscoli al momento del decesso.
- Fattori estrinseci: temperatura esterna.
Il fenomeno è più appariscente nei cadaveri di individui muscolosi, ma, a parità di massa muscolare, si manifesta con maggiore intensità se all’atto del decesso esisteva una condizione di fatica. Ciò si verifica in modo spiccato nelle morti improvvise avvenute nel corso di un intenso lavoro muscolare, in seguito ad infezione tetanica, ad avvelenamento da stricnina, a malattie convulsive in genere. Per contro i muscoli atonici per malattie esaurienti, tanto più se affetti da eventi degenerativi, si irrigidiscono debolmente e per breve tempo.
La temperatura elevata accelera la manifestazione della rigidità, che è invece rallentata dalle basse temperature.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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Sempre stanco e senza energia al lavoro? Ecco i rimedi
Varie ricerche confermano che l’orario in cui di solito i lavoratori con orari di ufficio si sentono più stanchi e senza energia è circa alle 14, ovvero nel primo pomeriggio, dopo la pausa pranzo. Prima di rimediare a questo problema ricorrendo a una barretta di cioccolato o a un pacchetto di patatine, provate i rimedi che andremo a suggerirvi qui di seguito.
Spuntino pomeridiano
La carica di energia che di solito dà uno spuntino composto prevalentemente da zuccheri, è temporanea e di breve durata. Provate invece a spezzare la fame con frutta fresca, frutta disidratata o frutta secca. Questi alimenti, oltre a rappresentare una scelta alimentare salutare, sono una fonte di energia di lunga durata. Se non riuscite a fare a meno di qualcosa di dolce, preferite qualche cubetto di cioccolata fondente di buona qualità. Contiene meno zuccheri.
Un po’ di movimento
Stare seduti ricurvi tutto il giorno davanti al pc rende stanchi e doloranti. Anzitutto, assicuratevi di sedervi alla scrivania in modo corretto. Concedetevi delle pause, almeno una ogni ora: alzatevi, muovetevi all’interno del vostro spazio lavorativo e muovete le gambe. Alcuni respiri profondi e un po’ di stretching aiuteranno la circolazione e il vostro livello di energia.
Provate questi mini-esercizi:
- incrociate le mani, stendete le braccia in avanti per poi portarle sopra la vostra testa.
- alzate le spalle fino a toccare i lobi delle orecchie e fatele ruotare delicatemente all’indietro.
- stendete le gambe in avanti. Puntate e flettete i talloni.
- abbracciate le ginocchia, una per volta, piegandovi verso di esse col busto.
Bevete acqua
Se non bevete una quantità sufficiente di acqua, vi sentirete assonnati, la vostra capacità di concentrazione sarà minore e potrebbe anche insorgere un fastidioso mal di testa. Molto spesso la sensazione di fame corrisponde in realtà al bisogno di bere. Non aspettate di essere assetati per bere. Tenete sulla scrivania una bottiglia di acqua, così facendo sarete più portati a bere regolarmente e avrete modo di appurare se state bevendo a sufficienza o meno.
Modificate il vostro modo di focalizzare gli obiettivi lavorativi
Se la mole di lavoro che dovete affrontare sembra infinita, è facile perdere entusiasmo e sperimentare un calo di energia. Organizzate e suddividete la lista delle “cose da fare” in piccoli e gestibili obiettivi e concedetevi una pausa ogni volta che avrete portato a termine un compito. Questo vi aiuterà a rimanere concentrati. Occupatevi dei compiti meno pesanti nel primo pomeriggio, così non sarà necessario un livello di concentrazione elevato.
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