Sogni a contenuto terrifico: cause, sintomi, diagnosi e terapia

MEDICINA ONLINE CERVELLO TELENCEFALO MEMORIA EMOZIONI CARATTERE ORMONI EPILESSIA STRESS RABBIA IRA PAURA FOBIA SONNAMBULO ATTACCHI PANICO ANSIA VERTIGINE LIPOTIMIA IPOCONDRIA PSICOLOGIA PSICOSOMATICA PSICHIATRIA OSSESSIVOCon “parasonnia” (in inglese “parasomnia”) in medicina del sonno si indica un gruppo di disturbi del sonno caratterizzati da comportamenti anomali durante il Continua a leggere

Quante ore per notte devi dormire per essere riposato e stare bene?

MEDICINA ONLINE DORMIRE SONNO LETTO NOTTE MATERASSO CUSCINO DONNA SLEEP APNEA OSTRUTTIVA RESPIRARE BITE DENTI RUMORE CERVELLO RIPOSO STRESS SVEGLIA OROLOGIO MELATONINA INTEGRATORE VALERIANA.jpgL’atto del dormire è assolutamente essenziale per la salute del nostro organismo, basti pensare che – insieme al mangiare, al bere ed Continua a leggere

Il bambino sogna nella pancia della madre? Cosa sognano i neonati?

MEDICINA ONLINE BAMBINO BIMBO NEONATO GRAVIDANZA SOGNO SOGNI INCUBI PAURA PIANGERE LATTANTE GRAVIDANZA FETO MAMMA MADRE PANCIA NOTTE DORMIRE COSA FARE COSA SOGNA.jpgIl feto sogna?

Recenti studi scientifici hanno dimostrato che si comincia a sognare già nel grembo materno, fin dalla 23ª settimana di gravidanza. All’interno dell’utero Continua a leggere

Se vendi i tuoi sogni, cosa ti rimane?

MEDICINA ONLINE Kenny Wells Matthew McConaughey protagonista di Gold - La grande truffa film 2016 diretto da Stephen Gaghan FRASI AFORISMI CITAZIONI FORESTA NATURA ORO GIUNGLA

“Era il mio sogno. Lo avevo sognato. Se vendi i tuoi sogni, cosa ti rimane?”

Kenny Wells (Matthew McConaughey), protagonista di “Gold – La grande truffa” un film del 2016 diretto da Stephen Gaghan.

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Come imparare a ricordare i sogni

MEDICINA ONLINE SONNO DORMIRE RIPOSARE RIPOSINO PISOLINO RUSSARE CUSCINO LETTO NOTTE POMERIGGIONonostante molte persone sostengano di non sognare, secondo gli studi di alcuni psicanalisti, effettuati con strumenti sofisticati in grado di captare i movimenti delle palpebre, tutti indistintamente abbiamo un’attività onirica mentre dormiamo.
Chi sostiene dunque di non sognare mai, in realtà non si ricorda il sogno, tuttavia vi sono alcune strategie che permettono di riuscire ad avere memoria del sogno fatto, consentendo poi di interpretarlo.
Nel corso della fase REM del sonno, ovvero la fase onirica, si fanno generalmente più sogni. Nella prima fase questi sono brevi e della durata inferiore ai 10 minuti, mentre dopo 8 ore di sonno si fanno più frequenti, sino a raggiungere una durata complessiva di circa un’ora.
Per riuscire a ricordare gran parte dei sogni e quindi sviluppare la capacità di avere maggiore memoria dell’attività onirica, è utile annotarli in un diario, in cui verranno registrati i vari frammenti e le immagini che si riescono a ricordare.
Se si vuole annotare un sogno è consigliabile farlo negli stati di veglia, quindi non necessariamente la mattina seguente, ma proprio nel corso della notte, in quelle fasi successive alla REM, in cui si hanno brevi risvegli. Di seguito alcuni consigli e strategie per ricordare e registrare un sognonel modo migliore.
1) Per avere maggiore memoria del sogno può rivelarsi utile, prima di dormire, rammentare a noi stessi di voler ricordare le scene oniriche. Se avete in precedenza già annotato alcuni sogni, può essere utile rileggerli prima di coricarsi.

2) Immaginate situazioni chinestetiche, ovvero continuative mentre vi addormentate. (Es.: pedalare o nuotare).Questo consentirà di ricordare più facilmente il sogno e i suoi dettagli.

3) Al risveglio, che può verificarsi anche nel cuore della notte, occorre innanzitutto restare nella posizione in cui ci si è svegliati e ripercorrere il sogno a ritroso, ripetendolo mentalmente cercando di focalizzare ogni minimo dettaglio, sia per quanto riguarda le immagini, gli oggetti e i simboli, sia per le sensazioni e le emozioni suscitate.
Qualora il risveglio non dovesse essere spontaneo, può essere necessario utilizzare una sveglia, impostandone l’allarme in una fase possibilmente successiva a quella REM (Sapendo che la fase REM si verifica ad intervalli di 90 minuti, la sveglia potrà essere impostata ad un multiplo di 90. Es.: 4 ore e 30 minuti / 6 ore / 7 ore e 30 minuti dopo essersi coricati.)

4) Avere a portata di mano una penna per scrivere sul diario la storia del sogno, oppure anche solo alcuni particolari che si è riusciti a ricordare. In alternativa o in aggiunta al diario è possibile utilizzare un registratore.

5) Una volta individuato lo stile dei propri sogni e i ritmi di frequenza, sarà sempre più facile ricordarli ed individuare i dettagli della scena.

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Come interpretare correttamente i sogni

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma 17 MARZO GIORNATA MONDIALE SONNO DORMIRE Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Ano PeneI sogni rivelano alcune sfaccettature del nostro inconscio, ecco come interpretarli al meglio per far luce sulle parti nascoste della nostra psiche.

Per molti scienziati si tratta semplicemente di una reazione fisiologica, mentre per gli psicoanalisti assume un significato ben più importante che rivela le molteplici sfaccettature del nostro inconscio, è il sogno: uno stato di coscienza misterioso che da sempre cerca di essere interpretato.
Il primo geografo che si avvicinò all’interpretazione del sogno fu il greco Artemidoro, che nel 200 d.c scrisse numerosi libri in cui veniva spiegato il significato psicologico delle scene oniriche che appaiono durante il sonno e un’eventuale indicazione profetica. Le sue teorie costituiscono la base dell’intera scienza interpretativa e sono state successivamente sviluppate fino ad arrivare alle grandi conquiste degli studiosi dei primi decenni del secolo scorso, in particolare quelle di Freud, secondo il quale il sogno è la realizzazione di un desiderio inconscio e Jung che considera l’inconscio un universo collettivo e per questo la sua interpretazione dovrebbe essere univoca.

Di certo sappiamo che i sogni sono il risultato di un prezioso lavoro compiuto dalla nostra psiche durante il sonno, dove il nostro cervello rielabora elementi e avvenimenti accaduti nella vita quotidiana che assumono un significato educativo.
La sua interpretazione è dunque fondamentale, poiché mette in luce parti della nostra psiche sconosciute mostrando desideri repressi dalla morale. Dare una spiegazione al sogno può essere utile per rimediare alcune contraddizioni e comportamenti incoerenti che fanno parte della vita reale.
Mentre il nostro corpo è immobile e le palpebre sono chiuse, gli occhi seguono le scene oniriche come se stessimo vivendo un film. E come spesso succede che cerchiamo di capire il contenuto di certe pellicole, allo stesso modo dobbiamo interrogarci sui nostri sogni notturni.

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Liberarsi dagli schemi
Per analizzare e comprendere i sogni è necessario riportare il mondo onirico allo stadio iniziale, annullando eventuali superstizioni, credenze o schemi rigidi che possano influenzare le nostre interpretazioni.

Simboli classici
Tenete in considerazione i simboli classici (es.: il mare: simbolo dell’inconscio; la casa: la propria personalità), ma non considerateli un punto fermo, cercate anche di dare una spiegazione che si adatti al singolo caso.

Modi di dire
Talvolta alcune espressioni figurate e i modi di dire che normalmente si usano nella vita quotidiana possono influenzare i sogni e dare vita e immagini apparentemente inspiegabili, ecco dunque che è necessario tenere in considerazione una possibile relazione con queste locuzioni e le parole in esse contenute.

Ascoltare le emozioni
Le scene oniriche hanno lo scopo di emozionare, facendo vivere o rivivere stati d’animo che abbiamo represso durante il giorno. Considerate qual è il sentimento che avete vissuto e collegatelo all’immagine apparsa.

La sintonia
Abituatevi a mettervi in sintonia con le scene oniriche e attribuite inizialmente l’interpretazione più semplice. (es.: spesso le immagini della natura non nascondono chissà quale significato, indicano semplicemente che avete bisogno di un periodo di calma per ritrovare voi stessi).

I sogni e il cibo
Aristotele fu il primo a dire che i brutti sogni partono dallo stomaco. Se avete mangiato troppo è probabile che facciate sogni sgradevoli. Più in generale, se vi capita di sognare il cibo, significa che sentite il reale bisogno di certi alimenti, forse perché mancano nella vostra dieta.

Sogni e numeri
Occorre considerare che alle scene oniriche possono essere presenti numeri porta fortuna, oppure all’immagine stessa può essere attribuito un numero della cabala che porta fortuna e ogni tanto può riservare qualche sorpresa.

Il sogno ricorrente
Quando un sogno si ripete più volte significa che avete una questione irrisolta in sospeso.
Dopo aver dato un’interpretazione generale al sogno potrete esaminare i particolari e capire se nasconde anche un significato premonitivo. All’interno del nostro archivio, potrete ricercare le parole chiave che lo descrivono, scorrendo l’indice alfabetico oppure interrogando il motore di ricerca.

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Come imparare a controllare i sogni

MEDICINA ONLINE SONNO DORMIRE RIPOSARE RIPOSINO PISOLINO RUSSARE CUSCINO LETTO NOTTE POMERIGGIOE’ possibile scegliere la scena onirica da sognare? Ci sono alcuni accorgimenti da seguire per poter prima di tutto evitare di fare incubi, rendendo quindi il sogno piacevole, inoltre è possibile adottare alcune strategie per controllare la scena onirica e fare il cosiddetto sogno lucido, ovvero un sogno in parte indotto attraverso particolari meccanismi.

La tecnica per controllare i propri sogni si chiama onironautica e consente di vivere il proprio sogno in modo lucido e consapevole, decidendo quindi quello che succede e capendo quindi di essere in un sogno senza però svegliarsi. Per praticare l’onironautica è necessario tempo e preparazione. Per iniziare è opportuno tenere un diario dei propri sogni, cercando di ricordare i particolari e di fissarli di volta in volta, dopo qualche settimana ci si sveglierà dentro un sogno, che sarà possibile plasmare a piacimento.

Innanzitutto è opportuno favorire un sonno rilassante, evitando quindi cene pesanti e cibi poco digeribili, non bere bevande eccitanti, non guardare la Tv e cercare di dormire almeno 8 ore, o comunque avere un sonno regolare, in una stanza dove l’oscurità sia completa. A questo punto è possibile tentare di definire un ?sogno-obiettivo? e cercare di indurlo e controllarlo.

1) Durante la giornata è necessario chiedersi più volte se si è svegli o se si sta sognando. Questa domanda sarà utile per capire la differenza tra veglia e sonno e prendere il controllo del sogno durante la scena onirica.

2) Scegliere cosa si desidera sognare. L’idea del sogno che si ha in mente dovrebbe essere disegnata o trascritta, includendovi il maggior numero di dettagli possibili, oltre che le sensazioni che si vorranno provare.

3) Osservare l’immagine disegnata o leggere più volte il sogno che desidera fare, cercando di memorizzarlo.

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4) Sdraiarsi sul letto e chiudere gli occhi pensando al sogno-obiettivo. In questa fase è necessario immaginare il maggior numero di scene concernenti il sogno, cercare di delineare le sensazioni suscitate e i suoni uditi.

5) Ripetere il passaggio precedente più volte, sino a rilassarsi ed infine addormentarsi.

6) Durante il sogno occorre effettuare nuovamente il test della realtà, illustrato nel primo punto. Una volta compreso di trovarsi all’interno del sogno, occorre non agitarsi, per evitare il rischio di svegliarsi.

7) A questo punto è possibile scegliere di eseguire alcune piccole azioni, cambiare scenario o personaggi, viaggiare nel tempo, far comparire un oggetto onirico.

8) Al risveglio può essere utile annotare la storia del sogno e i suoi dettagli, in modo da poterla migliorare nei sogni successivi.

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Paralisi del sonno e allucinazioni ipnagogiche: cause, pericoli, rimedi

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma PARALISI DEL NEL SONNO ALLCUCINAZIONI PERICOLI CU Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari.jpgLa paralisi del sonno, anche chiamata “paralisi nel sonno”, “paralisi ipnagogica” o Sleep paralysis, è un disturbo che si manifesta nella fase di addormentamento o di risveglio, nel quale per un certo lasso di tempo risulta inibito il movimento dei muscoli volontari: in pratica il soggetto è sveglio e cosciente ma non riesce a muoversi né a parlare per un periodo di tempo limitato e variabile da pochi secondi a qualche minuto. Una volta terminato l’attacco di paralisi del sonno, il soggetto riacquista la capacità di muoversi e parlare in maniera solitamente improvvisa. Fisicamente l’individuo sta bene, ma psicologicamente può essere invaso da un profondo stato di paura e di ansia, specialmente se era la prima volta che provava la paralisi del sonno e non conosceva il fenomeno.

Da cosa è causata la paralisi del sonno?
Questo stato di paralisi è dovuto ad un prolungamento eccessivo della fase di sonno REM, oppure a un suo inizio anticipato. A causare questo anticipo/prolungamento è il rilascio anomalo di quegli ormoni che determinano la paralisi e il rilassamento muscolari, tipici della fase REM. In altre parole, i meccanismi ormonali che caratterizzano la fase REM, anziché interrompersi al momento del risveglio, proseguono ancora per qualche istante, tanto che l’individuo sofferente è vigile, ma immobilizzato. Poiché la paralisi del sonno può verificarsi anche prima di addormentarsi, in tali frangenti i processi ormonali delle fasi di sonno si instaurano con leggero anticipo, nonostante la persona sia ancora sveglia. L’errata sincronia dei tempi in cui avviene il rilascio ormonale si verifica soprattutto in determinate circostanze, che potrebbero definirsi elementi favorenti (o fattori di rischio). Queste sono:

  • L’età compresa tra gli anni dell’adolescenza e i 40 anni circa.
  • Dormire meno del dovuto. E’ probabile che chi dorme poco, nel corso della vita, manifesti fenomeni di paralisi.
  • Sonno irregolare, inteso come andare a letto e svegliarsi a orari sempre diversi. È il caso, per esempio, di chi lavora facendo i turni di notte.
  • Narcolessia. Spesso, gli individui narcolettici accusano paralisi del sonno e diversi altri disturbi durante le fasi di sonno e durante la giornata.
  • Storia familiare. Sembra che chi ha un familiare sofferente di paralisi del sonno, sia più portato a manifestare fenomeni simili. Tuttavia, la ricerca scientifica, in questo campo, è ancora agli inizi e merita ulteriori approfondimenti.

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La paralisi del sonno indica un danno cerebrale?
No, ma può essere legata a narcolessia o a cattivo riposo notturno. Importante notare come circa il 50% delle persone narcolettiche soffre anche di paralisi del sonno.

Quanto sono frequenti le paralisi del sonno?
Sono eventi abbastanza rari nella popolazione (circa il 5% della popolazione industrializzata riferisce di aver vissuto almeno un attacco), inoltre chi è soggetto a questi attacchi, tende mediamente a subirli poche volte nella vita, di solito tre o quattro in tutto.

Cosa sono le allucinazioni ipnagogiche?
Nel corso della paralisi ipnagogica si possono provare anche allucinazioni visive ed uditive, dette allucinazioni ipnagogiche o ipnopompiche:

  • allucinazioni ipnagogiche: si verificano nel passaggio dalla veglia al sonno, quindi prima di addormentarsi;
  • allucinazioni ipnopompiche: si verificano nel passaggio dal sonno alla veglia, quindi al risveglio.

Le persone sperimentano tre tipi fondamentali di allucinazioni durante paralisi del sonno:

  • la presenza di un intruso vicino a sé;
  • una pressione sul petto a volte accompagnata da esperienze di aggressioni fisiche e/o sessuale;
  • esperienze di levitazione e di uscita dal proprio corpo.

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Chi sono i soggetti a rischio?
Le persone più suscettibili sono, di solito, quelle che dormono poco e male; tuttavia, non è escluso che all’origine ci sia una patologia grave, come la narcolessia. L’analisi delle frequenze in gruppi specifici ha messo in evidenza che il gruppo più facilmente a rischio di sperimentare questo fenomeno è quello delle persone che soffrono del disturbo da attacchi di panico, in cui il 35 per cento dei soggetti riferisce di aver vissuto simili esperienze. A seguire c’è la popolazione dei pazienti psichiatrici in generale in cui la prevalenza è del 32 per cento, e quindi quella dei giovani sotto i 18 anni con una prevalenza del 28 per cento. Donne e uomini sono, in ugual misura, tutti possibili bersagli.

Diagnosi della paralisi del sonno
Per effettuare la diagnosi, il medico procede con l’anamnesi, chiedendo al paziente:

  • Come evolvono e quanto durano le paralisi
  • Se si hanno allucinazioni di qualche tipo
  • Se si ricorda quando è stato vittima, per la prima volta, di una paralisi e se c’è stato un cambiamento delle abitudini notturne precedentemente a quell’episodio.
  • Se soffre, durante la giornata, di improvvise perdite di controllo dei muscoli (cataplessia) o di comportamento automatico, cioè la continuazione inesorabile e senza sosta delle attività in cui ci si sta cimentando.

Questi due ultimi aspetti, la cataplessia e il comportamento automatico, sono molto importanti ai fini diagnostici, in quanto, se denunciati dal paziente, potrebbero significare che la paralisi del sonno è frutto di una patologia ben più grave: la narcolessia.
In questi casi, la situazione diventa patologica e va trattata con contromisure appropriate e immediate: si pensi, infatti, al pericolo che corre un paziente narcolettico alla guida di un veicolo o impegnato in lavori pericolosi.

Cura non farmacologica della paralisi del sonno
La terapia viene stabilita in base alla severità e al numero degli episodi di paralisi denunciati da un individuo. Quasi sempre, è sufficiente aumentare il numero di ore dedicate al sonno e migliorare la qualità del riposo notturno. L’aiuto psicoterapico può essere utile per superare l’ansia legata a ripetuti attacchi di paralisi del sonno con allucinazioni.

Cura farmacologica della paralisi del sonno
La terapia farmacologica della paralisi del sonno viene prescritta solo nei casi più gravi, quando cioè gli episodi sono cronici. Essa consiste principalmente nell’assunzione di farmaci antidepressivi. Il farmaco più utilizzato è, solitamente, la clomipramina, un antidepressivo triciclico che deve essere prescritto su indicazione del medico curante, non scevro da importanti effetti collaterali. Il motivo per cui si somministrano questi preparati è il seguente: essi riducono l’intensità con cui avviene il rilassamento muscolare notturno e la profondità del sonno, in particolare della fase REM.
La durata del trattamento può variare da un mese a due; in ogni caso, sono i miglioramenti del paziente, e soprattutto il consulto medico, a stabilire se interrompere o meno la terapia.

La paralisi del sonno è pericolosa per la salute?
Le paralisi del sonno non sono pericolose per la salute, inoltre – come prima visto – sono decisamente rare. Tuttavia, per qualche soggetto, può diventare un fenomeno ricorrente, tanto da richiedere ulteriori accertamenti relativi allo stato di salute generale o alle abitudini giornaliere e notturne, allo scopo di ricercare eventuale narcolessia o motivi di cattivo riposo notturno. Il vero pericolo è rappresentato più a livello psicologico: il ripetersi delle paralisi può determinare stati d’ansia e, nei casi più gravi, depressione.

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Le allucinazioni ipnagogiche sono pericolose?
Non lo sono, ma in alcuni casi possono peggiorare la qualità della vita del soggetto. Alcune persone provano sensazioni piacevoli durante questi episodi, ma molti altri – dopo aver sperimentato una allucinazione ipnagogica spiacevole – sono addirittura spinti ad evitare di dormire per evitare di riprovarla e questo porta un notevole peggioramento della loro qualità della vita.

Curiosità sulle allucinazioni ipnagogiche
A tali allucinazioni si potrebbero attribuire, sostiene Brian A. Sharpless, ricercatore alla Penn State e all’Università della Pennsylvania, esperienze come quelle extracorporee, i “rapimenti” da parte di alieni, e le classiche possessioni da incubi e succubi della tradizione medievale. Anche nel famoso processo alle streghe di Salem avrebbe avuto un certo peso un’anomala diffusione di questo disturbo, della cui descrizione – osserva Sharpless – si trova traccia anche in Moby Dick, laddove il protagonista Ismaele una notte sente una presenza malefica nella stanza.

Paralisi nel sonno al cinema
Si fa riferimento alla paralisi nel sonno nel film horror del 2017 “Slumber – Il demone del sonno“, diretto da Jonathan Hopkins, con Maggie Q e Sylvester McCoy. Un altro film thriller horror in cui la paralisi del sonno è centrale nella trama è “Mara” del 2018, diretto da Clive Tonge, con Olga Kurylenko come protagonista.

Melatonina: il migliore integratore selezionato per voi

Per dormire bene, è utile assumere 1 mg di melatonina circa mezz’ora prima di mettersi a letto. Il miglior integratore di melatonina, selezionato, usato e raccomandato dal nostro Staff di esperti, lo potete trovare qui: http://amzn.to/2yax2CB Questo prodotto è veramente molto efficace anche perché oltre alla melatonina, contiene melissa, tiglio, valeriana, passiflora e papavero californiano, piante le cui proprietà sono perfette per farci addormentare e riposare bene.

Rimedi pratici per smettere di russare e riposare meglio

Chi russa può risolvere il problema con dei dispositivi che migliorano il flusso d’aria e consentono di riposare meglio, come:

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