Metabolismo dell’etanolo: come influisce l’interazione tra alcol e farmaci

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molti farmaci: a loro volta, parecchi di questi farmaci interagiscono con l’etanolo.
L’insufficienza epatica causa una minor capacità del fegato di metabolizzare i farmaci
eliminati per via epatica in relazione alla gravità dell’insufficienza: aumenta quindi la
concentrazione plasmatica del farmaco e l’effetto farmacologico, ed è inoltre necessario più tempo per eliminare il farmaco, con conseguente prolungamento dell’emivita di
eliminazione.
La diminuita capacità degli enzimi epatici di metabolizzare influisce sui farmaci, di cui il
fegato elimina una piccola percentuale ad ogni passaggio del sangue attraverso il fegato,
ovvero quei farmaci che hanno un basso rapporto di estrazione epatica.
La presenza di shunts porto-sistemici modifica la farmacocinetica di quei farmaci che,
somministrati per os, al loro primo passaggio attraverso il fegato vengono metabolizzati in percentuale elevata (farmaci con elevato effetto di primo passaggio): la frazione di farmaco, che passa nella circolazione sistemica (biodisponibilità ) in tal caso é quindi bassa. Il calcioantagonista nimodipina, ad esempio, ha un effetto di primo passaggio di circa il 90% con una biodisponibilità di circa il 10%; mentre una parte del farmaco somministrato per os si trova nel sangue che attraversa il fegato, una parte di farmaco passa invece nel sangue degli shunts porto-sistemici, e quindi direttamente dal sistema portale alla circolazione sistemica senza attraversare il fegato, e non subendo quindi l’effetto di primo passaggio. Si ha in conseguenza un aumento della quantità di farmaco nel sangue in relazione all’entità degli shunts, un maggior effetto farmacologico ed una emivita aumentata. Il minor flusso di sangue al fegato e la presenza di shunts porto-sistemici non influiscono sui farmaci con basso rapporto di estrazione epatica perché al fegato giunge pur sempre una quantità di farmaco maggiore di quella che il fegato può metabolizzare. Sui farmaci con elevato effetto di primo passaggio, oltre agli shunts porto-sistemici, influisce evidentemente anche la presenza dell’insufficienza epatica. Se coesistono queste due alterazioni fisiopatologiche, il loro effetto sulla farmacinetica non è additivo ma moltiplicativo.
La farmacocinetica di molti farmaci metabolizzati è alterata dall’epatopatia, anche in misura notevole tanto da richiedere una modificazione del regime terapeutico, attuabile o riducendo solo la dose, o allungando solo l’intervallo di somministrazione, oppure modificando sia la dose che l’intervallo. Impiegando invece dosaggi normali l’effetto farmacologico e la incidenza di effetti tossici possono aumentare anche in misura notevole. Farmaci per i quali è stata dimostrata un’alterata farmacocinetica e farmacodinamica dovuta ad epatopatie acute e croniche da cause diverse, alcool compreso, sono (F indica elevato effetto di primo passaggio):

  • Cardiovascolari: ACE inibitori (enalapril, quinalapril, cilazapril), antagonisti dei recettori dell’angiotensina II (losartan F, valsartan F), calcio-antagonisti F (felodipina, gallopamile, nicardipina, nifedipina, nimodipina, nisoldipina, nitrendipina, verapamile), ketanserina F, labetalolo F, propranololo F, antiaritmici (flecainide, lidocaina F, mexiletina, propafenone F), anticoagulanti orali 2.
  • Ipolipemizzanti: statine (fluvastatina, pravastatina F).
  • Diuretici: torasemide, triamterene, diuretici dell’ansa.
  • Psicoattivi ed anticonvulsivanti: barbiturici (esobarbitale, tiopentale, fenobarbitale,
    ciclobarbitale), benzodiazepine (alprazolam, clordiazepossido, diazepam, midazolam F, triazolam F), flumazenil, inibitori specifici della ricaptazione della serotonina SSRI (fluvoxamina F, fluoxetina, paroxetina F), meclobemide F, nefazodone F, acido valproico, primidone, tiagabina, cloropranazina.
  • Antiemetici: metoclopramide F, antagonisti della serotonina (ondansetron F,
    tropisetron F).
  • Antiulcera: inibitori della pompa protonica (lanzoprazolo, omeprazolo, pantoprazolo), cimetidina, ranitidina, famotidina.
  • Analgesici ed antinfiammatori: antipirina (fenazone), meperidina F, naprossene,
    paracetamolo, pentazocina F, prednisone
  • Antimicrobici ed antiretrovirus: cefoperazone, cefotaxime, cloramfenicolo,
    grepafloxacina, ornidazolo, pefloxacina, stavudina, zidovudina F.
  • Immunosoppressori: ciclosporina, tacrolimus.
  • Vari: ciclofosfamide, naltrexone, teofillina, sulfaniluree (diminuzione dell’effetto
    ipoglicemizzante per aumentato metabolismo), tolcapone, toremifene.

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