“Ho smesso con le sigarette ma ho sognato di fumare”

INSONNIA DORMIRE DISTURBI DEL SONNO NOTTE LETTO.“Dottore, ho smesso con le sigarette da dieci giorni ma sono due notti di seguito che sogno di fumare. Ieri notte il sogno era talmente realistico che sentivo il sapore di fumo in bocca e, appena sveglio, per un attimo ho avuto paura di aver fumato davvero…”

Si, caro amico: sognare di fumare è molto comune fra gli ex fumatori, specie fra coloro che hanno smesso da poco e, se capita nei primi giorni o nelle prime settimane, può anche essere estremamente realistico. Tanto realistico che l’ex fumatore si sveglierà sentendo l’odore e il sapore di una sigaretta, convinto di avere davvero fumato. Molti dei miei pazienti al loro risveglio si sono messi a cercare il mozzicone in giro per casa, tanto la sensazione era forte. Lasciatemi spiegare innanzitutto perché la sensazione fisica è così pronunciata.

Quando si smette di fumare, una delle prime riparazioni fisiche che il nostro corpo mette in atto è l’inizio della produzione delle ciglia polmonari, che sono delle piccole protezioni simili a piccolissimi capelli e che sono allineate nella trachea e nei bronchi a spazzare costantemente particelle fuori dai polmoni. Quando si fuma, prima si rallentano, poi si paralizzano e infine si distruggono le ciglia. Questa è anche la ragione del perché i fumatori spesso hanno più raffreddori e influenze: è perché hanno distrutto le loro prime difese contro i microbi che causano queste malattie.

Quando una persona smette di fumare, di solito entro circa 72 ore le ciglia iniziano a rigenerarsi. L’ex fumatore può iniziare a pulire i propri polmoni entro pochi giorni e uno dei primi sintomi che questo avviene è tossire ed espettorare: si tratta di muco e altro materiale che era bloccato lì dentro quando si fumava ma che ora ha una via d’uscita e un meccanismo per cominciare ad essere spazzato via. Cosa orribile ma buona, si inizia a togliere parecchia “spazzatura” dai polmoni, perlopiù catrame del tabacco, sostanza assai particolare per odore e sapore.

Immaginiamo che si stia sognando, magari si tratta di un sogno che nulla ha a che vedere con il tabacco. Mentre dormiamo, le ciglia fanno il loro lavoro, cioè puliscono; i catrami del tabacco sono portati su, raggiungono i nervi sensori per il gusto e l’olfatto ed ecco che dal profondo si inizia a creare una sequenza del sogno che include una sigaretta. Ma non state solo sognando: le sensazioni fisiche di gusto e olfatto persistono anche al vostro risveglio: è questo che può arrivare a farvi credere di avere fumato davvero.

Si tratta di una spiegazione plausibile sul perché il sogno s’è verificato e sulle ragioni della sua verosimiglianza. Ma il sogno può essere interpretato in due maniere: di solito l’ex fumatore lo interpreta come un segnale indicatore del fatto che vuole veramente fumare. Dopo tutto, se si sta senza fumare e si sogna di farlo, significa di volerlo fare, no? In realtà il sogno non deriva da una reale volontà, ma è lo specchio dell’astinenza: il cervello vuole la sua droga (la nicotina) e nel sogno elabora i sintomi di astinenza sotto forma di sogno.

Di notte ricevevo telefonate da parte di terrorizzati partecipanti ai corsi antifumo, che cominciavano a dire che non ci potevano credere: erano stati senza fumare tutto quel tempo e volevano ancora fumare. Sapevano di volere ancora fumare perché avevano sognato di farlo. Passavo allora a chiedere loro di descrivermi il sogno. Me ne descrivevano la ricchezza di dettagli e il realismo e quasi sempre me ne parlavano come di un incubo, dal quale si erano risvegliati sudati, spesso in lacrime, al pensiero che avevano appena fumato e che quindi avevano rovinato tutto, tornando al livello di partenza. Tutto quel tempo senza fumare era stato sprecato.

Appena finivano di descrivermi quello che provavano, mettevo in chiaro una cosa. Avevano sognato di fumare e ne avevano dedotto che questo significava che in realtà volevano fumare, ma quando si erano svegliati e riflettevano meglio, descrivevano il sogno come un incubo. Questo non poteva essere il sogno di una persona che voleva fumare, quanto quello di qualcuno che aveva paura di fumare. Si trattava di una paura del tutto legittima, se si considera che un ex fumatore sta combattendo una dipendenza potente e mortale, quindi si trattava anche di un sogno del tutto legittimo, che cerca di dare la misura di quanto male ci si sentirebbe se si ritornasse davvero a fumare, dal punto di vista psicologico, non fisico. Il sogno è un incubo che fa capire quanto brutta sarebbe questa sensazione, anche senza essere realmente tornati a fumare ed essere ricaduti nella morsa della dipendenza della nicotina. Può anche dare qualche indicazione su quanto importante sia non fumare per la nostra salute mentale.

Il sogno pericoloso è quello nel quale fumiamo un intero pacchetto, tossiamo, diventiamo degli emarginati sociali, sviluppiamo qualche malattia terribile, finiamo sul letto di morte, prossimi ad esalare il nostro ultimo respiro, ed improvvisamente ci svegliamo con un sorriso sulle labbra e ci diciamo: “Grande! Vorrei poterlo fare quando sono sveglio”. Fino a che questo non è il sogno che fai, non ne sarei per niente scoraggiato; in caso contrario, forse è meglio parlarne insieme ancora.
Riguardo al fumo, non importa quello che fai nei tuoi sogni, sarai a posto fino a quando ricorderai da sveglio di NON FARE MAI PIÙ UN ALTRO TIRO!

Parti di questo testo, rielaborate dal nostro Staff, sono tratte dal libro “Non fare più nemmeno un tiro” di Joel Spitzer, molto utile sia per chi vuole smettere di fumare che per chi ha già smesso e vuole evitare di “cadere in tentazione”. E’ un libro gratuito, scaricabile legalmente dal link contenuto nel nostro articolo: Non fare più nemmeno un tiro: il libro gratuito per chi ha smesso e per chi vuole smettere di fumare

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Lo Staff di Medicina OnLine

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