Con colite aspecifica, anche chiamata “colite indeterminata” o “colite atipica” o “colite non determinata” o “colite non specifica” o “malattia infiammatoria intestinale aspecifica” (in inglese “indeterminate colitis” o “non-specific colitis” o “non-specific inflammatory bowel disease“) in medicina si intende una malattia infiammatoria del colon molto rara che presenta similitudini con la malattia di Crohn e con la colite ulcerosa. In alcuni casi la colite atipica può essere identificata come un’entità di passaggio tra una condizione pre-colitica ed una colite vera e propria. Circa il 15-20% dei casi di colite aspecifica evolve nella malattia di Crohn o nella rettocolite ulcerosa. La colite aspecifica è molto rara e per tale motivo è oggetto di ricerca di un numero limitato di ricercatori. Alcuni tratti della colite aspecifica, ricordano la colite microscopica.
Epidemiologia
In uno studio del 2008, pubblicato sull’American Journal of Gastroenterology, effettuato su 176 pazienti dello Sri Lanka (di cui 21 hanno mostrato di avere colite aspecifica), è emerso che la stragrande maggioranza dei soggetti con colite aspecifica aveva una età compresa tra 21 e 50 anni con una media di 38 anni; il rapporto maschi:femmine è apparso essere di 11:10, quindi solo di poco i maschi sono più colpiti delle femmine. La colite atipica ha un’incidenza di 1,98 casi su 100.000 individui. E’ più comune in Asia, mentre risulta essere piuttosto raro in Oceania ed in Europa, tra cui l’Italia. I dati riguardanti l’incidenza di questa colite potrebbero essere sottostimati in quanto la classificazione tra morbo di Crohn, rettocolite ulcerosa e colite atipica è spesso molto complicata: alcuni casi di colite aspecifica potrebbero quindi essere scambiati per altri tipi di infiammazione del colon.
Cause e fattori di rischio
Le cause esatte delle coliti aspecifiche sono purtroppo attualmente sconosciute. Si sopetta che abbiano un maccanismo eziologico autoimmunitario. Probabilmente fattori genetici, immunitari, circolatori ed ambientali agiscono in sinergia per determinare i sintomi della colite aspecifica.
Sintomi e segni
Sempre dallo studio prima citato, è emerso che – dei 21 pazienti con colite aspecifica – 15 avevano presentato dolore addominale e 12 avevano associato diarrea acquosa e/o mucoide. Solo 6 pazienti avevano presentato solo la diarrea. Tutti hanno avuto sintomi e segni di durata superiore a 3 mesi. Durante il follow-up tutti e 21 i pazienti hanno avuto recidive e remissioni rispondenti alla terapia sintomatica. I dolori sono generalmente più intensi nella parte sinistra dell’addome (corrispondente al colon discendente) e nella parte inferiore dell’addome, con caratteristiche crampiformi. In alcuni casi la diarrea può presentare tracce di sangue rosso vivo. Oltre a dolore addominale e diarrea acquosa/mucoide, atri possibili segni e sintomi di colite aspecifica, sono:
- malessere generale;
- disidratazione;
- febbre;
- nausea;
- vomito;
- anemia;
- sangue nelle feci (macroscopico od occulto;
- infezioni del colon;
- piastrinopenia;
- sintomi e segni di malassorbimento;
- perdita di peso;
- ipotensione arteriosa (in caso di disidratazione severa);
- incontinenza fecale;
- urgenta di defecazione;
- astenia (stanchezza).
Le coliti aspecifiche in genere si caratterizzano per periodi di remissione – in cui gli episodi diarroici diminuiscono – e riacutizzazione, in cui gli episodi tendono nuovamente ad aumentare. I pazienti riferiscono in genere la frequente diarrea determina una globale riduzione della loro qualità della vita, interferendo i frequenti episodi di diarrea con le relazioni sociali, i viaggi e, a volte, anche con le attività lavorative. Per tali motivi alcuni pazienti possono soffrire di depressione e ansia.
Diagnosi
La diagnosi si sospetta in base all’anamnesi e all’esame obiettivo. Come avviene anche nel caso delle colitimicroscopiche (colite collagenosica e colite linfocitaria), anche nella colite aspecifica l’aspetto del colon alla colonscopia è tipicamente normale o quasi normale. I test biochimici, ematologici e delle feci di routine sono generalmente normali, come anche i test radiologici. In seguito a biopsie eseguite a vari livelli durante la colonscopia, l’istologia della mucosa mostra caratteristicamente l’infiltrazione di linfociti e plasmacellule fino alla mucosa muscolare, senza caratteristiche di malattia infiammatoria intestinale. La diagnosi si può servire anche della raccolta delle feci, della ricerca di sangue occuplto nelle feci, coprocultura, altri esami (ad esempio ecografie) per escludere eventuali neoplasie, lesioni da steroidi, infezioni o un qualunque agente chimico e/o fisico.
Diagnosi differenziale
La diagnosi differenziale si pone soprattutto con malattia di Crohn, rettocolite ulcerosa, infiammazione transitoria chemio-indotta ed altri tipi di colite.
Terapie
La terapia può includere la vigile attesa, l’uso di farmaci steroidi ed analgesici in caso di dolore. In alcuni casi più gravi e non rispondenti alla terapia, può essere necessaria un intervento chirurgico di colectomia radicale.
Consigli
Sebbene non esista una vera cura specifica, è dimostrato che una dieta equilibrata favorisce la prevenzione e il sollievo. È stato dimostrato che una dieta con una quantità equilibrata di fibre e acqua può aiutare ad alleviare i sintomi. È importante assumere integratori alimentari multivitaminici per apportare i nutrienti mancanti e favorire il corretto transito intestinale. Per affrontare al meglio una colite aspecifica, si consiglia di:
- bere almeno 2 litri di acqua al giorno;
- perdere peso se in sovrappeso od obesi;
- evitare la vita sedentaria;
- smettere di fumare;
- limitare il consumo di alimenti di origine animale come insaccati e formaggi grassi;
- ridurre il consumo di piatti elaborati;
- evitare i latticini;
- assicurare all’intestino la giusta quantità di fibre;
- evitare il consumo di caffè, alcool e bevande gassate.
Per prevenire e alleviare i sintomi, si consiglia di integrare la dieta con succo di Aloe Vera.
Prognosi
La colite indeterminata è una malattia inguaribile, tuttavia i suoi sintomi sono trattabili in modo accetabile nella maggior parte dei casi. Circa il 15-20% dei pazienti con colite aspecifica soffrirà in futuro della malattia di Crohn o della rettocolite ulcerosa. Sono in rarissimi casi gravi e non trattati, la malattia può portare al decesso del paziente.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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