Il giorno da ricordare è il 7 marzo 2014. E quello sull’uso terapeutico della cannabis sembra quasi il primo segno forte del governo Renzi. Perché, per la prima volta, il consiglio dei ministri non ha impugnato e portato al giudizio della Corte Costituzionale la legge della Regione Abruzzo che consente la preparazione galenica e l’utilizzo all’interno del servizio sanitario regionale della cannabis per uso terapeutico. La decisione del governo è il punto di arrivo di una marea montante di pazienti e medici che si chiedono perché se questa pianta può essere usata per preparare farmaci e terapie non la si possa usare. Sulla rete e nel passaparola fioriscono ricette e leggende: è utile contro la sclerosi, contro il cancro, contro i dolori più debilitanti. Ma è vero? Di certo che proibirne, per dettato morale, l’utilizzo rallenta di molto la ricerca scientifica che, invece, può fare molto per capire a cosa serva davvero la cannabis. E, non da ultimo, a quali dosi e in quali situazioni debba essere usata in ospedale. Insomma, sulla marjuana pesa un discorso pubblico che non ha niente a che fare con la medicina. E, se da oggi, le regioni italiane possono dare il via ai preparati che la contengono senza temere l’altolà del governo, resta il dubbio di cosa cosa c’è di vero sulle sue magnificate virtù terapeutiche. Lo abbiamo chiesto agli scienziati che ci lavorano, cercando di non cadere nell’ideologia né nell’aneddotica miracolistica. Ma per capirlo bisogna partire da Charlotte.
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Lo staff di Medicina OnLine
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Alcune persone che fumano marijuana potrebbero avere dei pettorali simili a quelli femminili a causa di uno squilibrio ormonale correlato alla cannabis, che porta ad uno sviluppo eccessivo delle mammelle. La notizia è stata riportata da
Un derivato della cannabis sarebbe in grado di distruggere le cellule cancerose presenti nei malati di leucemia, una neoplasia che, solo per citare qualche numero, uccide quasi 24.000 persone ogni anno soltanto negli Stati Uniti. L’utilizzo sperimentale della cannabis nel trattamento della leucemia è stato al centro di una ricerca condotta nel Regno Unito e i risultati dello studio sono stati riportati dall’
Sulla marijuana se ne sentono dire di tutti i colori: un giorno additata come uno dei peggiori mali dell’umanità, il giorno dopo, proclamata soluzione universale contro dolori e malattie. Non c’è che dire, il dibattito è aperto e non è certo moderato. Se volete partecipare, assicuratevi di aver letto questo post per conoscere un po’ di aneddoti di cui pochi sono a conoscenza.
Per rispondere a questa strana domanda partiamo dalle ortensie: colorate, lilla o blu, e profumatissime. Se ne devono essere accorti anche molti giovani in Germania, che hanno pensato di provare l’ebbrezza di fumarle, per procurarsi lo “sballo”. E’ proprio questa infatti la nuova frontiera delle droghe, quelle cosiddette “di strada” o “fai-da-te”: costano poco e si possono realizzare in modo semplice. Avete capito bene: la nuova moda in Germania è fumare le ortensie. E sta prendendo piede molto rapidamente anche perchè pare che gli “effetti” sono assicurati. Anche le conseguenze, però, dal momento che fumare questi fiori può essere molto pericoloso, persino mortale. A lanciare l’allarme sulla nuova droga degli adolescenti è stato il giornale svizzero in lingua francese Le Matin , che spiega come la nuova moda si sta diffondendo soprattutto nella Baviera tedesca. I giovani hanno iniziato da qualche tempo a raccogliere fiori e foglie di ortensia, le fanno seccare e poi le fumano, come fossero semplici foglie di tabacco.
Tra gli effetti prodotti dalla cannabis ci sarebbe anche quello di rendere i consumatori abituali pigri e svogliati. Ne sono convinti gli studiosi dell’Imperial College di Londra.