Ginecomastia, l’aumento della mammella nel bodybuilding: cause e rimedi

MEDICINA ONLINE GINECOMASTIA DOPING BODY BUILDING IMMAGINE (1)Quella che sembrerebbe una semplice malformazione che hanno alcuni bodybuilder, che fa apparire una sorta di “seno” nel Continua a leggere

Ginecomastia, quando è l’uomo ad avere il seno: cause e trattamento

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Pseudoginecomastia

Prima di iniziare a parlare della ginecomastia è necessario fare prima una introduzione sulla fisiologia del nostro corpo, in modo Continua a leggere

Differenza tra ginecomastia vera, falsa, acquisita, congenita e puberale

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A destra la pseudoginecomastia

Con il termine “ginecomastia” si intende l’aumento del volume di una o entrambe le mammelle dell’uomo, che può essere di vari tipi:

  • ginecomastia vera;
  • ginecomastia falsa;
  • ginecomastia acquisita;
  • ginecomastia congenita.

Si definisce “ginecomastia vera” quando la causa dell’aumento di volume della mammella è legata ad un cambiamento, ad una proliferazione dei tessuti mammari, non tumorale. La “pseudoginecomastia” (o ginecomastia falsa) si ha invece quando l’aumento del volume del seno dell’uomo è dovuto ad altre cause, come accumulo di adipe (grasso sottocutaneo), ad una infiammazione o ad un tumore.

Ginecomastia vera

Una ginecomastia si dice “vera” in quanto ci si trova davanti ad un vero e proprio aumento della ghiandola mammaria, di solito provocato da un problema ormonale, ad uso di sostanze dopanti nel culturismo o a patologie, ad esempio cirrosi epatica, mentre invece la componente adiposa è normale.

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Ginecomastia vera

In caso di problematica di ginecomastia vera la pratica chirurgica più comune è data dalla rimozione della ghiandola attraverso una piccola incisione vicino al capezzolo.
A volte , ma non sempre si usa la tecnica della liposuzione anche per eliminare parte ghiandolare, sopratutto in quei casi dove ci si trova davanti a problematiche di ginecomastia vera e falsa assieme (quindi sia un aumento della ghiandola sia un eccesso di adipe). L’intervento è eseguito di solito in anestesia locale, dopodiché si verrà fasciati e verrà messo un indumento speciale che dovrete indossare per un periodo dopo l’intervento. La radiofrequenza monopolare può essere usata per rimettere in tensione la pelle dopo l’intervento.

Leggi anche: Ginecomastia, l’aumento della mammella nel bodybuilding: cause e rimedi

Ginecomastia falsa (pseudoginecomastia)

Si intende col termine “falsa” quella ginecomastia data dall’eccessiva presenza di adipe, mentre invece la componente della ghiandola mammaria è normale.

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Pseudoginecomastia

Questo tipo di ginecomastia viene trattato attraverso una vera e propria liposuzione. Il fine è quindi quello di aspirare l’adipe in eccesso (non tutto) per poter ridare le giuste dimensioni e forma alla mammella maschile.
Da detto che sarebbe importante in caso il paziente sia deciso ad intervenire chirurgicamente a non aspettare anni prima di farlo, questo perché i tessuti, in generale più si è giovani più possono “rientrare” al loro posto non rischiando quindi di lasciare pelle in eccesso dopo l’intervento. Anche questo intervento e di solito fatto in locale, dopo poche ore si può tornare alla vita di sempre; la radiofrequenza monopolare può essere usata per rimettere in tensione la pelle dopo l’intervento.

Ginecomastia acquisita

Questo tipo di ginecomastia non è presente alla nascita ma si verifica durante la vite del soggetto per una qualche causa, come ad esempio l’uso di farmaci ( estrogeni e purtroppo anabolizzanti.

Ginecomastia puberale

La maggioranza dei soggetti maschi attraversa una fase (generalmente compresa tra i 12 e i 17 anni di età) in cui si ha un notevole sviluppo mammario; si parla in questi casi di ginecomastia puberale. In circa un terzo degli adolescenti, la condizione di ginecomastia regredisce nel giro di 10-12 mesi, in altri la fase è più duratura, ma trascorsi tre anni la condizione di ginecomastia è completamente regredita nella stragrande maggioranza dei casi (90% circa). In un numero minore di casi, la condizione di ginecomastia persiste oltre il diciassettesimo anno di età e iniziano a ridursi le possibilità che il processo regredisca in modo spontaneo e si potrebbe prendere in considerazione l’ipotesi di intervenire chirurgicamente.

Ginecomastia congenita

Nella ginecomastia congenita i fattori determinanti sono da ricercarsi o in uno squilibrio degli ormoni in circolo oppure in una superiore sensibilità del tessuto mammario alle stimolazioni di tipo ormonale. Nella ginecomastia congenita si ha una connotazione di tipo familiare (ereditarietà).

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Fumare marijuana fa crescere il seno agli uomini

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO FUMA SIGARETTA NICOTINA TABAGISMO TOSSICODIPENDENZA UOMOAlcune persone che fumano marijuana potrebbero avere dei pettorali simili a quelli femminili a causa di uno squilibrio ormonale correlato alla cannabis, che porta ad uno sviluppo eccessivo delle mammelle. La notizia è stata riportata da Jezebel. La ginecomastia è il risultato di uno sviluppo anomalo delle ghiandole mammarie a causa dell’eccesso degli estrogeni. Delle ricerche condotte su alcuni animali hanno dimostrato come vi sia un legame tra il principio attivo della marijuana e una diminuzione dei livelli di testosterone.

Per approfondire: Ginecomastia: quando è l’uomo ad avere il seno

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Ginecomastia: quando è l’uomo ad avere il seno

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma GINECOMASTIA UOMO SENO SINTOMI CURA Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Ano PeneLa ginecomastia è una condizione caratterizzata dallo sviluppo delle mammelle (composte da tessuto ghiandolare e grasso) nell’uomo. Deve essere distinta in ginecologia “vera” e “falsa”. In presenza di elevate concentrazioni plasmatiche di estrogeni (come nel caso di tumori testicolari secernenti estradiolo o nel transessualismo), si può osservare anche un’attività secretoria dei dotti (evento comunque raro). Una ginecomastia fisiologica (normale) e transitoria si può osservare nel neonato (ginecomastia neonatale) in seguito all’esposizione del tessuto mammario all’azione degli estrogeni materni e/o placentari.

Definizione di ginecomastia vera e falsa

La “ginecomastia vera” è caratterizzata da aumento volumetrico di una o di entrambe le mammelle maschili per proliferazione non tumorale dei dotti mammari o dello stroma periduttale. Una ginecomastia vera si verifica ad esempio in caso di patologie ormonali e tipicamente a causa dell’uso di doping nel bodybuilding.
La “ginecomastia falsa” (anche chiamata “pseudoginecomastia“) è data dall’incremento del volume mammario per aumento del tessuto adiposo sottocutaneo (lipomastia), per un infiltrato infiammatorio o per la presenza di un tumore.

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Culturista con ginecomastia vera

È normale che durante la pubertà si assista ad uno sviluppo della ghiandola mammaria anche nell’uomo ma, dopo breve tempo, questa si atrofizza. Se l’atrofia non interviene, si ha un aumento di volume che non comporta conseguenze se non di tipo psicologico. Una simile condizione si verifica anche in caso di eccessiva conversione del testosterone in estrogeni, in alcuni casi di iperprolattinemia, o per l’assunzione di ormoni femminili, o per incapacità del fegato di eliminare efficacemente gli estrogeni in eccesso. In questi casi si parla di ginecomastia vera.

In altri casi è un accumulo di tessuto adiposo nella zona mammaria a determinare questo aumento di volume, questa condizione si definisce ginecomastia falsa o lipomastia. In sostanza, lo sviluppo abnorme delle mammelle, con la conseguente crescita del “seno” maschile può essere dovuto anche a fenomeni di accumulo di grasso pettorale, nel senso che l’aumento del tessuto adiposo può comportare un effetto estetico simile alla ginecomastia, ma da non confondere con quest’ultima, dal momento che quest’ultima coinvolge le ghiandole. È per questo che in tali casi si parla di pseudoginecomastia o di lipomastia (a sottolineare la connessione del fenomeno con la situazione di sovrappeso del paziente) o di ginecomastia falsa, per distinguerla dal disturbo che stiamo trattando [1].

Nel caso della ginecomastia vera, questa è riconducibile ad un eccesso di prolattina o di estrogeni, quest’ultimo a sua volta riconducibile ad un eccesso di attività dell’aromatasi nel petto, oppure dei livelli di SHBG nel sangue. Si può ricorrere a inibitori degli estrogeni, come il tamoxifene (nome commerciale Nolvadex) o l’anastrozolo (nome commerciale Arimedex). Altri fattori che influenzano il trofismo e la funzione della ghiandola mammaria nelle donne sono: i glucocorticoidi, l’ormone della crescita (GH), l’insulina e la tiroxina.

In entrambi i casi, per evitare i problemi psicologici, si può ricorrere anche alla chirurgia estetica. L’operazione è simile sia in caso di ginecomastia vera che falsa, condizioni che a volte si presentano contemporaneamente.

Generalmente si è soliti parlare più specificatamente di macro-ginecomastia quando la patologia assume forme più evidenti, essa è identificabile con un semplice metodo di misurazione: se la misura sopra il seno è maggiore di 5 centimetri della misura del sotto seno (dalla coppa b in poi se si guarda il corrispondente sistema di misura per il reggiseno) il soggetto non solo è affetto da ginecomastia ma si può parlare di macro-ginecomastia e cioè di un seno marcatamente abbozzato.

La ginecomastia è un effetto collaterale di alcuni farmaci dopanti, a tal proposito leggi anche:

Diagnosi

La mammografia e l’ecografia permettono di distinguere la ghiandola mammaria dai tessuti circostanti.

Terapia

La terapia di una ginecomastia varia in base alla causa specifica che l’ha determinata a monte. Il testosterone si somministra solo in caso di reale deficit dell’ormone maschile (ipogonadismo).
L’impiego di antiestrogeni o di inibitori dell’aromatasi per qualche mese può indurre la regressione parziale della ginecomastia. Nei pazienti resistenti alla terapia con farmaci, può essere opportuna l’asportazione chirurgica del tessuto mammario, che può avvenire solamente in età puberale.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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